Benvenuto, Epifani, Marini a discutere di primarie. Per Bersani

ROMA – Tre storie, tre personalità diverse, tre modi di fare sindacato e  di confrontarsi con le forze politiche prima  di diventarne esponenti di primo piano. 

I “ tre “, in rigoroso ordine alfabetico  come da un manifesto che annuncia un convegno  cui prenderanno parte, sono Giorgio Benvenuto, già segretario generale della Uil, Franco Marini, già segretario generale della Cisl, Guglioelmo Epifani, già segretario generale della Cgil. Si ritrovano a discutere insieme in un convegno  promosso dai Circoli  del lavoro  e del lavoratori del Pd.  “ Tutti per Bersani,” una scritta gigante che campeggia sul manifesto-invito  non ha bisogno di spiegazioni. Comunque Benvenuto chiarisce subito: “Bersani –  ci dice in una “anteprima” del convegno -rappresenta il vero cambiamento rispetto ad orientamenti politici cervellotici,
strampalati, bislacchi che hanno sin qui dominato e dilagato. La scelta non è anagrafica tra chi ha più o meno anni. La scelta è invece tra idee nuove e abitudini vecchie, magari contrabbandate come innovative.”  Chiaro l’oggetto della iniziativa che si svolge al Centro congresso di via dei Frentani a Roma lunedì a partire dalla ore 16. E significativo che scendano in campo, insieme, i “tre”, oggi  area Pd…  Marini, un autorevole dirigente, dei Democratici, area cattolica, ex democristiano, Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Guglielmo Epifani, presidente della Associazione Bruno Trentin .  Hanno in comune  di essere sempre stati dalla parte dei lavoratori. Anche se Cgil, Cisl, Uil,   hanno avuto ed hanno, visioni  diverse del sindacato del suo operare, del rapporto con il mondo politico e istituzionale , dell’autonomia del sindacato.

  Tre storie, tre esperienze , dalla parte dei lavoratori

 Marini , vicino alla corrente Dc di Forze Nuove, Donat Cattin la guidava, rappresentava l’ala moderata nella Cisl, Ma entra  in segretaria  quando diventa segretario generale Pietre Carniti e nasce l’accordo fra l’ala moderata e quella della sinistra cattolica, ( i corsi e i ricorsi storici, il rapporto fra progressisti e moderati che ricbniama Bersani ndr) tanto che diventa il vice di colui che era stato il segretario generale dei metalmeccanici.. Poi la sua carriera politica lo porta dalla dc fino al Pd. Sarà ministro e presidente del Senato. Giorgio Benvenuto  è il sindacalista che viene dai metalmeccanici della Uil quando segretario generale  della Fiom era Bruno Trentin e della Fim Cisl,  appunto Pierre Carniti. Enasce la Flm, Federazione dei lavoratori metalmeccanici. Benvenuto, socialista, non craxiano, ricorda, si trovava nella Uil a fare i conti con una dirigenza in cui l’alleanza fra  repubblicani, che avevano il segretario generale e i socialdemocratici, metteva i bastoni fra le ruote al giovane dirigente dei meccanici. E provarono anche a farlo fuori.. Diviene segretario generale della  Uil, poi  per un breve periodo  segretario del Psi. Lo ritroveremo parlamentare del  partito che oggi si chiama Pd. Fra gli altri  incarichi ricopre quello di presidente della Commissione Finanze della Camera, Eletto a Torino nel seggio di Mirafiori. Gugliemo Epifani è l’ultimo arrivato, anche lui socialista, “ giolittiano” ci tiene a precisare è l’ultimo arrivato. Politicamente è un battitore libero dell’area del Pd, partecipa alle iniziative di “Laboratorio politico per la sinistra”, associazione di iscritti e non iscritti al Pd che richiama i valori del socialismo europeo, dell’ecologismo e del solidarismo. La sua esperienza in Cgil, come dirigente di un sindacato di categoria, è molto importante. Eè segretario generale aggiunto del sindacato dei poligrafici e cartai, poi diventa bio,k segretario generale del sindacato informazione e spettacolo, Filis, dai poligrafici, al teatro, al cinema, alla Rai.. Entra in contatto diretto con il mondo della comunicazione e porta in Cgil un “ sapere”, una conoscenza nuova: la tecnologia, l’innovazione e, insieme, la qualità , la libertà e l’autonomia dell’informazione, il rapporto con il mondo del giornalismo, il sindacato dei giornalisti ,entrano nel complesso mondo del lavoro. Oggi  dirige una associazione molto importante. Non a caso porta il nome di Bruno Trentin ed è qui che ha trasferito la sua passione per lo studio, la ricerca,  l’indagine sul passato per guardare al futuro, come spesso dice. Memore anche delle sue prime esperienze da Ufficio studi della Cgil.

Benvenuto: la politica deve rientrare in campo

Queste tre diverse personalità discutono mentre  il Paese sembra in preda ad una crisi di nervi.  I “ tre” insomma n on hanno un compito facile. Giorgio Benvenuto  ci indica alcuni dei punti sui quali  il centrosinistra deve  avere la capacità e la forza di costruire un programma  credibile per un governo che faccia uscire il paese dalla crisi, dalla recessione con al centro il lavoro e la questione morale.  “ Le proposte di Pier Luigi Bersani – dice-sono ragionevoli, condivisibili, concrete. In particolare il segretario del Pd si sofferma su tre aspetti fondamentali:.il problema del lavoro che manca o del lavoro che  i giovani  quando va bene  è un lavoro precario Il problema. può  e deve essere risolto favorendo la crescita ed esaminando le opportunità per ripartire il lavoro che c’è e che ci sarà. La seconda questione- prosegue- riguarda. un’equa redistribuzione dei redditi, del carico fiscale, del lavoro. E’ improcrastinabile affrontarla. L’obiettivo di ridurre le diseguaglianze e valorizzare i redditi delle famiglie e delle piccole imprese non solo è equo ma è anche necessario per uscire dalla recessione.” Infine, ma certo non è l’ultimo problema, dice Benvenuto “la politica deve rientrare in campo. Occorre la discontinuità per porre riparo ai guasti prodotti negli ultimi anni dal “berlusconismo” E parla  di ritiro della politica; autoregolamentazione del mercato; indimostrato scambio “meno ai padri più ai figli”; illegalità; aumento delle diseguaglianze; corruzione, Europa, senza coscienza europea; leaderismo mediatico.  “ si potrebbe continuare- afferma- ma per carità di patria, fermiamoci qui”. Altrimenti  invado il campo di Marini ed Epifani. E, nella storia dei rapporti fra Cgil, Cisl, Uil di invasioni di campo ce ne sono state molte. Però, ed è un fatto molto importante,. oggi siamo qui,insieme.. Il lavoro,i lavoratori, è ciò che ci unisce ancora.

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