Rifiuti. A Pian dell’Olmo nuova discarica di Roma. Scoppia la protesta

ROMA – La notizia della nuova discarica romana a Pian dell’Olmo ha scatenato il putiferio. Già da questa mattina gli abitanti di Riano si erano incatenati per protestare.

Poi è arrivata la conferma ufficiale del commissario prefettizio Goffredo Sottile, il quale durante la conferenza stampa ha annunciato che “sarà Pian dell’Olmo la discarica provvisoria che dovrà sostituire Malagrotta”. Discarica che comincerà ad operare subito, ha precisato il commissario all’emergenza rifiuti di Roma.
“Ho scelto il sito di Pian dell’Olmo – ha detto Sottile – perchè tra quelli proposti era quello con le caratteristiche giuste. E una discarica, se ben gestita, non arreca danni. Questo va detto chiaramente. Ci devono essere dei controlli, naturalmente. Purtroppo, secondo le consuetudini italiche, a qualunque scelta sarebbe seguita una protesta”. E poi ha aggihunto: “Non mi devo vergognare di nulla su Pian dell’Olmo faremo anche tutti gli ulteriori accertamenti, e saranno molto severi, come prescrivono la normativa nazionale e quella comunitaria”.

Eppure va ricordato che lo stesso ministro dell’Ambiente Corrado Clini  il 28 marzo scorso durante la presentazione del piano per Roma  aveva ribadito il rischio a cui erano esposti i tre siti individuati, ovvero quello diCorcolle, Riano e Pian dell’Olmo, sui quali  l’Autorità di bacino del fiume Tevere aveva dato parere negativo.

“E’ una scelta senza senso”, ha detto il sindaco di Riano Marinella Ricceri. L’amministrazione darà battaglia: “Siamo pronti a proteste eclatanti – afferma il primo cittadino – non è più il tempo del buon senso, non è più il tempo di essere civili come istituzioni visto che quelli sopra di noi non lo sono stati. Da tempo abbiamo chiesto un incontro e non c’è mai stato, andremo a farci ricevere” spiega Arcuri.

E le proteste non finiscono qui: “Scegliere Pian dell’Olmo, oltre che uno schiaffo ai cittadini della provincia e di tutti i comuni intorno, da Riano, a Castelnuovo, a Sacrofano a Monterotondo, è andare contro ogni regola – afferma il consigliere regionale del Lazio Carlo Lucherini (Pd) -. Pian dell’Olmo è già stato dichiarato non idoneo per vincoli ambientali, paesaggistici e per il no espresso dell’autorità di Bacino del Tevere”. “La ex cava – continua – è vicinissima al Tevere e ricade nella zona di esondazione del fiume. Inoltre si trova a poche centinaia di metri dall’abitato di Riano (a 500 metri c’è una scuola elementare) ben all’interno dei limiti previsti dalla legge. I cittadini e i comuni dell’hinterland non possono diventare il cassonetto di Roma e pagare l’incapacità del Campidoglio a risolvere il problema rifiuti e a raggiungere una quota decente di raccolta differenziata”. “Se proprio è necessaria una nuova discarica – conclude Lucherini – si scelga un altro sito sottraendo la questione rifiuti al monopolio del Colari evitando di scaricare i rifiuti di Roma in provincia”.

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