Primarie. Renzi offre un caffè a Bersani che lo invita a pranzo, ma dopo il voto

ROMA – Stop and go. Renzi a fasi alterne. Al mattino presto  è già in pieno clima di interviste, una cosa dice su Twitter, il contrario su Facebook  parla a radio e tv. Mette in fila i venti punti , a suo dire, di “noi e loro” sapendo che è una cosa che fa irritare, se possibile, Bersani che parla sempre di “ squadra”.

Per il segretario del Pd  nemici ce ne sono già tanti,  come ha  detto spesso in questi giorni, non serve il fuoco amico. Con il passar delle ore arriva il  Renzi pacifista, buonista, se così si può dire. Fa finta che siano “loro “ a creare polemiche, a invelenire  una vigilia del ballottaggio che sembra fatta apposto per sminuire il valore delle primarie e , di conseguenza, di una affermazione di Bersani. Sarebbero le regole ad impedire la vittoria del “ rottamatore”, insomma la burocrazia,l’apparato, contro i rinnovatori.  E invita tutti coloro che hanno richiesto di poter votare, passando in gran numero  per il sito che ai renziani fa capo,  http://www.domenicavoto.it , di presentarsi comunque ai seggi anche se non hanno ricevuto  l’ok dai comitati provinciali  che esaminano le richieste  in base, appunto, alle regole. Tutti ai seggi in modo da creare confusione, magari con qualche tv pronta a riprendere eventuali scene di polemiche fra i comitati dei seggi e i contestatori. Non solo. Per completare lo scenario in comunicati ufficiali  del comitato del sindaco di Firenze, in ripetute dichiarazioni, si  evoca la possibilità che ci siano brogli, quindi massima attenzione. Renzi forse si accorge che si va oltre i limiti del consentito per un dibattito, un confronto, anche se rude, fra due esponenti dello stesso partito Forse ci anche i sondaggi che danno Bersani favorito.

Una eventuale lista Renzi quotata attorno al 4% nei sondaggi Swg

Ma ancor più, uno della Swg relativo ai consensi di una eventuale lista Renzi, se ci fosse un distacco dal Pd,per la verità sempre escluso . Però lo stesso Renzi ha detto che sondaggi erano stati effettuati e che davano un eventuale sua lista in concorrenza con i Democratici fra il 12 e il 25%. Strani sondaggi perché in genere la forbice può variare di tre,quattro punti. C’è chi, sondaggisti di professione come la Swg appunto, si cimenta in una verifica e si scopre che una eventuale lista Renzi sarebbe quotato attorno al 4% dei consensi.  Sia come sia arriva lo “ stop” del sindaco. Usa il sito di Repubblica per lanciare un appello alla serenità. Dice che aveva chiesto a Bersani “ un gesto di disponibilità” invitandolo a ritirare il ricorso a fronte delle paginate di pyuubblicità sui quotidiani, in chiara violazione delle regole. Questo appello, prosegue, non è stato ascoltato. Dimentica di dire che, comunque , il comitato dei garanti, gli ha dato solo una scappellotto quando poteva essere molto meno “ comprensivo”, visto che trattava di pubblicità, pagata fiori di neuro da una associazione, Big Bang, di provenienza genziana, per di più ingannevole. Ma  lui ,in fase buonista, rilancia: “ Siamo entrambi a Milano- si rivolge a Bersani.- se vuole gli offro anche un caffè. Facciamo un appello insieme alla serenità e alla tranquillità. Evitiamo le polemiche proprio alla fine ed evitiamo di accusare gli altri di non rispettare le regole”. E poi nel comizio milanese intervistato da Gad Lerner, da lui  scherzosamente accusato di  essere uno che porta iella, con  cenno anche a gesti che si compiono in presenza appunto di chi porta male e con scuse ai bambini presenti, altra retromarcia: “ in caso di vittoria del segretario nessuno griderà ai brogli”.

Migliore (Sel).Un centrosinistra compatto intorno a Bersani

Bersani la prende bene, ma la “ logistica “ impedisce  un incontro in giornata. Da Milano infatti il  segretario del Pd deve andare a Novara. Ma rilancia: “ Sono disponibile anche per un pranzo quando c’è l’occasione. Siamo tutti una grande squadra”.  Come per dire  il caffè e il pranzo non “ noi e loro”, e l’occasione è, non a caso, dopo il voto di domenica. E prosegue: “Matteo sulle regole ha opinioni diverse, ma in queste ore maturerà l’intenzione di rispettarle.Penso che questa sia la nostra chiave: andare a votare dentro le regole. Matteo, io e tutti vorremo fare di domani una grande giornata di festa per la democrazia”. E in questo senso anche una dichiarazione di Gennaro Migliore, del Coordinamento nazionale di Sinistra e libertà: “ Spero e dobbiamo lavorare perché , come domenica passata,  si registri una bella giornata di democrazia, con un centrosinistra compatto intorno a Bersani per andare a vincere le elezioni: “ Spero-prosegue- che domenica sia il primo giorno del dopo Monti. Anche gli ultimi dati relativi al crollo dell’occupazione, ai giovani senza lavoro e senza prospettive per il futuro dicono che bisogna far presto per far partire il progetto di un vero centrosinistra  che porti il paese fuori dalla crisi, una svolta nella politica economica e sociale”. Tutto bene quel che finisce bene ?  Renzi offre il caffè e Bersani un pranzo,  il sindaco dopo Milano si sposterà a Carpi, poi rientrerà in Toscana, a Pontedera , poi a Firenze, il segretario del Pd,  da Milano andrà a Novare, poi a Torino, per a votare nella sua città e quindi domenica a Roma. Nel frattempo una nuova ondata di attacchi da parte dei comitati di Renzi. Giorgio Gori, già Mediaset, che si è mosso dietro le quinte, altri esponenti accusano: quasi tutte le richieste di iscrizione presentate sono state respinte al 90% secondo dati diffusi dai renziani.
 E fanno un clamoroso autogol. Perché si scopre , per esempio, che a Milano sarebbero state accolte solo 200 richieste. Delle 14.300 presentate. Ma si scopre anche che solo 600 richieste erano state presentate a mano e 700 via email. Tutte le altre caricate on line in modo dai siti renziani. Non solo. Continuano a circolare “inviti” dei comitati  del sindaco rivolti a chi ha fatto richiesta di iscrizione di presentarsi comunque ai seggi anche se non arriva loro il “ sì” dei comitati, come previsto dalle regole: Andare, si scrive, perché avete diritto al voto. Domani insomma è un altro giorno. Nel confronto Bersani  Renzi si inserrti anche Casini che    A proposito della promessa di Renzi di dare 100 euro a famiglia  per cui servono ben   20 miliardi. Dice: “ Renzi fa promesse berlusconiane è una sorta di Berlusconi della sinistra”.

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