Elezioni. Schegge impazzite. Grillo, Monti, Berlusconi. Ognuno a modo suo

ROMA – Giornata bollente sul fronte politico, dove i candidati in preda all’egoncentrismo somigliano più a schegge impazzite. La campagna elettorale, infatti,  a pochissimi giorni dal voto, offre spunti di riflessione da non sottovalutare.

A partire dal cambiamento repentino di Grillo, che prima aveva annunciato a destra e manca che sarebbe tornato in televisione e poi ha disdetto improvvisamente la sua intervista con Skytg24 prevista per oggi. Una decisione nell’aria già da ieri, ma ufficializzata solo oggi in un messagio telegrafico: il messaggio comunicativo non è più opportuno per la televisione. Grillo è indisponibile all’intervista.

Un particolare che non è piaciuto alla rete televisiva con la quale aveva preso accordi il comico genovese, ma neppure ad alcuni suoi militanti o potenziali elettori, che volevano rispondesse alle domande che il cronista in mezz’ora  avrebbe dovuto formulare. Invece niente. Perchè, si chiedono in molti. Che cos’ha da nascondere il comico genovese? Forse ha paura di essere messo alle corde con qualche insinuosa domanda, oppure si tratta solo di una strategia di marketing imposta dal suo spint doctor? Insomma, bisognerà avere fede e aspettare l’esito delle elezioni.

Intanto Mario Monti, invoca il confronto. Confronto che a lui, in questo frangente,  serve come il pane, perchè l’effetto “professore” si sta eclissando giorno dopo giorno e l’0unica mossa rimasta sembra quella di sfruttare la visibilità altruiproprio per rimanere a galla nel panorama mediatico.
Per questo Monti come in uno spot televisivo ha fatto un appello condensato di parole calibrate e persuasive, nel tentativo di convincere i suoi avversari sull’importanza del confronto.  “Mancano pochissimi giorni al voto, – ha detto – davvero volete sottrarre ai cittadini italiani il diritto di formarsi un`idea sulla base di un confronto diretto tra i candidati? Onorevole Berlusconi, Onorevole Bersani, non facciamo questo. Abbiamo il dovere di non limitarci ad appelli singoli ma di confrontare le nostre idee davanti agli elettori”. E poi: “In tutte le democrazie avanzate si fa il confronto tv tra i candidati premier – ha aggiunto Monti nel suo videoappello – perchè proprio in Italia non deve avvenire? Proprio mentre l’antipolitica è così diffusa e così furiosa vogliamo alimentarla ancora sottraendoci al confronto base di una civiltà democratica?”.
Tuttavia il professore dovrà accontentarsi del suo appello solitario, perchè ormai è chiaro che con questa mossa si è tirato fuori di scena da solo.

Nel frattempo Berlusconi fa il pieno nell’ultima tappa piemontese al Lingotto. Parla per 130 minuti attaccando prima Grillo: “A noi ci fa un baffo – dice- . Perchè siamo più belli di lui e dei suoi…stavo dicendo fanno schifo, ma non si può dire”. E poi frecciatina ai suoi ex alleati: “Prometto che se lunedì sera o al massimo martedì Monti, Fini e Casini sono fuori dalla Camera mi ubriaco”.
E poi ricordando tutto quello che è stato fatto e che il Pdl andrà a fare, Berlusconi promette: l'”Impignorabilità della prima casa per debiti fiscali, perchè la prima casa è sacra e su di essa non ci deve essere imposta. Abbiamo preparato una politica molto importante del funzionamento di Equitalia – ha aggiunto Berlusconi -, che prevede una diversità rispetto ai comportamenti attuali imposti dai governi. In un momento di crisi abbiamo ritenuto di intervenire sulle pretese dello Stato quando qualcuno ha pagato meno imposte del dovuto. Lasciamo l’imposta togliendo via, a causa della crisi, interessi passivi, sanzioni e oneri aggiuntivi”.
E infine in una intervista rilasciata questa sera a Tgcom24, Berlusconi dice che “adesso c’è da rimediare al danno fatto alla nostra economia attraverso norme che, adottando acriticamente la politica dell’austerity voluta dalla Merkel, hanno portato l’Italia in una pericolosa spirale recessiva”. Ed ancora: “Anche un imbecille può inventarsi delle tasse, ma solo un itelligente può trovare il modo di risparmiare i costi”. Sul voto: “Darlo ai piccoli partiti è inutile e dannoso, così come darlo a Oscar Giannino, uno fuori di testa”. 

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