Fine legislatura. Il rammarico di Napolitano. In frantumi il Pdl

ROMA – A tenere campo di una giornata politica piena di eventi è Giorgio Napolitano  con gli auguri rivolti alle alte cariche dello Stato, entrando a piedi giunti nella complicata vicenda politica che sta vivendo il nostro Paese.

Ma tanti sono gli eventi che fanno da contorno  al discorso del Presidente della repubblica che indica il cammino che l’Italia deve percorrere. C’è l’incontro fra Monti e Bersani, poco più di mezzora, sul quale i due protagonisti non hanno rilasciato alcuna dichiarazione. Il segretario del  Pd  che aveva in corso anche un altro importante impegno, la riunione della Direzione per fissare le regole delle primarie si limitato a dire: “ Monti valuterà, per noi va bene qualsiasi cosa.”.Una occasione per valutare forse in modo decisivo questa fine legislatura, potrebbe essere la conferenza stampa che Napolitano terrà il 21 di dicembre Una qualche anticipazione l’ha data il presidente delle Acli, Olivero, che ha parlato di una lista civica con Monti , o col sostegni di Monti, Montezemolo, Riccardi, Bonanni, da affiancare  dall’Udc

Nuovo raggruppamento degli ex An.  Meloni e Crosetto verso un nuovo partito

Nel frattempo si frammenta sempre più il Pdl, volano gli stracci. Malgrado le performance di Berlusconi che occupa le sue televisioni e si lancia verso Porta a Porta, gli ex  An se ne vanno, nascerà un nuovo movimento di centrodestra alleato  col Pdl o con quello che resta,visto che gli “ antimontiani” se ne vanno per proprio conto. Meloni, Crosetto, Rampelli, Cossiga, devono decidere se si aggregano agli ex An. Intanto la Lega ha preso tempo per decidere se ci sarà l’allenza con Berlusconi sia in Lombardia sia a livello naz. Completa il quadro l’annuncio,poi sospeso, di accettare la candidatura a premier da parte degli “arancioni” con in testa i sindaci De Magistris e leoluca Orlando. Insomma siamo lontani dall’invito che Napolitano ricorda aver avanzato per “una costruttiva conclusione della legislatura nella convinzione del grande e decisivo valore per l’Italia della continuità e stabilità, spesso trascurato in storia repubblicana”

Il Capo dello Stato. Imperdonabile non aver riformato la legge elettorale

Parole per niente ovattate, quelle del capo dello Stato, che non nasconde la sua amarezza per l’anticipazione, “seppur lieve”, della fine della legislatura, per effetto della quale l’operato del Governo ha subito una brusca accelerazione. Napolitano ha affermato di aver provato “rammarico e preoccupazione” per la fine anticipata del Governo Monti.
Il capo dello Stato si è soffermato anche sulla legge elettorale, ragione preponderante per cui il Pdl ha sfilato la fiducia a Monti, giudicando  “imperdonabilmente grave fallire la prova della riforma elettorale E’un capo dello Stato disilluso, quello di oggi, che ammette persino di aver peccato di eccessivo ottimismo rispetto a una classe politica che ancora una volta ha dimostrato di non essere matura abbastanza:

“Avviandosi e consolidandosi un clima più disteso nei rapporti politici speravo in un sussulto di operosità riformatrice del modo di essere dei partiti, del loro rapporto con i cittadini  – ha affermato Napolitano – ma sono state aspettative troppo fiduciose o avanzate, contro le quali si è fatto sentire tutto il peso di resistenze e antichi ostacoli radicati”.

Anche il premier Monti, rivolgendosi agli studenti attraverso un messaggio trasmesso dal Gr1, si è soffermato sulla necessità che nel Paese si verifichi un cambiamento radicale:  “Avete certamente ragione- ha detto  ai giovani- quando affermate che bisogna fare di più e meglio, sono il primo a dire che non basta enunciare per voi la speranza ed esortarvi a coltivarla, occorre organizzare la speranza, stimolare una creatività più fresca, una fantasia più liberante, la gioia turbinosa dell’iniziativa, dobbiamo convincerci che per crescere occorre spalancare la finestra del futuro, progettare insieme, osare insieme, cambiare insieme”. Ma gli studenti non hanno gradito parole, ritenute “ formali”, promesse non mantenute.

Incertezze sul futuro politico del premier

In queste ore rimangono tanti gli interrogativi sul futuro politico di Mario Monti. Un’ipotesi potrebbe essere quella prospetta dal Presidente delle Acli Andrea Olivero, che ospite di un videoforum a Repubblica Tv,  ha illustrato la sua idea di centro, incarnata da una lista Monti: l’attuale premier, secondo Olivero, andrebbe a guidare uno schieramento di “estremisti riformisti”, composto  da una lista di  esponenti della società civile come Montezemolo e il Ministro Riccardi, affiancata dalla lista dell’Udc. Si risponderebbe così anche a tanta parte dei cattolici che si sentono privi di rappresentanza.

 Pd.Decise le modalità di voto per le primarie

E se nel Pdl di Berlusconi, corteggiatore montiano dell’ultima ora, regna il caos delle alleanze, è luce in casa Pd. Chiarite le modalità di voto per le primarie dei parlamentari. Il 10% dei candidati sarà riservato a Bersani. Potranno votare gli iscritti al partito e coloro che hanno partecipato alle primarie per decidere il candidato premier. Sono state presentate, al momento, solo dieci  domande di deroga al limite dei tre mandati da parte di Bindi, Finocchiaro, convinta dallo stesso Bersani,Cesare\marini,Franco Marini,Merlo,Lumia,Agostini,Garavaglia,Fioroni. Bressa. Bersani sceglierà i capilista Il voto è< previsto per ol 29 e 30.

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