Francia. Nozze gay, l’Assemblea nazionale dice sì

 PARIGI – Via libera da parte dell’Assemblea nazionale francese alla norma che ridefinisce il matrimonio come un accordo tra due persone di diverso sesso o dello stesso sesso.

Una votazione avvenuta a margine di un lungo e aspro confronto arricchito inevitabilmente dalla discussione di centinaia di emendamenti.  E l’iter normativo andrà avanti altre due settimane proprio perché sono state presentate migliaia di emendamenti. La definitiva approvazione della proposta di legge, che elimina l’esigenza di una differenza tra i sessi come condizione fondamentale per il diritto al matrimonio, dovrebbe tuttavia essere scontata. Francois Hollande si conferma sempre più un uomo di parola. Durante la scorsa campagna elettorale, il presidente aveva fortemente puntato sul delicato tema dei matrimoni omosessuali: oggi, i deputati francesi, con una schiacciante maggioranza di 249 sì e 97 no, hanno approvato il primo articolo della legge che istituisce l’uguaglianza giuridica per le coppie omosessuali. Se da una parte i sostenitori delle nozze gay esultano, la destra conservatrice e la Chiesa cattolica non mollano e continuano fermamente la loro battaglia per impedire che il disegno di legge promosso dai socialisti di Hollande passi definitivamente. Negli ultimi mesi, il confronto ha animato non poco la popolazione che, in più di un’occasione, è scesa in piazza. Il 13 gennaio scorso, centro-destra e mondo cattolico hanno portato nelle strade di Parigi un milione di persone per esprimere dissenso alla proposta di legge, mentre il 27 gennaio altre centinaia di migliaia di persone hanno manifestato sempre nella capitale per gridare ‘sì’ alle nozze gay. Il paese appare effettivamente spaccato anche se – stando ai sondaggi – la maggioranza dei francesi sarebbe favorevole al riconoscimento giuridico dell’uguaglianza delle coppie omosessuali.

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