Un buon 2013, ma non per tutti. La battaglia della politica è appena iniziata

ROMA – Siamo alle soglie del 2013 e lo scontro politico si fa sempre più aspro e coinvolgente. Mentre Napolitano prepara il suo consueto discorso di fine anno,  il mondo politico è un mare in tempesta, tutti in fermento per le elezioni che si svolgeranno a febbraio, pronti a sgomitare costi quel che costi. 

Ma oggi è anche il il 31 dicembre, l’ultimo giorno dedicato agli auguri, quelli veri che si fanno nella speranza di un futuro migliore. Anche se questa regola nella politica vale come il cosiddetto “due di picche”.

Ingroia: “Monti progressista? Nasce il furboliberismo. La rivoluzione comincia da qui

Oggi è la giornata di Ingroia che sembra  averne per tutti.  In primis contro Mario Monti, per il quale non lesina critiche per il suo operato e per la sua “discesa” in politica: «Il fatto che Monti si definisca progressista rimanda ad un uso strumentale del vocabolario. Il suo governo ha smantellato diritti, ha fatto pagare la crisi ai più deboli e ha perfezionato il sacrificio di migliaia di esodati. Questione giovanile e lotta alla mafia non sono state nemmeno prese in considerazione». Lo dichiara in una nota Antonio Ingroia, leader della lista «Rivoluzione Civile».  
«Caro Monti, il tuo furboliberismo non è di sinistra. E` profondamente ingiusto, ci porta indietro di mezzo secolo: altroché progresso – insiste Ingroia -. La Rivoluzione Civile comincia proprio da qui: chiamare le cose con il proprio nome e smascherare gli inganni dell’offerta politica».

A dar man forte all’ormai ex sotituto procuratore arriva anche l’ex pm di Mani pulite, Antonio Pietro: “Buon anno a tutti voi e a tutti noi che, in questi cinque anni di legislatura, abbiamo tenuto sveglia la coscienza civile all’interno del Parlamento”, scrive sul suo blog Di Pietro. “Prima con Berlusconi e poi con Monti, abbiamo assistito a dei governi che hanno cercato di far quadrare i conti, peraltro senza riuscirci, facendo pagare il conto ai più onesti e ai più deboli, aumentando le tasse, la disoccupazione e la disuguaglianza sociale. È necessario, quindi, costruire le condizioni per un anno migliore”. Insomma per il leader dell’Idv ci attende: “Un anno di Rivoluzione civile”, espressa con il voto chiaramente.

Grillo invoca la rivoluzione vera

E se Ingroia auspica una rivoluzione delle coscienze, Grillo si spinge oltre. Oggi nel video pubblicato sul suo blog parla addirittura di un “colpetto di stato”.
“L’anticipate elezioni consentono a Napolitano di scegliere il prossimo presidente del Consiglio, lui vuole Monti e Monti sarà. È un altro colpetto di Stato”, dice Grillo.
“Se le elezioni si fossero tenute ad aprile- aggiunge il leader dei Cinque stelle- il prossimo presidente del Consiglio sarebbe stato nominato dal nuovo presidente della Repubblica eletto con i voti del M5S e allora addio Monti, Merkel, BCE”.
Infine Grillo lancia una sorta di profezia, che suona come una minaccia sinistra: “Se ci impediranno con la burocrazia o con altri mezzi di partecipare alle elezioni, ci aspetta un nuovo fascismo, un`Alba Dorata all`italiana. Senza un cambiamento democratico l`Italia è condannata. Questi se ne devono andare. Se non sarà il M5S con le buone, arriverà qualcuno che lo farà con le cattive”.

Berlusconi vede complotti ovunque

A sentire Berlusconi sembra a volte di leggere il copione di un film di spionaggio. Infatti i complotti sono onnipresenti  per colpa della sinistra, dei comunisti e adesso anche del Quirinale. Ma non solo. “Quello della magistratura – dice il Cavaliere – è il cancro che affligge la nostra democrazia, perchè l’uso politico della giustizia è qualcosa che non può essere consentito in una vera democrazia”. E infine riferendosi a Ingroia: “Se voi pensate anche a questi magistrati come Ingroia, che profittando della popolarità conseguita facendo i magistrati adesso si candidano ed entrano in politica, sono cose inaccettabili”.
E poi Berlusconi non lesina attacchi anche al segretario del Pd definendolo, “il vero avversario”.

Probabilmente Bersani ha sorvolato volutamente sugli attacchi del Cavaliere che somigliano a quei petardi lanciati, ma che poi non esplodono, visto che siamo in tema di Capodanno. Per oggi tutto il Pd incluso Bersani si godono il risultato di queste primarie che hanno daranno la possibilità a tante donne e giovani di dire la loro. Un segnale inequivocabile di cambiamento. 

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