Strage Tolosa. Nessun assalto. Esplosioni solo a scopo intimidatorio. LA DIRETTA

ORE 00,57 – Le nuove esplosioni davanti alla casa del presunto killer di Tolosa «sono solo a scopo intimidatorio»: lo dicono fonti del ministero dell’Interno di Parigi, precisando che non c’è stato ancora nessun assalto delle forze speciali all’interno dell’appartamento.

ORE 00,44 – Il ministero dell’Interno francese ha fatto sapere che le esplosioni, a Tolosa, sono state provocate per intimidire il killer.

 

ORE 00,30 – Secondo quanto si apprende, gli agenti speciali aspettano ora la reazione di Mohamed Merah, sempre trincerato all’interno dell’appartamento.

Per ora, il killer di Tolosa non avrebbe dato alcun segnale e le teste di cuoio attendono per entrare. L’appartamento avrebbe ora porte e finestre sfondate oltre che una grossa breccia nel muro. L’offensiva è stata decisa dopo 20 ore di tentativi e dopo che Merah ha rifiutato di arrendersi dopo varie promesse di consegnarsi alla polizia.

 

ORE 00,28 – Poco prima della mezzanotte si sono udite chiaramente diverse esplosioni nelle vicinanze dell’appartamento del 24enne algerino. Si tratta – secondo la tivù francese – di granate stordenti servite probabilmente ad aumentare la pressione sul terrorista.

 

Una fonte vicina all’operazione ha smentito le voci che le granate fossero il segnale dell’avvio del blitz: «Aveva detto che voleva arrendersi, ha cambiato idea, così stiamo aumentando la pressione su di lui perchè si arrenda».
L’assedio va avanti dalle 03.00 della notte scorsa e il giovane, cittadino francese originario algerino, che ha dichiarato di essere un membro di al Qaeda e di essersi addestrato nel Waziristan dove ha ricevuto la ‘missionè di attaccare n Francia, rimane asserragliato all’interno dell’edificio. Il giovane, che ha rivedicato l’assassinio di tre militari, di tre bambini ebrei e del padre rabbino di due di loro, assicura di aver agito da solo, ma le autorità francesi vogliono catturarlo vivo perchè possa rivelare motivazioni ed eventuali complici.

 

ORE 00,22 –  Una delle esplosioni ha sfondato la porta dell’appartamento di Mohamed Merah. La conferma arriva dalla Polizia francese. 

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ORE 00.11 – Da quanto si apprende da fonte locali francesi sarebbe ancora in corso l’operazione delle teste di cuoio. Si sono udite tre esplosioni vicino alla casa del presunto killer.

 

ORE 00,08 – A confermare l’inizio dell’assalto da parte delle forze del Raid, per il sindaco, è stato l’assessore alla sicurezza del Comune, Jean-Pierre Havrin. Dopo le tre esplosioni ravvicinate, ne è arrivata un’altra accompagnata da un chiarore nel cielo.

 

Potrebbe trattarsi di granate «accecanti», che precedono l’assalto delle teste di cuoio, come era stato anticipato in giornata. Sul posto circola anche la voce che Merah si sia arreso subito dopo l’inizio dell’assalto.

 

ORE 23,55 – I negoziati della polizia francese con il killer di Tolosa, Mohamed Merad, sono finiti ed è cominciato l’assalto alla casa in cui è rifugiato. Lo ha confermato il sindaco di Tolosa.

 

ORE 22,48 – Dei rinforzi delle unità speciali della polizia francese sono giunti davanti all’edificio in cui si è rinchiuso il presunto killer di Tolosa. Cinquantacinque uomini, riferisce la televisione francese BFM, hanno raggiunto gli altri agenti delle unità speciali e hanno già indossato i caschi protettivi, nell’ipotesi di un eventuale blitz all’interno della casa.

 

ORE 22,16 – Mohamed Merah, sospettato dei sette omicidi compiuti a Tolosa e Montauban, avrebbe attaccato lunedì scorso una scuola ebraica perchè non era riuscito a trovare un obiettivo militare da colpire. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Claude Gueant alla televisione Lci. “Ha detto che lunedì voleva colpire un altro soldato e, non riuscendo a trovarlo, ha preso di mira la scuola, questa scuola ebraica, quei bambini massacrati”, ha detto il ministro.

 

ORE 22,00 – Tutto sembra far presagire un imminente blitz del RAID. La zona è stata completamente isolata dall’energia elettrica. E’ tutto buio  – scrivono le agenzie francesi – e si intravedono appena le teste di cuoio mimetizzate perfettamente nell’oscurità. Intanto il killer è ancora asserragliato nella sua abitazione ed è probabile che continui a parlare con il cosiddetto negoziatore.

 

ORE 21,47 – Arrivano dalla televisione francese Ara.tv le prime immagini di Mohammed Merah, mentre è al volante di un’automobile. Intanto l’energia elettrica sarebbe stata spenta dopo il fallimento di un nuovo tentativo di mediazione. Si attende il blitz delle forze speciali francesi.

 

ORE 21,31 – Da una ventina di minuti è stata interrotta la fornitura di elettricità nel quartiere dove si trova la palazzina in cui è asserragliato Mohammed Merah. Lo riporta France 24. Intanto, secondo il sito del quotidiano Ouest France la polizia ha fissato un ultimatum per la mezzanotte per la resa di Merah.

E’ probabile che entro la mezzanotte le teste di cuoi decidano di fare irruzione nell’appartamento.

 

Le prime immagini di Mohammed Merah diffuse dalla televisione francese ara.tv

  
                                                         

ORE 21,05 – Secondo il ministro degli Interni francese, Claude Gueant sarebbero in corso le condizioni della resa.

 

ORE 21,04 – Il presunto killer  dice di aver rifiutato di commettere un attentato suicida per al Qaida ma di aver accettato dall’organizzazione terroristica una  missione generale  per un attentato in Francia: lo ha detto il ministro francese dell’Interno Claude Gueant alla tv TF1.

 

ORE 20,59 – Dopo 19 ore di asssedio continua la’ssedio alla  palazzina dove è asserragliato Mohammed Merah. Le immagini eloquenti trasmesse dalla tivù francese mostrano questi momenti di attesa snervante.  Il procuratore Francois Molin  ha detto che l’uomo parlando con i negoziatori   non avrebbe espresso alcun pentimento  per quello che ha fatto, solo  il rammarico di non aver avuto tempo di fare più vittime.

 

ORE 20,01 – Il presunto killer di Tolosa, era collegato al gruppo di islamisti radicali nominato Forsane Alizza e sciolto di recente dal ministro dell’Interno, Claude Gueant: lo dice la tv francese BFM TV. Forsane Alizza reclutava i suoi uomini via internet ed è stato smantellato da Gueant lo scorso febbraio, proprio per il suo carattere troppo radicale.

 

ORE 17,36 – Il killer di Tolosa, Mohammed Merah, che doveva arrendersi nel primo pomeriggio, sembra ora intenzionato a farlo «in serata», secondo quanto rivelato dal procuratore di Parigi, Francois Molins.

 

ORE 17,27 –  Mohammed Merah, il killer di Tolosa, ha detto che rimpiange soltanto di «non aver potuto uccidere di più». Lo ha riferito in conferenza stampa il procuratore della repubblica di Parigi, Francois Molins. Merah ha anche dichiarato che oggi intendeva uccidere un altro militare e che aveva preso di mira due particolari funzionari di polizia. Ha aggiunto di far parte di al Qaeda, ma che ha sempre agito da solo e non aspira al martirio. E che intende arrendersi nel pomeriggio o in serata. Nei suoi contatti con gli agenti del Raid che tengono la sua casa sotto assedio, Merah ha detto di agire per vendicare i bambini palestinesi, per protestare contro le missioni militari francesi all’estero e la legge contro il burqa.

 

ORE 17,24 – Mohammed Merah ha rivendicato i crimini commessi a Tolosa e Montauban. Questo è quanto ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins. Se le cose stanno così è ormai un dato certo che il killer è lui, anche se qualche ragionevole dubbio persiste. Restano poco chiari, infatti,  gli omicidi dell’11 e del 15 marzo a Tolosa e Montauban, dove sono stati uccisi 3 militari di origine maghrebina. Perchè il giovane 24enne algerino, che dalle informazioni trapelate ha abbracciato la causa jihadista, avrebbe colpito dei militari di origine medio orientale, magari pure musulmani? Forse per punire la loro scelta di essere entrati a far parte di un esercito occidentale che con il suo contingente è presente in Afghanistan? Non sarebbe stato più logico colpire persone autoctone? Un quesito importante al quale una risposta potrebbe fare una grande differenza per mettere un po’ d’ordine su questa faccenda. A meno che non si tratti del gesto di uno squilibrato.

 

ORE 17,00 – «L’esercito francese è stato preso di mira e la repubblica è stata colpita». Così ha parlato oggi il presidente francese Nicolas Sarkozy, rendendo omaggio ai tre soldati uccisi dal killer di Tolosa in una cerimonia funebre alla caserma del 17esimo regimento di paracadisti di Montauban.

Presenti anche diversi candidati alle presidenzaali francesi, fra cui Francois Hollande, Francois Bayrou e Marine Le Pen, oltre a centinaia di cittadini di Montauban. L’assassino «voleva mettere la Repubblica in ginocchio… ma la Repubblica ha fatto il suo dovere e la giustizia farà il suo», ha detto ancora Sarkozy mentre è ancora in corso l’operazione per catturare l’assassino, asserragliato in una palazzina di Tolosa. Nel ricordare la figura dei tre soldati uccisi, il presidente ha voluto poi sottolineare che uno dei tre stava per diventare padre. Come nel breve discorso alla nazione di questa mattina, Sarkozy è tornato sull’importanza di mantenere unita la comunità nazionale francese. Un’unità che l’assassino di Tolosa ha cercato di colpire, prendendo di mira tre soldati di origine nordafricana e una scuola ebraica, dove ha ucciso un adulto e tre bambini.

 

ORE 16,42 – «Quest’uomo voleva mettere la Repubblica in ginocchio, ma la Repubblica non ha ceduto» e i crimini che sono stati perpetrati dal presunto killer di Tolosa e Montauban «non rimarranno impuniti»: lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy intervenendo alla caserma di Montauban, dove è in corso una cerimonia in memoria dei soldati uccisi. «Non dobbiamo cedere all’amalgama e alla vendetta», ha aggiunto Sarkozy.

 

ORE 16,30 – Trattative ancora in corso tra le unità speciali della polizia francese e il presunto killer di Tolosa.

 

Le teste di cuoio, secondo quanto diffuso dai media locali, starebbero ancora dialogando con il presunto killer, probabilmente per convincerlo alla resa.  Stranamente le forze speciali non hanno ancora preso nessuna iniziativa per lanciare un blitz e mettere fine alla vicenda. E’ possibile che il presidente Sarkozy, come annunciato questa mattina, voglia catturare il presunto terrorista vivo. Sempre ammesso e concesso che le indagini degli inquirenti francesi abbiano colpito nel segno, visto e considerato che il probabile killer ha un nome come tanti, ma nessun volto.

 

ORE 16,06 – Mohamed Merah, 24 anni, era stato condannato lo scorso 24 febbraio a un mese di prigione per un «vecchio incidente» che aveva causato dei feriti e in cui lui era alla guida di un auto senza la patente: lo ha detto al canale di informazione Bfm tv Christian Etelin, avvocato del giovane dal 2004 o 2005, davanti al tribunale per i minorenni. In quell’occasione, spiega il suo difensore, Mohamed Merah si era presentato in tribunale ed era stato condannato a un mese di prigione. Avrebbe dovuto presentarsi davanti al giudice per l’applicazione della pena all’inizio di aprile.

 

ORE 15,40Wikipedia apre una pagina dedicata a  Mohammed Merah. Il sospettato numero uno della strage della scuola ebraica è nato il 10 October 1988 a Tolosa. Nel sito si riporta che il giovane 24enne è stato arrestato nel 2007 a Kandahar e condannato a tre anni per aver costruito delle bombe. Ma c’è un piccolo particolare: il governatorato di Kandahar ha smentito di aver mai detenuto un cittadino francese dal nome di Mohamed Merah.

Poi ancora su Wikipedia: dall’età di 18 anni viene considerato un “delinquente giovanile” e avrebbe compiuto reati legati alla violenza. Nel 2010 ha perfino cercato di entrare nelle legione straniera francese, ma è stato rifiutato. Purtroppo nel sito non è presente neppure una sola foto del giovane algerino. Possibile non esista un’immagine segnaletica di questo pericoloso individuo? Il ministro dell’Interno Claude Gueant ha detto che Merah era sotto controllo dalle forze anti terrorismo da mesi. Evidentemente questo “controllo” non è stato così accurato se il giovane è riuscito a compiere due attentati.

 

ORE 15,16 – Il presidente Nicolas Sarkozy è arrivato alla caserma Perignon di Tolosa, poco lontano dalla palazzina dove è ancora asserragliato Mohammed Merah.

 

ORE 15,05 – Del materiale esplosivo è stato trovato nell’auto di un fratello del killer di Tolosa. Lo hanno reso noto fonti della polizia.  Quindi è probabile che anche il fratello sia coinvolto nella vicenda.

 

ORE 14,58 – Smentita la resa del terrorista. Il killer avrebbe ripreso le trattative con le teste di cuoio francesi. Lo riferisce una fonte della sicurezza francese. Da un paio d’ore l’uomo, Mohammed Merah di origine algerina, che si trova in un edificio accerchiato dalle teste di cuoio francesi, si rifiutava di parlare con i poliziotti.

 

ORE 14,44 – Dopo ben 12 ore di trattative con  il Raid, acronimo che indica le forze speciali francesi, il presunto killer sembra si sia arreso e si sia consegnato ai militari. Questo è quanto arriva dai media locali, anche se la notizia non è stata confermata ufficialmente. Il giovane algerino aveva detto in precendenza che si sarebbe arreso verso le 14,30.

 

ORE 13,07 – «Era un ragazzo educato e cortese», e soprattutto «non era violento»: lo ha detto sul canale di informazione Bfm tv l’avvocato Christian Etelin parlando del killer della scuola ebraica di Tolosa che aveva difeso in passato da giovane. Etelin ha aggiunto che mai avrebbe potuto immaginare che il ragazzo potesse essere capace di «tali azioni».

 

ORE 12,25Mohamed Merah, l’uomo di 24 anni sospettato di essere il killer di Montauban e Tolosa, lavora «in una carrozzeria»: lo ha detto un ragazzo che si presenta come vicino al presunto autore del crimine, citato da diversi media francesi. Il giovane si è anche detto «scioccato»e ha proposto alla polizia di fare da intermediario con Merah, attualmente barricato dentro al suo appartamento di Tolosa, circondato dalle squadre speciali della polizia francese.

 

ORE 11,58 – Sono quasi terminate le operazioni di evacuazione dove vive il killer. Con ogni probabilità le squadre speciali faranno irruzione nell’appartamento del sospettato numero uno.

 

ORE 11,50 – Il ministro francese dell’Interno, Claude Gueant, ha detto che Mohammed Merah, il presunto autore dei crimini, era seguito da anni dai nuclei francesi dell’antiterrorismo. Una frase che suona come un autogol per il governo francese, perchè se così fosse stato si sarebbe potute evitare a strage, invece l’algerino – sempre sia lui il colpevole – ha colpito indisturbato per ben due volte.

 

ORE 10,48 – Continuano a giungere le reazioni su colui che ormai viene definito il killer di Tolosa.  “Le azioni del killer  sono  in totale contraddizione  con l’Islam”, ha detto a Parigi il rappresentante dei musulmani di Francia, Mohammed Moussaoui. Intanto un secondo fratello del presunto omicida si è spontaneamente consegnato alla polizia. Un altro fratello era già stato interrogato questa mattina e si trova sempre in stato di fermo.

 

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ROMA – La Polizia francese durante la notte ha lanciato un imponente blitz per catturare il presunto attentatore della strage avvenuta lunedì mattina alla scuola ebraica di Tolosa, dove sono morti un uomo e tre bambini.

Il raid ha portato gli agenti in tenuta antisommossa in un appartamento  a Rue Sergent Vigné, nel quartiere Cote Pavée, dove vive un 24enne di origine algerine che  avrebbe collegamenti con Al Qaeda. Sarebbe stato lo scooter TMax 530 nero a portare gli investigatori sulla giusta strada. Gli inquirenti, infatti, avevano scoperto che stava trafficando sulla moto utilizzata nelle azioni omicide, per togliere il  tracker  GPS che serve a localizzarlo. I poliziotti sono andati in una concessionaria Yamaha per avere maggiori informazioni su questa moto e hanno scoperto, che alcuni giorni prima  qualcuno si era rivolto al negozio di motoveicoli per chiedere come neutralizzare  il congegno antifurto.

 

Mohammed Merah, questo il suo nome,  si sarebbe  recato recentemente in una delle roccaforte dei Jihadisti, tra l’Afghanistan e il Pakistan. Durante il raid è scoppiato uno scontro a fuoco e ora il presunto terrorista probabilmente armato  sarebbe asserragliato nel suo appartamento.

Tutti sono sicuri che sia lui l’artefice dell’eccidio di Tolosa, ma anche dell’attentato ai tre militari a Montauban dell’11 e 15 marzo. Il ministro francese dell’Interno, Claude Gueant, ha detto in diretta tv che “il killer  intendeva vendicare la morte di bambini palestinesi  con il suo attacco in una scuola ebraica a Tolosa”.  Quindi nessuna ombra della destra estremista. Ma come si spiega la sparatoria contro i tre paracadutisti?
Anche quella era un’azione per rivendicare i bambini palestinesi? Al momento non è dato a sapere, ma l’esercito potrebbe essere stato colpito per via della sua presenza all’estero, specie nei territori del medio oriente come l’Afghnistan.

Intanto  la presidente del Fronte nazionale dell’estrema destra francese, Marine Le Pen ha preso la palla al balzo: “In Francia  – ha detto – è stato sottovalutato il rischio del fondamentalismo, siamo stati troppo lassisti. Bisogna fare la guerra a questi gruppi fondamentalisti religiosi che uccidono i nostri bambini e i nostri giovani cattolici, ebrei o musulmani. Voglio rassicurare i musulmani francesi non voglio in alcun modo confonderli con i fondamentalisti”.

I musulmani di Francia si sono detti “scioccati” e temono di essere «stigmatizzati» dopo aver appreso che il presunto killer delle sparatorie di Tolosa e Montauban rivendica di essere un mujaheddin appartenente ad al Qaida che ha voluto vendicare i bambini palestinesi e punire l’esercito francese per i suoi interventi all’estero. «Uccidere dei giovani ebrei per vendicare i giovani palestinesi non può che scioccarci, non può che farci preoccupare», ha detto Abdelhak Eddouk, presidente dell’Unione musulmani di Grigny, nella regione parigina, il quale teme che a un mese dall’elezione presidenziale «certi (candidati, ndr) ne approfittino per stigmatizzare l’islam come religione e i musulmani in quanto cittadini».

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