La minaccia della Corea del Nord: colpiremo a metà agosto

ROMA  – Tensione ancora altissima tra Usa e Corea del Nord dopo lo scambio di bordate – per ora solo verbali – tra Pyongyang e Washington. Nella tarda serata di ieri l’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, dopo aver definito Trump “fuori di testa”, ha svelato i piani di attacco che Pyongyang e’ pronta a mettere in atto nelle acque vicino all’isola di Guam, sede della base aerea di Andersen, dove sono schierati i bombardieri strategici Usa, precisando che l’operazione sara’ pronta “per meta’ agosto” e si attende solo l’ordine del comandante in capo Kin Jong-un per procedere.

Il piano, illustrato dal generale Kim Rak Gyom capo delle forze strategiche missilistiche nordcoreane, prevede un azione dimostrativa benche’ imponente: “Il lancio simultaneo di 4 missili a raggio intermedio Hwasong-12 nelle acque ad una distanza tra 30 e 40 km dall’isola, per interdire la capacita’ operativa delle forze nemiche nelle grandi basi militari di Guam e per dare un segnale cruciale di avvertimento agli Usa”. Missili che impiegherebbero meno di 20 minuti per percorrere i 3.356,7 km per raggiungere il loro obiettivo vicino all’isola. Vettori che per dare un messaggio anche al Giappone, alleato Usa, sorvolerebbero lo spazio aereo nipponico sopra la prefettura di Shimane (accanto a Hiroshima, dove gli Usa sganciarono il 6 agosto 1945 la prima bomba atomica, ndr). I nuovi particolari del piano, benche’ gravi rispetto alle minacce di colpire le basi Usa su Guam, restringono i limiti ad un’azione intimidatoria contro le forze Usa sull’isola ma senza colpirle direttamente, cosa che innescherebbe automaticamente la rappresaglia Usa e lo scoppio di un conflitto. L’annuncio di ieri da parte di Pyongyang segue alle dichiarazioni di Trump che ha ricordato alla Corea del Nord che l’arsenale nucleare americano e’ “piu’ poderoso che mai”, “il mio primo ordine come presidente e’ stato quello di rinnovarlo e modernizzarlo” e “spero di non dover mai usare tale potere”. Dichiarazioni cui sono sono seguite le parole del ministro della Difesa, John Mattis che ha avvertito Pyongyang che gli Usa sarebbero distrutti dalla preponderante e schiacciante superiorita’ militare Usa se si arrischiassero a porre in atto le loro minacce. Lo scambio di bordate non fa che aumentare la tensione gia’ altissima nell’area del Pacifico: un portavoce del governo giapponese oggi ha fatto sapere che Tokyo “non tollerera’ piu’ le provocazioni” del governo Nord Coreano. “Ci appelliamo in maniera forte alla Corea del Nord affinche’ prenda seriamente gli avvertimenti ripetuti dalla comunita’ internazionale, si pieghi alle risoluzioni dell’Onu e si astenga da altre provocazioni”, ha detto il portavoce del governo giapponese. La Corea del Sud intanto ha convocato per questa mattina una riunione di emergenza del gabinetto per la Sicurezza nazionale. 

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