Strage a Manchester. Il kamikaze provoca 22 morti, anche bimbi

ROMA  – Terrore a Manchester, nel Regno Unito. Un kamikaze si è fatto esplodere al termine del concerto della cantante statunitense Ariana Grande nel palazzetto Manchester Arena e l’ultimo bilancio, diffuso dalla polizia locale, è di 22 morti e di almeno 60 feriti.

La polizia ha confermato che si tratta di un attacco terroristico. “L’attentatore, che aveva con sé un ordigno rudimentale, si è fatto esplodere all’interno del foyer”, ha spiegato il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, annunciando la morte del kamikaze. “La priorità ora è capire se l’uomo abbia agito da solo o se invece sia parte di una rete”, ha aggiunto. Tra le vittime, vi sono molti bambini. L’esplosione è avvenuta nel foyer del palazzetto, poco dopo le 22.30, subito dopo la fine del concerto. L’adiacente stazione di Manchester Victoria è stata chiusa e tutti i treni sono stati cancellati. Le prime parole della politica inglese, nel pieno della campagna elettorale per il voto dell’8 giugno, arrivano dalla premier, Theresa May che ha parlato di un attentato “orribile” e ha annunciato che sospenderà le attività in vista del voto (così ha fatto anche il leader laburista Jeremy Corbyn). Questa mattina alle 9 (le 10 italiane) la premier presiederà il comitato britannico di emergenza per la sicurezza ‘Cobra’. Siti jihadisti festeggiano l’attentato compiuto nella notte a Manchester, anche se ancora nessun gruppo ha rivendicato la strage. Alcuni funzionari dell’antiterrorismo americano hanno fatto sapere che molti segni iniziali dell’esplosione indicano che un kamikaze si sia fatto esplodere. Secondo il Site, il sito che monitora l’attività jihadista online, sui canali di sostegno all’Isis sta circolando un video che ritrarrebbe il kamikaze, con il volto coperto, presunto autore della strage di ieri sera. Fra il pubblico c’erano moltissimi giovani e giovanissimi. Secondo quanto riferisce alla Bbc Andy Holey, un testimone che era andato a prendere la moglie e la figlia al concerto, l’esplosione è avvenuta vicino al box office all’ingresso dell’area. A causare l’esplosione potrebbe essere stato un ordigno con schegge, perché alcuni volontari paramedici che hanno prestato i primi soccorsi riferiscono alla Bbc di avere dovuto curare casi simili a “ferite da shrapnel”. Moltissime ambulanze e imponente dispiegamento di polizia nella zona dopo i fatti. I testimoni raccontano di una situazione di confusione generale, con gente nel panico, in fuga, e urla. La Manchester Arena, nota come MEN Arena, può ospitare per i concerti circa 18mila persone ed è lo spazio pubblico all’aperto più grande della città. L’artista che aveva appena finito di esibirsi, Ariana Grande, ha 23 anni ed era nel suo tour europeo, che dovrebbe portarla a Londra mercoledì: lanciata al successo come attrice televisiva, è una pop star popolare soprattutto fra i giovanissimi. Come è già successo durante gli attacchi di Parigi del 13 novembre 2015 e di Bruxelles del 22 marzo del 2016, fra i cittadini è scattata la solidarietà tramite i social network: su Twitter è stato lanciato l’hashtag #Roomformanchester, tramite il quale le persone offrono stanze libere per accogliere chi si trova in difficoltà a causa della situazione. Inoltre Facebook ha nuovamente attivato il cosiddetto ‘safety check’, grazie al quale chi si trova nella zona interessata può fare sapere ai propri contatti che sta bene.

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