Il video omofobo che imbarazza Fratelli d’Italia: “Vota con il cuore non con il culo”

ROMA – Un video-spot omofobo, realizzato da due candidati di Fratelli d’Italia, postato su You Tube, che ricalca la recente esibizione sanremese a favore del matrimonio omosessuale, un video che ha fatto il giro del web lasciando a dir poco interdetti.

I due candidati Veneti, Raffaele Zanon e Alberto Pedrina, hanno minimizzato parlando di divertente ed ironica parodia e, relativamente alle critiche ricevute, di reazioni esagerate, d’impossibilità a fare satira in un Paese arretrato ed isterico. Ma di fatto il video ha messo non poco in imbarazzo la stessa fondatrice del partito, Giorgia Meloni, che infatti ha immediatamente preso le distanze da una iniziativa realizzata in piena autonomia dai due esponenti padovani. 

I due candidati nello spot ripropongono il video della coppia omosessuale Stefano e Federico, presentato anche a Sanremo,  stessa musica, stesse modalità, stessa performance. La parodia però si conclude  con i due candidati che con  sorrisino ironico esibiscono un foglio con “l’elegante”  frase “Domenica e lunedì vota con la testa, con il cuore – non votare con il culo”. Per poi continuare  con il cartello “Noi amiamo le donne, soprattutto Giorgia Meloni”.

La Meloni magari ne avrebbe fatto pure a meno di questa ‘dichiarazione d’amore’, visto che la notizia è stata per lei una sorta di doccia fredda, ed è dovuta immediatamente correre ai ripari, chiedendo di rimuovere il video dalla rete, porgendo scuse a destra e a manca,  facendo dichiarazioni in favore di diritti per gli omosessuali e parlando di inaccettabili discriminazioni a loro danno.

Tagliente il commento di Nichi Vendola che ha definito i due candidati autori dello spot incriminato dei ‘poveracci’, aggiungendo “bisognerà organizzare dei corsi di recupero per gli intolleranti del tempo nostro”. 

Nicholas Mingrino, Responsabile Diritti Civili dei Verdi, che alla prossime elezioni sostengono la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, ha dichiarato:””Questo spot, oltre ad offendere chi, tramite un confronto sereno e rispettoso, considera la politica uno strumento di dialogo e di benessere civile e sociale sbeffeggia le persone omossessuali e ferisce profondamente la sensibilità di quanti aspirano a vedere riconosciuto il proprio status di coppia, di famiglia e lottano per vedere riconosciuti i diritti del proprio amore”.

“Lo spot omofobo targato Fratelli d’Italia è una delle cose più tristi e squallide che si sia vista negli ultimi anni”. Lo ha dichiarato Pina Picierno, deputata del Partito Democratico. “L’omofobia alberga ancora nelle fila della destra, e i tentativi di camuffarla da squallida ironia non convincono nessuno. Qui siamo alla propaganda omofoba più becera e meschina. È proprio con azioni scriteriate come questa, che si alimenta e giustifica il clima di violenza contro i gay cui stiamo assistendo in questi anni nel nostro Paese”, ha concluso Picierno.

Lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia non ha tardato a condannare il video definendolo un “segno di inciviltà”. 

Alessandro Zan, segretario regionale dell’Arcigay e assessore a Padova ha replicato immediatamente: “Il becero siparietto omofobo messo in scena su youtube dai candidati della lista “Fratelli d’Italia” di Padova per schernire la coppia gay ospite del Festival di Sanremo mostra il vero volto neofascista di una destra pericolosa e tutt’altro che moderata: se questo è quello che vogliono insegnare ai loro figli c’è solo di che essere preoccupati della famiglia che questi signori intendono tutelare”.

Ma a tagliare corto, con un giudizio quantomai lapidario è stato però proprio Guido Crosetto, uno dei leader di Fratelli d’Italia che non ha minimamente esitato a definire ‘sinteticamente’ gli autori dello spot  “due coglioni”.

Che dire dunque del video: imbarazzante, di pessimo gusto, smaccatamente omofobo fino all’inverosimile, triste, squallido, offensivo, anacronistico. Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma forse nessun aggettivo può essere tanto eloquente per uno spot tanto inqualificabile.

 

 

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