Merkel fa le barricate “Niente eurobond finche vivo”. Berlusconi oltre il ridicolo

ROMA – Monti  si accinge ad un compito difficilissimo quale quello di convincere Anghela Merkel a qualche apertura, magari minima, sulle misure indispensabili per mettere l’euro in sicurezza, per avviare una politica che guardi alla crescita.

Chiede alla Camera di approvare , senza alcuna modifica, con quattro voti di fiducia la legge sulla riforma del mercato del lavoro. Si mette contro sia i sindacati, sia la Confindustria. Una indagine su come la pensano le imprese relega la riforma  all’ultimo posto nelle preoccupazioni degli imprenditori. Il Pd vota solo perché il premier si  è impegnato  a d apportare alcune modifiche, già con il decreto sullo sviluppo e a trovare una soluzione unitaria per gli esodati. Stefano Fassina, della segreteria del Pd, responsabile della sezione economia e lavoro, ha annunciato che dopo le elezioni il centrosinistra  apporterà modifiche significative. Monti si rivolge alle Camere, dice che la riunione del Consiglio della Ue sarà molto importante, ma difficilissimo arrivare a decisioni concrete.

Monti. Il Consiglio Ue sarà difficilissimo

Parla della necessità di un “tandem” fra governo e  parlamento che rafforzano la credibilità dell’Italia impegnata  in un lavoro difficile che riguarda la stessa identità dell’Unione europea che si deve avviare anche verso una unità politica. E Berlusconi che fa? Gli da una mano, così come stanno facendo Bersani  e Casini? Il capo di un Pdl spennacchiato ha la percezione della gravità della situazione in cui si tra l’ Europa, l’Italia in particolare? Pare proprio di no tanto da candidarsi a fare il ministro dell’economia in un governo presieduto da Alfano. Toccar ferro è dire poco, per il bene dell’Italia, dell’ Europa intera che se la passa proprio male, come dimostra anche la giornata borsistica. In particolare per Piazza Affari è stata un’altra giornata difficile. Il tentativo di rimbalzo dopo la giornata nera di ieri non ha portato ad alcun risultato. La Borsa ha perso l’1,1% e lo spread è risalato nella zona rossa :sono 465 i punti base di differenza fra titolo italiani e bund tedeschi.

Crollano i consumi di generi  alimentari

C’è anche una cartina di tornasole che dà segnali chiari: i consumi di generi alimentari sono diminuiti ad aprile del 6,8, un record in negativo che non può non destare grande preoccupazione. Berlusconi incontra Monti. Esce dal colloquio e si mostra del tutto insoddisfatto. “Ho notato nel corso dell’incontro tanta indeterminazione”, dice il cavaliere e dà così colpo alla credibilità del premier. Il secondo colpo. Quando Monti inizia a parlare nell’aula parlamentari, Berlusconi se ne va. Medita ancora di staccare la spina se il premier torna a casa da Bruxelles con niente nella borsa.  Cosa possibile quando un  premier come la Merkel dice “ No eurobond  finche vivo” e già che c’è boccia anche un testo preparato dagli  “ sherpa” di talia, Spagna, Francia, della stessa Germania  per fare passi avanti verso una Europa unita, con qualche richiamo anche alla necessità di fare passi avanti sul piano della democrazia  introducendo elementi che  trasferiscano i poteri dalle strutture tecnocratiche a quelle elettive. “ Ho molti dubbi-dice  Anghela- si può vedere tanto è un percorso molto lungo da compiere.

Casini apre a un patto progressisti e moderati

Ma l’Europa non può attendere i suoi tempi sono al limite. Occorrono provvedimenti immediati, il primo fra tutti quello che consenta di mettere un freno, una museruola allo spread, un cagnaccio che morde di brutto. E’ l’obiettivo di Monti. Difficile che lo porti a casa. Bersani nel colloquio che ha avuto con il premier in tarda serata lo sprona a far sentire la voce  dell’Italia, a porre il problema di un cambio di passo dell’ Ue. Se non riuscirà in questa difficile impresa, dice, continuerà ad avere la nostra fiducia.  Il leader del Pd trova conforto nelle posizioni assunte dal’Udc con Casini che parla della necessità do un patto fra moderati e progressisti. Un rapporto tutto da costruire , un percorso non facile che coinvolge, in un senso o nell’altro, Sel, di Vendola e Idv di Di Pietro sempre più lontano dal Pd e da bersani.

Nel Pdl la confusione regna sovrana
Nel Pdl la confusione regna sovrana, in particolare dopo l’annuncio di Berlusconi di essere “ disponibile “ a fare l ministro dell’economia in un governo  con premier Alfano.Il quale avendo fiutato che il cavaliere lo scaricava perché voleva tornare in campo lo ha seguito nelle minacce a  Monti, se torni a mani vuote è l’ultima volta che ti votiamo la  fiducia. Ma mentre raggiungeva la riunione dei dirigenti del Pdl il cavaliere cambiava opinione,  dimenticava quello che aveva detto  nei giorni passati, problemi di senilità avanzante, guai a chi parla di elezioni anticipate, sarebbero un “disastro” le elezioni anticipate.

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