Il Qatar appoggia gruppi terroristi i rapporti diplomatici si rompono

ROMA – Diversi Paesi arabi hanno rotto le relazioni con il Qatar, accusandolo di appoggiare il terrorismo e di alimentare l’instabilità in Medioriente. In mattinata il Cairo ha ospitato una riunione dei ministri degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, e saudita, Adel al Yubeir.

Poche ore dopo è arrivato l’annuncio dei due Paesi sullo stop ai loro legami diplomatici con Doha. Poi si sono uniti nell’ordine Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Yemen, governo libico di Tobruk e Maldive. Dall’emirato del Qatar è arrivato un secco rifiuto della decisione: “infondata” e “ingiustificata”, per il ministero degli Esteri, e false sarebbero anche le accuse di non rispettare gli accordi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc, composto da Emirati, Kuwait, Qatar, Oman, Bahrain e Arabia Saudita).La tensione non è cosa nuova, e avviene mentre il Qatar nel 2022 dovrebbe ospitare i Mondiali di calcio. Già nel 2014 i Paesi del Golfo si schierarono contro Doha, anche in quel caso attribuendole il sostegno a gruppi terroristi, ma si limitarono a ritirare gli ambasciatori. A fine maggio poi sono state diffuse dichiarazioni attribuite all’emiro del Qatar contenenti critiche al presidente americano Donald Trump, che aveva appena visitato Riad, e ad altri leader arabi, e in cui si diceva favorevole a un ammorbidimento delle tensioni con l’Iran. L’emirato ha parlato di notizie false, mirate a danneggiarlo. Nel frattempo, Trump in Arabia Saudita ha chiesto ai Paesi arabi di essere uniti contro il terrorismo, pronunciandosi con forza contro Teheran e così ‘rafforzando’ Riad.L’Arabia Saudita ha criticato in una nota, diffusa dall’agenzia ufficiale di stampa Spa, “le gravi violazioni delle autorità di Doha, in privato e in pubblico, negli ultimi anni per rompere l’unità interna saudita”. 

E anche per aver “incitato all’abbandono dello Stato, aver messo in pericolo la sua sovranità e l’adozione di organizzazioni terroriste”, “tra cui Fratelli musulmani, Stato islamico e al-Qaeda”. Riad ha anche accusato il Qatardi aver appoggiato l’Iran nel suo sostegno a “gruppi terroristi” nella provincia a maggioranza sciita saudita di Qatif, ma anche in Bahrain e di aver sostenuto i ribelli houti in Yemen. Il Cairo ha aggiunto che l’emirato appoggia “le operazioni nel Sinai” e interviene in “questioni interne”, minacciando “la sicurezza nazionale araba” dei Paesi della regione.L’alleanza militare guidata dai sauditi, che combatte in Yemen a fianco del presidente in esilio Abdo Rabbu Mansour Hadi, ha poi annunciato l’espulsione del Qatar dall’alleanza. Concretamente, l’Arabia Saudita ha chiusa la frontiera con il piccolo emirato, mentre le altre nazioni hanno deciso di ritirare le missioni diplomatiche e imposto che i cittadini del Qatar lascino il Paese entro 48 ore. Diverse compagnie hanno imposto lo stop ai voli, tra cui Etihad, FlyDubai, Emirates, Egyptair e anche QatarAirways. Arabia Saudita, Bahrain ed Egitto hanno poi imposto lo stop al passaggio e atterraggio di tutti i voli da e per il Qatar. E in altri sviluppi, Riad ha anche chiuso l’ufficio locale di Al Jazeera, accusata di essere messaggero del sostegno ai gruppi terroristi.Dall’esterno è intervenuto il segretario di Stato americano Rex Tillerson, che ha detto di “non aspettarsi” nessun “impatto significativo” sulla lotta al terrorismo, invitando al dialogo tra le nazioni del Gcc. 

La questione è delicata per Washington, perché in Qatar si trova la grande base militare americana Al-Udeid. Anche Mosca ha invitato al dialogo, affermando che servano “pace e stabilità” nel Golfo e che non deve esser danneggiata “la comune determinazione” nella lotta contro “il terrorismo internazionale”. La Turchia ha esortato al dialogo e il ministro degli Esteri Cavusoglu si è offerto di mediare. Infine l’Iran, in realtà centrale nella disputa, che ha invitato a risolvere la situazione con la diplomazia, affermando che l’escalation della tensione non aiuti a risolvere la crisi in Medioriente.

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