Conclave, Padre Lombardi: possibile che inizi prima del 15 marzo

 CITTA’ DEL VATICANO – Prende quota l’ipotesi che il Conclave cominci prima del 15 marzo.

Data desunta dalla costituzione apostolica “Universi dominici gregis” che indica l’avvio della riunione per eleggere il nuovo successore di Pietro da 15 a 20 giorni dopo l’inizio della sede vacante. Lo ha detto stamattina Padre Lombardi nel corso di una nuova conferenza stampa. “Questo termine – ha spiegato il portavoce Vaticano – è fissato per attendere i cardinali che devono arrivare a Roma, ma nell’eventualità che siano tutti arrivati è anche possibile anticipare”. In quest’ottica, si potrebbe interpretare la costituzione in maniera “differente”, come ha sottolineato lo stesso Padre Lombardi. Commentando poi la rinuncia di Papa Ratzinger al pontificato, il portavoce Vaticano ha parlato di “un grande atto di governo della Chiesa, non tanto, come qualcuno pensa, perché Papa Benedetto non sentisse più le forze per guidare la Curia romana, quanto perché affrontare oggi i grandi problemi della Chiesa e del mondo, di cui egli è più che consapevole, richiede forte vigore e un orizzonte di tempo di governo proporzionato a imprese pastorali di ampio respiro e non piccola durata”. Il direttore della sala stampa della Santa Sede ha fatto sapere anche che Benedetto XVI, dopo il suo trasferimento, che avverrà nel pomeriggio del 28 febbraio, resterà a Castel Gandolfo per circa due mesi. Prima di trasferirsi presso il monastero di clausura nei Giardini in Vaticano dove sono in corso i lavori di ristrutturazione.

Ratzinger: incomprensibile psicologia del corvo

Per il Papa la psicologia del corvo è incomprensibile. Lo disse proprio Benedetto XVI, a proposito del suo ex maggiordomo Paolo Gabriele, al suo biografo Peter Seewald secondo una anticipazione della rivista tedesca Focus. “Non potrei dire che io sia caduto in qualche sorta di disperazione o dolore universale. Mi è semplicemente incomprensibile. Anche se vedo la persona, non posso capire che cosa ci si possa aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia”. Queste le parole del pontefice rilasciate al magazine Focus. Nell’ultima conversazione con Seewald, avvenuta oltre due mesi fa, il Papa disse di non sentirsi “né spaesato né stanco, dopo Vatilikeas”. In quella circostanza, Benedetto XVI disse al giornalista che da lui non ci si poteva aspettare molto altro. “sono un uomo anziano – disse il Papa -, le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare quel che ho fatto”. Ulteriore conferma del fatto che la sua decisione di abdicare fosse maturata già qualche tempo fa.

Condividi sui social

Articoli correlati