La Grecia ora è all’esame del G20. L’ottimismo di Monti. Borse in calo

ROMA – Monti sbarca a Los Cabos, Messico, breve conferenza stampa nella hall di un grande albergo che guarda l’Oceano. Sprizza ottimismo da tutti i pori, si “ rallegra” per i risultati delle elezioni greche che definisce “un grande segno perché, pur in condizioni difficili, il popolo greco ha capito il valore dell’Europa”. Ma a raggelare gli ottimismi arriveranno i dati negativi delle Borse.

Monti spera ora “che sia formato al più presto un governo forte, capace di rispettare gli impegni presi con la Ue. E dunque un esecutivo che porti avanti rigore e risanamento”  Ma, passata l’euforia, i risultati elettorali dicono che il popolo greco  non apprezza molto la politica portata avanti dalla tecnocrazia dell’Unione europea. Se è vero che la destra conservatrice si posiziona come primo partito e punta a formare un governo di coalizione è altrettanto vero che ciò avviene per una legge elettorale con premio di maggioranza, come in Italia, che consiste in cinquanta parlamentari “regalati” al primo partito. Ma se si mettono insieme i risultati delle forze di sinistra, certo divise, diversamente collocate, si scopre che la maggioranza del popolo greco si pronuncia sì per restare in Europa , nelle area euro,ma in un’altra Europa, quella della crescita, dell’equità sociale, del lavoro

A Los Cabos , Messico,colloqui informali e cene

. Non potranno non tenerne conto i partecipanti ad un vertice informale con Obama,Merkel,Hollancde, Rajoy, i presidenti Ue Van Rompuy e Barroso. Parleranno di Grecia, di futuro dell’eur. Monti , dai contatti avuti, in terra di Messico, ha avuto la sensazione “ che qualcosa effettivamente si stia muovendo e che la stessa Germania  stia ammorbidendo le sue posizioni- riferiscono le agenzie di stampa-“. “ Il G20-dice Monti- deve ancora iniziare, conoscete le dinamiche interne alla Ue, ma credo che  le prospettive si stiano avvicinando”.Ma le sensazioni non sono sufficienti a risollevare la Grecia dal disastro in cui l’hanno cacciate le decisioni della Ue. E quando Monti  auspica “ un governo forte,capace di rispettare gli impegni presi con la Ue” di fatto ripropone la vecchia politica lacrime e sangue. La prima giornata del G20 vedrà molti faccia a faccia del premier italiano con i leader dei paesi emergenti, dei Brics( Brasile,Russia,India,Cina, Sud  Africa) che dovrebbero dare il loro contributo alla ricapitalizzazione del Fondo monetario internazionale che, nelle intenzioni, dovrebbe mettere in piedi un  provvedimento  anticrisi da 430 miliardi. Vedrà , il presidente russo Vladimir Putin,  la brasiliana Dilma Roussev.  l’argentina Kirchner, il messicano Calderon, e i leader di Australia e Colombia, oltre  al presidente della Commissione Barroso.

Solenni impegni ma sono solo annunci

 Della necessità di usare la leva della crescita per uscire dalla crisi si parlerà anche alla cena che apre formalmente il vertice messicano del G20. Ma. Come è noto nelle cene, si prendono solenni impegni., gli annunci si sprecano Quando poi si arriva alle decisioni  gli annunci restano annunci.  A raggelare l’ottimismo di Monti, ma non solo di lui, che si fondava anche sul’andamento delle Borse ch, era stato detto, avevano accolto talmente bene  il risultato delle elezioni greche, ben presto arrivava  una sorta di contrordine.  E’ stata una giornata dai due volti.: In avvio Piazza Affari recupera fino all’1% poi fa marcia indietro ed entra in territorio negativo  cedendo il 2,4%  Londra perde lo 0,2%, Francoforte è sulla parità, mentre Parigi cede lo 0,8%. Debole anche Wall Street, in attesa che domani la Fed annuncia nuove misure di sostegno all’economia: il Dow Jones cede lo lo 0,3%, l’S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq si muove poco sotto la parità. Il voto in Grecia non allenta dunque la tensione sui debiti pubblici periferici: lo spread torna ad allargarsi e sale a quota 468 punti base. I Btp volano oltre il 6% e i Bonos spagnoli sfondano il muro del 7% e per la prima volta i titoli spagnoli rendono più di quelli irlandesi.  Dunque dai dati si evince che il vero problema per i mercati è Madrid il rialzo dei bund tedeschi che sfiorano quota 1,5
A dimostrazione che per i mercati è Madrid il vero problema dell’Eurozona. In rialzo anche i tassi dei bund tedeschi vicini a quota 1,5%.   Sia per il G20, che per il Consiglio europeo del 28-29 nion è certo un buon viatico.



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