Legge di stabilità. Tagli da di 10 -12 miliardi. Colpita anche l’assistenza ai disabili

ROMA – C’è tanto inglese nella nuova manovra dell’esecutivo, tante lacrime e uno zuccherino per addolcire le mazzate che comportano tagli per circa 10-12 miliardi.

Sette ore di discussione, si è parlato anche di scontri, , di dibattito molto animato. Il ministro  della sanitàBalduzzi avrebbe detto che poteva anche lasciare lasciare vista l’entità dei tagli. Alla fine , verso le due del mattino, il Consiglio dei ministri  infatti approvato il disegno di legge contenente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, la cosiddetta legge di stabilità, e il disegno di legge contenente il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015. Ci sono tante” perle”, tutte in negativo, salvo la riduzione dell’Irpef per due scaglioni di reddito. Da segnalare fra queste una specie di coprifuoco, come in tempo di guerra. Nella notte le luci verranno abbassate,”operazione cieli bui” viene chiamata per risparmiare energia. Che dire^ Meglio il silenzio

Ma entrando nel merito si vede che non è poi la gran cosa che si vuole vendere perché aumenterà l’Iva di un punto e il saldo fra meno Irpef e più Iva sarà negativo per i cittadini. Dai primi conteggi si parla di un miliardo che incrementerà il bilancio dello Stato. Pesanti i tagli alla sanità e agli enti locali. Affermano gli amministratori delle regioni e dei Comuni che saranno pesantemente colpiti.  Tante le reazioni delle forze sociali, di associazioni che riportiamo in altra parte del giornale.

 Bersani. Servono aggiustamenti. Vendola. Netto dissenso

Per quanto riguarda le forze politiche fra i primi a prendere posizione, a caldo, Bersani  e Vendola. “E’ ora di dire all`Europa che di manovra in manovra rischiamo di affondare tutti-afferma  il segretario del Pd- credo che per quanto riguarda il disegno di legge di stabilità. ci siano cose da aggiustare. Sono preoccupato di due cose la prima è la sanità e credo ci sia da dare una occhiata molto precisa agli effetti che provocheranno i tagli. Poi c’è la scuola. Temo di non sbagliare dicendo che sotto la parola ‘ingegnerizzazione’ ci sia il taglio di 6.300-6.400 posti di lavoro. Vogliamo chiarimenti e siamo pronti ad intervenire per delle correzioni.  Per quel che riguarda le decisioni da prendere, vogliamo sapere che cosa si intende fare in particolare nella sanità, nella scuola e nei servizi fondamentali per i cittadini; settori nei quali le operazioni di efficientamento e di riduzione dei costi non possono essere realizzate con tagli che ne compromettano il funzionamento”. Nichi Vendola, leader di Sel, non usa mezzi termini: “La decurtazione del finanziamento alla sanità è inaccettabili. “Siamo vicini alla  soglia di sopravvivenza, è in discussione il diritto costituzionale alla salute. Si sta smontando la sanità pubblica  perché c’è qualcuno che vuole privatizzarla. Reagiremo con durezza a questa manovra”. Per questo “il malumore del Pd deve diventare un esplicito dissenso”.

Anche il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani è intervenuto sulla questione:”Su sanità, istruzione, servizi sociali insistono manovre che in questi due anni hanno prodotto tagli di numerosi miliardi. Questo comporta, nei fatti, la possibilità di erogare servizi in un momento di grave crisi. Chiediamo al Governo di verificare la possibilità di erogare questi servizi. Spero in un confronto concreto con il Governo, siamo solo all’inizio.”

 

Lo zuccherino del taglio dell’IRPEF

Arriva il primo calo delle tasse, che però, nonostante le apparenze, non toccherà tutti i contribuenti. Viene infatti ridotta l’aliquota sul primo e sul secondo scaglione, con riduzioni dal 23 al 22%, e dal 27 al 26%. Il costo per la riduzione della prima aliquota, e’ di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, arriverà pesantissimo l’aumento dell’imposta sui consumi. I redditi fino a 15.000 euro non verranno toccati nelle detrazioni e nelle deduzioni.

Tassate pensioni di guerra e di invalidità

Il disegno di legge prevede  la rimodulazione di alcune tax expenditures per i redditi superiori ai 15mila euro. Viene introdotta una franchigia di 250 Euro per alcune deduzioni e detrazioni IRPEF e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3000 euro.
Viene inoltre prevista l’assoggettabilità ad IRPEF delle pensioni di guerra e di invalidità.

L’Iva aumenta di un punto dal 2013. Se  la vedrà il nuovo governo

Arriverà  l’aumento dell’IVA  dopo che per mesi il governo ha fatto campagna annunciando che non ci sarebbe stato.Saràdi un  solo di un punto invece dei due previsti precedentemente.
A giugno 2013 le aliquote IVA passeranno quindi dal 10 all’11 per cento e dal 21 al 22 per cento
Le risorse necessarie alla manovra saranno reperite anche introducendo una forma di tassazione sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax, approvata dall’Ecofin cui l’Italia ha dato, dopo tanti tentennamenti.l’adesione.. Si tratta di un provvedimento di cui dovrà rispondere il governo che verrà con le elezioni. Uno scarico di responsabilità, insomma

Anche una manovra può far ridere
Viene infatti istituita la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell’imposta lorda. Lo Stato quindi consente ai cittadini che decidano di fare una donazione allo scopo di abbattere il debito pubblico di non pagare le tasse, allo stato, sui soldi che regala allo stato stesso, però nella misura del 19%.

 Pubblico impiego.La notte è ancora lunga e buia.

Prosegue il periodo difficile per i lavoratori del pubblico impiego. Per loro viene confermato il blocco dei contratti fino al 2014.  La perdita salariale per i lavoratori sarebbe di circa 6000 euro dal monento blocco.Per il 2013-2014 non sarà inoltre erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale, ovvero quella somma che scatta in mancanza automaticamente in mancanza di rinnovo degli accordi. L’indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell’inflazione programmata.

Disabili. Taglio all’assistenza. Cgil: scandaloso e indecente

 La norma sostanzialmente prevede il taglio della retribuzione per chi assiste i propri genitori disabili con i permessi derivanti dalla legge 104/1992. La retribuzione per i giorni di permesso, che sono tre al mese, scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono quindi esclusi dal pagamento intero i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili. “Scandaloso e indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l’ennesimo taglio all’assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della quota delle retribuzioni dei lavoratori che assistono genitori disabili si colpiscono ancora una volta i più deboli”. Così Nina Daita, responsabile dell’Ufficio disabilità della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta nella Legge di stabilità che modifica la precedente legislazione (legge 104 del 1992, la legge quadro sulla disabilità).
spiega– siamo sempre noi a pagare e ora , dopo gli interventi sulla riabilitazione e sugli ausili per l’autonomia, ora il governo passa direttamente al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per l’assistenza”.  La disabilità viene colpita in tanti modi e non è un caso, ricorda Nina Daita, che l’occupazione delle persone disabili sia scesa del 38%..Di fronte a questo provvedimento – conclude – la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le famiglie e in particolare soprattutto le donne”.

Sanità.  Si colpisce ancora una volta nel mucchio

Nella sanità l’esecutivo sta dando davvero il peggio di sé. Anche stavolta tagli, a questo giro alla sanità tocca un taglio di 1,5 miliardi al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a una ulteriore riduzione della spesa per l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici. Lo ste4sso ministro riconosce che i provvedimenti oprevisti nin vanno bene ed andranno rivisti.

Ridotti affitti e acquisti della P.A.
Viene dato un secco stop all’affitto e all’acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Oltre a questo viene bloccato anche l’acquisto e il leasing di autovetture. Viene prevista inoltre una stretta anche per l’acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.

Meno soldi alle Regioni
Vengono aumentati di 1 miliardo di euro i tagli lineari previsti dalla precedente manovra per le regioni a statuto speciale. Vengono ivece stanziati 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i comuni in condizioni di predissesto.

Esodati. Una pacca sulle spalle
Arrivano 100 milioni per gli Esodati. Solo ieri la Ragioneria aveva previsto in 30 miliardi il costo complessivo del loro salvataggio.

Limitato il budget per l’Università

Il budget delle Universita’ potra’ crescere del 3% all’anno.Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4. Viene dato l’ennesimo via libero alla vendita dei beni demaniali, stavolta attraverso fondi immobiliari.
Nel trasporto pubblico vengono stanziati quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attivita’ e lavori. 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro sono invece stanziati per la RFI e 300 milioni per l’Anas. Costa carissima la rinuncia al Ponte di Messina, 300 milioni di penalita’ per lo stop.
Viene istituito il Commissario Anti Corruzione che presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche e sarà a costo zero.
Taglio secco ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.

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