Merkel con l‘occhio a Danzica, Holland e Rajoy da Monti. Per la crescita solo annunci

ROMA – Toccata e fuga di Anghela.  Non poteva rifiutare l’invito di Mario Monti ad un incontro, con Hollande, terzo invitato. Poi si era fatto avanti anche il premier spagnolo, Mariano Rajoy e l’incontro  a Villa Madama è diventato a quattro. A conclusione , due ore scarse, una conferenza stampa  con l’intervento di Montii che ha poi ha dato  la parola in francese a Hollande, in tedesco ad Anghela, in spagnolo a Rajoy .

Si sono dichiarati tutti d’accordo  che la crescita è la questione più importante,  che occorre  destinare l’1%del Pil ,120 miliardi di eur alla crescita, accordo sulla Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie per   e sulle prospettive di unificazione  che  riguardano  fiscalità,   bilanci, politica bancaria, riforme strutturali. Insomma- hanno detto- un Europa davvero unita, anc he “un pochino politicamente” ha aggointo Monti.. E per gli euro bond? La Cancelliera  li vede in prospettiva.Hollande precisa “ sì ma non fra dieci anni”.   Si può riassumere l’esito della “ partita a quattro”: tutto è in prospettiva, ma la crisi morde, la recessione non arretra. Nell’immediato  Merkel ,in verde pisello,aveva altro per la testa , l’aereo con i motori accesi , pronto a levarsi in volo per raggiungere Danzica Là, in uno stadio che fa invidia al mondo intero Germania e Grecia se la dovevano vedere al gioco del pallone.Merkel e Samaras, il capo del novo governo ellenico, in tribuna. Ma c’è anche un Samaras, di nome Goergos, centravanti della nazionale  cui i greci appuntano le loro speranze.

L’attesa per Germania-Grecia oscura il vertice di Villa Madama

 Diciamo la verità: fa più notizia Germania-Grecia che la “partita “ di Villa Madama. . Sottovalutazione della “ partita a quattro “? Può darsi come dice Bogart in un vecchio splendido film “ E’ la stampa, bellezza”. Sul campo di Danzica i ventidue si affronteranno a viso scoperto. A Villa Madama invece le carte sono rimaste molto coperte., in vista del Consiglio Europe del 28-29 giugno. Nessuna decisione era attesa, ma le squadre, tre da una parte la Cancelliera dall’altra, l’arbitro non si sa chi sia, si sono annusate..Monti ha fatto precedere questo incontro da una intervista pubblicata da  sette giornali europei. Il succo di questo pressing da parte del premier italiano: devo portare a casa qualcosa o il mio governo si troverà ancor più in difficoltà. Berlusconi, tornato in campo, messo da parte il segretario Angelino, afferma che lui e non altri, è il leader dei moderati e sarà lui a scendere in campo, a scelta, capo del governo o presidente della Repubblica. Già che c’è definisce Monti “ una parentesi”. Il premier non l’ha presa troppo bene. Così come la battuta , non in altro modo si può definire, sulla fuoriuscita dell’Italia dall’euro.

Berlusconi  il leader sono io e dà gli “ otto giorni” al premier,

Ha dato gli “ otto giorni” al premier e lo attende al varco in compagnia di Santanchè, Sallustri, Verdini, dell’Utri e compagnia cantando. L’Espresso tira fuori una notizia bomba, il piano fabbricato per la resurrezione del cavaliere , “ Silvio alzati e cammina,” da autorevoli esponenti del Pdl che vede il sindaco di Firenze presidente del Consiglio e il Berlusca al Quirinale. Il sindaco di Firenze si è arrabbiato ed ha preso il “ piano” rivelato dall’Espresso come un velenoso attacco portato nei suoi confronti in vista di una sua candidatura in eventuali primarie del Pd o di coalizione. Il Pdl, annuncia il risorto cavaliere, voterà per l’ultima volta la fiducia su un provvedimento che non condividiamo, la riforma del mercato del lavoro. Poi staccherà la spina. Se il buon giorno si vede dal mattino, dalla  “ partita a quattro”, Monti porterà a  casa ben poca cosa dal vertice di Bruxelles. Il premier italiano punta ad utilizzare il fondo salva stati per  acquisti calmierati di titoli di stato sotto pressione. Non se ne è parlato, perlomeno pubblicamente nell’incontro di Villa madama. E della Grecia, della  richiesta del nuovo capo del governo di un allentamento degli impegni presi, due anni in più, per ottemperare agli impegni presi che hanno provocato la devastazione del Paese ?. Niente. La Germania però si è già opposta. C’è ,l’accordo sulla tassa per le transazioni finanziarie ma per metterla in atto serve l’unanimità. Che non c’è. Ci vorrebbe una iniziativa per cambiare le modalità di approvazione. Che non c’è.

 Il vertice dei “quattro”..L’euro è irrinunciabile

 Una cosa Monti porta a casa e non farà certo piacere a Berlusconi. I quattro leader hanno affermato all’unisono  la “irrinunciabilità dell’euro”. Nel vertice a quattro sono risuonate la parole pronunciata sia dal Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, sia dal presidente di Confindustria,Giorgio Squinzi. Il primo ha affermato che “la crisi finanziaria globale culminata nella crisi dell’Eurozona sta mettendo a dura prova la coesione dell’intera Unione e le sue prospettive di sviluppo. Nessuno Stato può salvarsi da solo. Chiusure egoistiche e concezioni anguste degli interessi nazionali sono semplicemente fuorvianti e destinate a fallire” “ E’ ormai improrogabile- ha proseguito- un’effettiva mobilitazione di risorse a livello europeo a sostegno della ripresa economica, insieme con un processo convergente di stabilizzazione finanziaria e con la prosecuzione di efficaci riforme strutturali”. “O ci salviamo tutti insieme o non si salva nessuno”, sostiene Squinzi e ppoi, parlando a nuora perché suocera intenda ( Berlusconi ndr)  spiega che “un ritorno alla dracma  costerebbe ad gni cittadino greco tra i 9.500 e gli 11.500 euro a persona solo nel primo anno, il che equivale al 40-50% del pil nazionale”. Ancora più grave un’eventuale default dell’eurozona che “porterebbe, soltanto nel primo anno, un crollo del Pil tra il 25 e il 50 per cento”.

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