Sanità. Balduzzi chiama i Nas ma intanto gli ospedali chiudono

ROMA – Quanto accaduto nella giornata di ieri a Roma, ovvero lo stato di fermo di ben 23 ambulanze, è stato qualcosa di sconvolgente ed allucinante, anche se apparentemente risolto, ma soprattutto ha messo in evidenza lo stato di  un sistema sanitario  particolarmente e pericolosamente gracile, un sistema fragile ormai prossimo al tracollo.

Sono venute allo scoperto tutte le criticità conseguenti ai drastici tagli effettuati dal Governo ma anche vecchie problematiche mai risolte. E’ bene inoltre sottolineare che quanto verificatosi a Roma ieri non è un tuttavia caso isolato.  Anche la Puglia infatti sta vivendo lo stesso caos nei pronto soccorso. 

Scrive oggi in una nota la Federazione italiana medici di famiglia: “puntuale come la morte, il 9 gennaio va in crisi il sistema dell’emergenza nel lazio. E’ bastato che con il rientro scolastico e il rientro dalle vacanze roma si ripopolasse, che il sistema andasse in tilt.” Eppure  –  aggiunge la nota – siamo stati fortunati  contrariamente agli Stati uniti e Canada dove sta circolando il virus ah3n2 e hanno già ospedali che aprono le sale ausiliarie e popolazione falcidiata o ai Paesi mediterranei, mediorientali dove invece sta circolando il ceppo a pandemico causando ricoveri e decessi, in Italia e nel Lazio sta circolando prevalentemente il virus influenzale b, quello più ‘buono’, il tasso di incidenza è ancora basso tra gli adulti, circa il 4 per mille, il picco è lontano 2 o tre settimane, eppure il sistema sanitario del Lazio, neanche fosse la concordia della costa crociere, si inclina pericolosamente”.

Intanto oggi il ministro della Salute Renato Balduzzi, dopo aver ricevuto la relazione della Regione Lazio sul blocco delle  ambulanze dell`Ares 118 a Roma, ha chiesto ai carabinieri del Nas di accertare le reali motivazioni che hanno determinato il mancato utilizzo delle 23 ambulanze.

I carabinieri dovranno quindi anche stabilire se al momento del blocco presso le strutture ospedaliere coinvolte non vi erano effettivamente posti letto disponibili.

Sempre Balduzzi ha chiesto inoltre di accertare le modalità con cui vengono utilizzate le ambulanze di soccorso private e in quali circostanze specifiche; inoltre quante sono le ambulanze di soccorso in dotazione al servizio Ares 118 e in che misura esse vengono utilizzate ed in caso di parziale utilizzo accertarne le motivazioni.

L’implosione della sanità e la chiusura di reparti di eccellenza in tutta la Regione Lazio

La sanità italiana, al di là di quanto accaduto ieri  sta dunque implodendo. La situazione  rimane molto tesa e potrebbe presto degenerare. Sono ormai innumerevoli gli ospedali che rischiano la chiusura, così come molti reparti di eccellenza di altri ospedali che coinvolgono tutta la Regione Lazio. E’ proprio di oggi la notizia della probabile dismissione del reparto di ematologia dell’Ospedale Spaziani di Frosinone. Reparti che chiudono per mancanza di personale medico e infermieristico per cui non è possibile garantire procedure e protocolli previsti. A farne le spese, ovviamente oltre agli operatori del settore, i malati più indigenti,  coloro che non hanno reddito e relazioni tali per potersi permettere alternative, quindi chi soffre veramente e chi è più debole. 

Eppure nel 2010, Renata Polverini fece il giro degli ospedali del Lazio impegnandosi, una volta eletta, a riorganizzare il sistema sanitario. Il risultato è stato invece quello di dar seguito a una serie di decreti che hanno fatto scempio della sanità regionale, privandola del suo volto più umano. 

Per domani è prevista anche una manifestazione  dalle 10 alle 14, indetta dai sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Ugl sanità, davanti la Prefettura di Roma a sostegno dei lavoratori del gruppo San Raffaele, da mesi senza stipendio (ed è bene ricordare che non sono i soli). I sindacati hanno inviato una lettera al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, chiedendogli di farsi promotore di un incontro tra la società, il commissario e una rappresentanza di lavoratori. Nel frattempo i lavoratori continuano a svolgere la loro opera senza ricevere, da mesi, lo stipendio, la tredicesima, pur di mantenere le strutture del gruppo.

Sempre domani (ore 16) all’Irccs San Raffaele Pisana si svolgerà un meeting dal titolo ‘Diritto alla salute, diritto al lavoro: due diritti troppo spesso violati’, a cui parteciperanno il responsabile Economia e Lavoro del Pd, Stefano Fassina, e il capogruppo del Pd in Provincia di Roma, Emiliano Minnucci. 

Forse è arrivato il momento di voltare pagina. 

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