Monti e Barroso. Crescita sì, ma non si sa come. Nei sondaggi in calo il premier

ROMA – Tiene campo la parola crescita. Sentono odore di bruciato i tecnocrati dell’Unione europea, avvertono  che sempre più il rigore ,l’austerità senza il minimo intervento per lo sviluppo, affidando al mercato, di fatto, la direzione della politica economica e sociale trovano opposizione nei paesi dove la situazione è più difficile. 

Monti incontra Barroso e si annuncia la messa a punto di un piano per la crescita. Non è la prima volta. Già qualche mese fa era no state previste misure per lo sviluppo, ben trenta. Nessuna è mai andata in porto,. Ora si parla di dodici proposte, impegni appunto senza peraltro specificare come, quando, dove si ninterviene.

Il  doppio declassamento della Spagna da parte di S&P, da A a BBB! È stato un segnale di allarme. Le elezioni francesi con Hollande che senza giri di parole pone il problema di una revisione del fiscal compact,parla di eurobond, di  Tobin tax, interventi per il lavoro, la stessa risoluzione dei partiti di maggioranza che in Italia ha accompagnato il voto sul Def ( Documento di economia e finanza per il 2012)  chiede al governo un impegno, lo sviluppo prima di tutto. Poi si attendono qanche i risultati delle elezioni in due  lander tedeschi, quelle in Grecia, le stesse amministrative italiane. Anche Monti sente odore di bruciato. Ad accendere le polveri è stato Gasparri, il capogruppo del Pdl al Senato, quando ha affermato che “ o si cambia e si corregge” il disegno di legge sulla riforma del mercato del lavoro, leggi articolo 18 in particolare, o il suo partito non lo voterà. Già Berlusconi aveva affermato che forse si voterà ad ottobre addebitando al Pd questa ipotesi che invece circola nel Pdl dove l’insofferenza verso Monti si fa sempre più palese.

 

Berlusconi , con Letta, a pranzo da Napolitano

Berlusconi ha pranzato con Napolitano, accompagnato da Gianni Letta. Estremo rise del partito del cavaliere di cui è segretario Alfano rientrato nei ranghi.  Dice Massimo D’Alema, riprendendo quanto affermato da Bersani: “ Noi non vogliamo andare alle elezioni anticipate a ottobre per vincerle. Non abbiamo urgenza, le vinceremop anche nel 2013. Il governo vada avanti a il Parlamento avvii le riforme per rendere più credibile la politica. Cesa( Udc) insiste: “Al 2013- dice- con una nuova legge elettorale. Non si perda sempre più tempo” .  Dai sindacati viene un pressante invito. Presentando il “concertone” del Primo Maggio Camusso, Bonanni e Angeletti ha ribadito. “il governo cambi passo” e il segretario generale della  Uil ha aggiunto che la tassazione si mangerà le tredicesime”. Sul fronte politico Nichi Vendola, Sel, afferma che il governo si è avvitato..Prima si vota meglio è.” E Di Pietro domanda al Pd “ perché non stacca la spina”. Maroni addirittura parla di “disobbedienza fiscale”. E Grillo che i sondaggi vedono ancora in crescita continua ad insultare il Quirinale e ora se la prende anche con Di Pietro

Cala l’occupazione nelle grandi imprese

 Completano il quadro delle preoccupazioni di Monti due sondaggi che vedono in calo sia lui che il governo.Il premier  dall’inizio di april perderebbe ben cinque punti e, secondo Swg, dal momento del suo insediamento ben 31 punti scendendo al 40%. Secondo altre agenzie la perdita sarebbe sempre di cinque punti ma con un indice di fiducia al 51%.
I dati relativi alla situazione economica del resto parlano chiaro. Dalle Borse ,segnalate in ripresa, arriva ancora una notizia noi buona sullo spread che ormai stazione sui quattrocento punti base con un nuovo aumento dei rendimenti dei Btp. Per quanto riguarda l’occupazione nelle grandi imprese, con almeno 500 dipedenti,a febbario su base annua un nuovo calo dello 0,8%, nei servizi nil calo è dello 0,6, le ore lavorate per ogni lavoratore sono diminuite dello 0,8%. Per non parlare delle pensioni Il 45% dei pensionati italiani, circa otto milioni di persine, con un assegno inferiore ai mille euro ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese, ben due milioni e mezzo sono sotto i 500 euro mensili. Ed ecco che Monti vola a Bruxelles,incontra  il presidente della Commissione Barroso. I due concordano sul fatto che

Anche la Merkel ora parla di crescita

“Il consolidamento fiscale deve  procedere assieme a degli investimenti mirati per aumentare la competitività e al tempo stesso contribuire a rilanciare la domanda nel breve termine”. Crescita che deve passare “per un impegno senza tregua per il miglioramento della competitività e non attraverso un ulteriore indebitamento”. Così il premier Mario Monti e il presidente della Commissione Ue Barroso, oggi a Bruxelles.  “Rimarremo in stretto contatto su questi temi in vista del consiglio Europeo di giugno e – affermano-ci incontreremo di nuovo il 15 maggio  giorno in cui a Bruxelles è in calendario la riunione dell’Ecofin.Da Berlino  interviene  la cancelliera tedesca Angela Merkel : “Il tema della crescita, che alcuni ora sollecitano- dice- è da tempo la seconda colonna della nostra politica al fianco di finanze solide”. Poi Monti e Barroso precisano che il patto di stabilità, il fiscal compact non si tocca. Dice il presidente dell’esecutivo Ue.“Siamo pronti a lavorare sugli investimenti in modo compatibile con il Patto di stabilità e con gli impegni in termini di consolidamento di bilancio” e a  quanti chiedono a Bruxelles di insistere di più sulla crescita, afferma  che “la Commissione ha già una strategia per la crescita, è Europa 2020, è stata approvata all’unanimità dagli Stati membri e può essere adattata e completata in questa situazione difficile”. Non se ne ricordava nessuno, visto che dall’Ue non si è mossa neppure una foglia in direzione dello sviluppo. Addirittura era stato detto che in Italia sarebbero arrivati funzionari ed esperti economici dell’Ue per  dare un aiuto all’Italia nel redigere un piano per l lavoro. Se qualcuno è arrivato si è occupato solo di verificare i bilanci. Ora si parla di un “ patto” di Bruxelles che prevedrebbe dodici provvedimenti da adottare con urgenza. Il rischio è che a suon  di patti si muoia.
.”

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