Stabilità. Resta il taglio retroattivo delle detrazioni

Salve pensioni d’invalidita e assistenza ai disabili. Inps: via 4.000 lavoratori

ROMA – Due delle misure fra le più odiose sono state eliminate dal disegno di legge di Stabilità pubblica che ora passa all’esame del Parlamento.

Dal testo definitivo che oggi è stato reso noto scompaiono la tassa sulle pensioni degli in validi  e la riduzione dei permessi per i dipendenti pubblici che assistono parenti disabili. La norma,inizialmente prevista, ora scomparsa dl testo del Governo. prevedeva la riduzione del 50% della retribuzione per i 3 permessi mensili e nessuna agevolazione per i disabili diversi da coniuge-figli.Restano tassate le pensioni di guerra. Mentre veniva diffuso il testo definitivo con l’aumento di un punto dell’Iva che si mangia  le due detrazioni Irpef e pesa anche sugli  otto milioni di incapienti, dal direttore generale dell’Inps, Mauro Nori, in audizione al Senato veniva la notizia che il Super Inps intende ridurre la propria pianta organica di ben 4.000 unità.

Nel testo definitivo finanziamenti alla scuola non statale
 
Secondo il testo reso noto dalla agenzie di stampa  tutte le misure che hanno visto forti critiche da parte delle forze politiche che sostengono il governo e da quelle di opposizione  vengono confermate. Anzi se ne aggiunge una che non mancherà di sollevare  forti proteste: per il 2013 è autorizzata la spesa di 223 milioni da destinare alle scuola non statali. Resta il  taglio retroattivo delle detrazioni, con applicazione dal 2012  con effetti di cassa nelle dichiarazioni del 2013 smentendo così le voci che erano circolare sulla possibilità di eliminare la retrodatazione. Segno questo che allò’interno del governo vi sono state posizioni diverse. Alla fine è prevala quella di Grilli, soste nitore a oltranza di questa misura iniqua. Nel testo  si conferma che le misure derogano allo Statuto del Contribuente. Fra le obiezioni sollevate anche quella  relativa al fatto che si tratterebbe di un provvedimenti anticostituzionale. Vengono confermati 100 milioni per il 2013 in favore dei lavoratori ‘esodati’ che vengono messi sotto tutela. Le modalità di utilizzo del fondo saranno stabilite successivamente con un decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio di concerto con i ministero del Lavoro e dell’Economia. Si tratta di un intervento che non risolve il problema in modo definitivo per tutti i lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione.

Enti pubblici di ricerca a rischio carrozzone

Nel disegno di legge è previsto che entro il 31 gennaio del 2013  sarà presentata una proposta di riordino della ‘governance’ di tutti gli Enti pubblici di ricerca, da parte della neo costituita Consulta dei presidenti degli stessi Enti.

Il riordino coinvolge Cnr, Istituto nazionale di fisica nucleare, Agenzia spaziale italiana, Istituto nazionale di astrofisica, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Istituto nazionale di oceanografia, Istituto nazionale di ricerca metrologica, Stazione zoologica ‘Anton Dohr’. Istituto nazionale di studi germanici, Istituto nazionale di alta matematica e Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche ‘Enrico Fermi’. La Consulta dei presidenti dovrà elaborare una proposta che assicuri una “governance unitaria e più efficacia degli Enti, “garantendo il mantenimento dell’identità storica” e “l’attuale denominazione” degli stessi, ma con un abbattimento dei costi amministrativi e logistici. Si tratta di un provvedimento che, malgrado l’assicurazione del mantenimento della “identità storica” e del nome dell’Ente e mette a rischio l’autonomia,indispensabile per  strutture che operano in questo campo, fondamentale per klo sviluppo del nostro Paese. Insomma il “ rischio carrozzone” eè alla porte.



INPS:  4.000 TAGLI fra  PENSIONAMENTI e MOBILITA’ – Il SuperInps ridurrà la propria pianta organica di 4.000 persone entro il primo novembre. Dove non si arriverà con i pensionamenti si userà la mobilità. Lo ha detto il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori uscendo da una audizione al Senato.
“Si tratta – ha spiegato Nori uscendo dall’audizione nella quale aveva annunciato una riduzione di personale per il SuperInps da 33.000 a 29.000 persone – della riduzione della pianta organica. Dove arriviamo – ha detto – con i pensionamenti bene, poi useremo la mobilità”. Nori ha detto che a fine ottobre l’Istituto avrà i dati su quale sarà l’effettiva riduzione del personale (al momento il numero di dipendenti è inferiore al numero scritto nell’attuale pianta organica, ndr). La riduzione del personale – ha detto – sarà consistente. Il numero delle persone alle quali dovremo effettivamente rinunciare sarà diverso. Se non sarà sufficiente il pensionamento ci sarà la mobilità”. 


Condividi sui social

Articoli correlati