Bersani. “L’Italia bene comune”. La carta di intenti per l’alternativa alle destre

ROMA – Dieci punti, dodici paginette: “ Italia. Bene comune”. Per la ricostruzione e il cambiamento. Patto dei democratici  e dei progressisti.  Carta d’intenti. Il Pd apre la campagna elettorale, una lunga campagna “traguardata alla fine della legislatura”,  dice Pierluigi Bersani, presentando il “libretto”, bianco rosso e verde, in una sala del tempio di Adriano, affollata dal “popolo” del Pd. 

Sono presenti tutte le “anime” che convivono nei democratici. “ Noi vogliamo avviare un percorso di alternativa non a Monti ha detto- ma alle destre e alle loro politiche sbagliate. Al primo punto- ha detto Bersani- promuoveremo riforme della democrazia e della politica su basi costituzionali, la politica e le istituzioni nel cuore della riforma”. ”Faremo le riforme liberali – ha sottolineato  – che la destra non può fare, contro le posizioni dominanti e i conflitti di interessi”.



Europa,lavoro, Uguaglianza, diritti

Europa, Lavoro, Uguaglianza,Diritti sono i quattro punti cardinali della carta di intenti.  I democratici e i progressisti- è scritto nel “libretto” si impegnano a promuovere un “patto di legislatura” con forze liberali, moderate e di Centro,di ispirazione costituzionale ed europeista, sulla base di una responsabilità  comune di fronte al passaggio storico,unico e eccezionale, che l’Italia e l’Europa dovranno affrontare nei prossimi anni”.  Ha annunciato  già per domani un incontro con Vendola e poi con il Forum del terzo settore,proseguendo anche negli incontri tutto il mese di agosto, candidando i democratici e progressisti alla guida del Paese.. E subito introduce il tema di fondo: “Siamo qui per presentare un documento e un percorso mentre sosteniamo il governo Monti in questa fase di  transizione in quel che ci piace e in quel che non ci piace, a cominciare dalla vicenda esodati su cui va trovata una soluzione. Noi confermiamo il sostegno al governo Monti perché questo significa dare una mano al Paese e traguardiamo alla fine della legislatura. Anche se siamo pronti a ogni evenienza”.   Evenienza che ha un nome: elezioni anticipate.  Si introduce il tema della riforma  della legge elettorale. La “governabilità” deve essere l’obiettivo della riforma. E non altro. “ Nella discussione sulla riforma- ha detto Bersani- serve maggiore attenzione. La sera delle elezioni si deve sapere chi ha diritto di governare, stiamo parlando dell’Italia, non del Pd”. “Le parole pronunciate ieri dal Capo dello Stato – ha proseguito – sono sacrosante”. Il segretario del Pd si è levato anche qualche sassolino dalle scarpe. Bersani ha chiesto rispetto per le posizioni del Pd  ”Dopo le parole di Napolitano di ieri – ha detto-ho letto un profluvio di commenti che considerano i partiti tutti insieme senza conoscere gli argomenti in campo”. I dieci punti formano un complesso di proposte che riguardano il presente e il futuro, una “visione”  dell’Italia collocata nel cuore dell’Europa.” La crisi che scuote il mondo -dice Bersani- mette a rischio l’Europa e le sue conquiste di civiltà. Ma noi siamo l’Europa, nel senso che da lì viene la sola possibilità  di affrancare l’Italia dai guasti del collasso liberista”. E auspica  che si arrivi a creare “ gli stati uniti d’Europa”. Il “lavoro” è il perno del”libretto”, “ parametro di tutte le politiche”.

La dignità del lavoratore al centro della democrazia

“Cuore del nostro  progetto è la dignità del lavoratore da rimettere al centro della democrazia, in Italia e in Europa. Bisogna fare del tasso di occupazione femminile e giovanile il misuratore primo dell’efficacia di tutte le nostre strategie.” I “C’è da alleggerire il peso fiscale sul lavoro e caricarlo su grandi patrimoni e rendite, se non c’è il coraggio di farlo – dice-non si abbasseranno mai le tasse. Il  primo passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni mobiliari e immobiliari”. “Contestiamo – ha detto – il liberismo finanziario che ci ha portato a questa crisi, denunciamo come abbia disarmato sovranità e democrazia nei Paesi”. Qui- ha sottolineato-, “non c’entra il mercato siamo a una micidiale distorsione del mercato, al dominio di soggetti incontrollati, un dominio che ha innescato la più grave crisi dal dopoguerra”. E si passa al capitolo che parla della “uguaglianza”, “ guardando alla società- dice- con gli occhi degli ultimi”. E poi il “ sapere”,”il primato delle politiche per l’istruzione e la ricerca che incrociano la dignità del lavoro e la  Lotta alle disuguaglianze “.

Il valore dei beni comuni indisponibili alla logica dei profitti

 Ancora i “ beni comuni”.Sanità,istruzione, sicurezza, ambiente, sono “beni indisponibili alla pura logica del mercato e dei profitti.”” Energia, acqua, patrimonio culturale  e del paesaggio, le infrastrutture dello sviluppo sostenibile,la rete dei servizi di welfare e formazione, sono beni che devono vivere in un quadro di programmazione,regolazione e controllo sulla qualità delle prestazioni”. Bersani ha dato spazio al capitolo dei “Diritti”. Senza troppo giri di parole è andato al cuore della sostanza. La dignità della persona umana e il rispetto dei  diritti individuali “ sono la bussola del mondo nuovo e la cornice generale entro cui trovano posto tutte le nostre scelte di programma”.

I diritti dei figli di immigrati e delle coppie omosessuali

Ed ha parlato di una legge “ semplice ma irrinunciabile”. “ Un bambino,figlio di immigrati,nato e cresciuto in Italia è un cittadino italiano”. L’approvazione di questa norma sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima legislatura”. E subito dopo: “ Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Costituzione per il quale una coppia omosessuale ha diritto di vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico”. Ed ha aggiunto. Fra i diritti da rispettare ce ne è  uno,molto importante,  che riguarda i lavoratori , quello di scriversi al sindacato che vogliono. L’ultimo capitolo del “libretto”,  la “cornice” delle proposte del Pd riguarda la “responsabilità”. L’Italia ha bisogno “di un governo e di una maggioranza stabile e coesi”. Bersani richiama il percorso per dare vita ad una coalizione, con le primarie entro la fine dell’anno.  Parla della necessità di “stringere un patto di governo” e chiama in causa “ movimento, associazioni,liste civiche, singole personalità, cittadini “ in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti”.

 



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