Monti. Miliardi di tagli a sanità e pubblici dipendenti. Sindacati pronti allo sciopero

ROMA – Monti continua a dire che non si tratta di “ una nuova manovra di finanza pubblica ma di un’operazione strutturale di spending review”. Ma, come si dice, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. E quanto ha illustrato agli enti locali e poi ai sindacati è un elenco di tagli molto ‘pesanti di cui ancora non c’è neppure la certezza dell’entità.

La “revisione della spesa”,dovrebbe muoversi su tre fasi e due decreti. Per quanto riguarda il primo decreto si parla di tagli variabili fra 5 e 8 miliardi, forse 10. In questo modo sarebbe assicurato il pareggio di bilancio nel 2013 senza aumento dell’Iva. In estate un secondo provvedimento e il resto, che non si sa a quanto può ammontare, arriverebbe con la legge di stabilità da approvare in autunno che riguarda in particolare gli enti locali e le amministrazioni periferiche dello Stato. Se non è questa una manovra, allora occorre cambiare il vocabolario della lingua italiana. Sarebbe interessante conoscere quali servizi vengono colpiti dai tagli alla sanità e a cosa. I cittadini a cosa dovranno rinunciare. Ciò vale anche per il taglio per pubblici dipendenti , il 20% dei dirigenti, il 10% egli impiegati, poi altri tagli che riguardano la giustizia si comprende il durissimo giudizio di Cgil, Csl, Uil . Per tutti Bonanni afferma: “ Se si faranno tagli tanto per farli, si faranno solo più guai. E a quel punto, faremo iniziative in tutta Italia e in tutte le città e ci regoleremo di conseguenza. Faremo quello che serve, fino ad arrivare a uno sciopero generale.” Luigi Angeletti, segretario generale della Uil : Siamo insoddisfatti perché ci sono stati illustrati i tagli per titoli per i cosiddetti costi della politica, le provincie e le società pubbliche. Sono stati invece precisissimi sui tagli dei dipendenti pubblici”. Sempre Bnanni sottolinea che “il governo non ci ha convinto. Vorremmo esserlo nei prossimi giorni e chiediamo un’operazione seria, non di facciata. Chiediamo una ristrutturazione di Regioni, Province, Comuni. Gli esuberi vengono fuori da un lavoro analitico, che finora il governo non ha fatto-Finora – aggiunge – ci sono solo discussioni aleatorie. Io ho avuto l’impressione che il governo non abbia le idee chiare”. Susanna Camusso segretario generale della Cgil: “ Abbiamo trovato un governo reticente e criptico e questo ci preoccupa molto.” Il giudizio definitivo dei sindacati verrà espresso venerdì quando sarà presentato il decreto”. Il presidente di Confindustria si limita ad esprimere la speranza che con il taglio si reperiscano abbastanza risorse sia per abbassare la pressione del fisco, sia per reperire liquidità sufficiente a far ripartire la crescita.” Secca la bocciatura da parte dei Comuni.

Giudizio negativo dei Comuni già gravati da tagli

“Siamo disponibili a lavorare sui costi standard ma i tagli prospettati dal commissario Bondi sono estemporanei e parziali – ha sottolineato il presidente dell’Anci ,Graziano Delrio a conclusione dell’incontro con oil premier- il provvedimento è impostato bene ma mancano i dettagli delle cifre e, è bene ricordarlo, negli ultimi anni i Comuni hanno subito tagli per circa 8 miliardi tra tagli delle manovre e Patto di stabilità. Quindi il giudizio è negativo”.

Il premier non vuole ancora scoprire le carte

Monti negli incontri che ha tenuto è sembrato impegnato in un gioco a non farsi capire, a non scoprire le carte fino in fondo perché anche con alcuni dei sui ministri non c’è sintonia, con quelli della Sanità e della Giustizia. Ancora più ermetico colui che ha messo a punto lo studio sulla “ revisione della spesa”, il commissario Bondi parla di “linee mediane di virtuosità e frontiere di efficienza basate su spese pro capite di personale, costi e servizi con prezzi benchmark. Chiarisce tutto Grilli : “Sulla spending review-dice- un intervento urgente, entro questa settimana”. “L’Italia è sempre ‘sorvegliata speciale’ a livello europeo”. Ma come, proprio Monti, illustrando al Senato i risultati del vertice di Bruxelles ha addirittura affermato che gli eurobond non sono un tabù, che tutto è andato bene, allora come la mettiamo? E non vale la lezioncina con cui Monti tenta di giustificare una manovra che aggraverà la recessione, ci allontana da una soluzione positiva della crisi. “Se per decenni – dice il premier – si indulge ad assecondare un superficiale ‘tiriamo a campare’ e a iniettare nella mente dei cittadini la sensazione che un paese con mille risorse, compreso l’estro, possa non affrontare i seri problemi che altre nazioni hanno preso di petto, forse deve venire il momento in cui si affrontano i problemi”. Ma chi ha tirato a campare? I lavoratori, i pensionati, i dipendenti pubblici, quelli che hanno sempre pagato e continuano a pagare in prima persona?Le generalizzazioni sono sempre pericolose.

Bersani. Centralità della questione sociale e del lavoro

Non ci sta il segretario del Pd quando afferma «Credo che nessuno auspichi l’aumento dell’Iva e quindi dobbiamo trovare altre soluzioni, discutendo della spesa della pubblica amministrazione. Ma senza andare a toccare la sostanza e la risposta sociale. Siamo pronti a dare il nostro contributo da partito di governo che rifiuta ogni demagogia, ma che intende riferirsi sempre alla centralità della questione sociale e del lavoro”. Il Pd chiede dunque di non essere mero spettatore. Il capogruppo de deputati del Pdl, Cicchitto,. “Il nostro atteggiamento è costruttivo e positivo . ma vogliamo conoscerla prima per poterci riflettere sopra. Vogliamo vedere la qualità e la quantità dell’intervento”. Duro il giudizio di Sel e dell’Idv ( “si fa cassa irresponsabilmente sulla pelle dei lavoratori”) mentre Udc e Fli chiedono a Monti di “non farsi condizionare”. Alla Camera un grave episodio di cui si è reso responsabile Franco Barbato dell’Idv espulso dal presidente Fini dopo aver gridato: “A questa maggioranza dico da parte di tutti i giovani che avete rotto i coglioni”. Poi mostra il dito medio ai deputati del Pd. Lo sconfessa Antonio Borghesi a nome dell’Idv: “Chiedo scusa per questo atteggiamento indecoroso”.

 

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