La crisi dei suicidi. Idraulico si da fuoco, imprenditore si spara in testa

ROMA – Mentre Equitalia lancia un comunicato nel quale precisa di non voler essere associato ai suicidi arriva un’altra tragica notizia.

Questa volta da San Cataldo in provincia di Caltanisetta, dove il cadavere carbonizzato di un idraulico di 54 anni è stato trovato all’interno di una vettura parcheggiata all’interno del giardino della villetta in cui abitava. L’ipotesi accreditata fin dall’inizio è quella del suicidio, almeno questo pensano gli investigatori. La vittima, Giovanni Vancheri, infatti, si sarebbe dato fuoco all’interno dell’abitacolo. Da tempo soffriva di depressione  perchè non riusciva a trovare lavoro. E questo gli impediva di poter far fronte alle bollette e alle cartelle esattoriali che avrebbe dovuto pagare. Da qui è scaturito il tragico gesto.
Altri due casi si sono verificati a Torino e in Sardegna. Il primo riguarda un imprenditore di 73 anni che ha cercato di spararsi un colpo in testa nel suo ufficio. L’uomo è riuscito a sopravvivere ed ora si trova al Cto torinese dove versa in gravissime condizioni. E’ probabile che a breve venga sottoposto a un delicato intervento per rimuovere il proiettile. Prima di compiere l’ultimo gesto aveva lasciato un biglietto ai familiari nel quale ha scritto che era oppresso dalle tasse e non sapeva più come far andare avanti la sua impresa di facchinaggio.

Altra tragedia è avvenuta a Porto Torres, dove un disoccupato di 50 anni ha tentato di darsi fuoco dopo essersi legato con una catena a un’auto del comune.  L’uomo cosparso di benzina teneva un accendino in mano pronto a farla finita, ma ‘intervento di un passante che ha prontamente chiamato il 113 è riuscito ad evitare il peggio. La Polizia infatti, dopo una trattativa, ha convinto l’uomo ad abbandonare il progetto suicida.

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