Compro oro. Riciclaggio e sequestri per 163 milioni di euro

ROMA – Non è oro tutto quello che luccica. Infatti, oggi la Guardia di Firanza ha fatto oltre 250 perquisizioni nei Compro oro  sparsi lungo la penisola ed ha sequestrato beni per 163 milioni di euro a un’associazione con sede in Svizzera  implicata nel riciclaggio, ricettazione, frode fiscale ed esercizio abusivo del commercio di oro.

Centodiciotto persone sono indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere, riciclaggio e reinvestimento di proventi illeciti, ricettazione, esercizio abusivo del commercio di oro e frode fiscale.
Con l’inchiesta (coordinata dalla Procura di Arezzo) le Fiamme gialle hanno ricostruito scambi di oro e denaro sporco gestiti dal gruppo criminale soltanto in questo anno per un volume ricostruito finora pari a 4.500 kg di oro e 11.000 kg di argento.

L`associazione criminale, a struttura piramidale, aveva il suo vertice in Svizzera e si muoveva con i ‘bracci operativì di più capi-area, che agivano come ‘referentì sui territori dei distretti orafi di Arezzo, Marcianise (Caserta) e Valenza (Alessandria), ai fini della raccolta di oro acquistato dagli ‘agenti intermediarì in contatto con una fitta rete di negozi compro oro ed operatori del settore, che stavano alla base della filiera dei traffici di oro di provenienza illecita.

Tutte le forniture di metallo prezioso avvenivano in nero, al di fuori dei circuiti ufficiali, mediante scambi di oro contro denaro contante in banconote di grosso taglio, trasportate da corrieri insospettabili usando autovetture appositamente modificate con doppifondi. Cinque interventi negli ultimi mesi avevano permesso di sequestrare oltre 63 kg di oro in lamine e verghe, più di 20 kg di oreficeria usata e oltre 450 kg di argento in grani.

Sequestrata anche una villa di campagna del valore di 190.000 euro, nei pressi del casello dell`A1 di Monte San Savino (Arezzo), acquistata dall’organizzazione (dietro lo schermo di una società maltese) ed utilizzata come centro di smistamento dei traffici, paragonabile per impenetrabilità al famoso ‘Fort Knox’ della Federal Reserve statunitense.

Le 259 perquisizioni sono state svolte in 11 regioni, principalmente in Toscana (74), Campania (91), Lazio (30), Sicilia (16), Puglia (16) e Lombardia (7), presso le abitazioni degli indagati e le attività commerciali ad essi riconducibili. Si tratta di negozi ‘compro orò, gioiellerie ed aziende orafe, comprese 23 società del distretto orafo di Arezzo, 16 del polo campano Tarì e Oromare e una di Valenza. Il sequestro di 163 milioni di euro riguarda il volume d’affari degli scambi di oro e denaro sporco effettuati quest’anno dal gruppo criminale organizzato su scala internazionale: oltre 500 i rapporti bancari sequestrati al fine di bloccare, presso 23 istituti di credito, otto intermediari finanziari e due società fiduciarie.

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