Caso Ruby. Rubato archivio foto segrete di Corona. La marocchina difesa da Perry Mason

ROMA – Foto o non foto? E’ questo uno degli argomenti più inflazionato tra gli operatori dell’informazione.

Dopo, l’articolo uscito sul Fatto, infatti, molti credono che le foto scandalose, o meglio “hard core”, che ritraggono il Premier nudo attorniato da belle fanciulle esistano veramente. La paura assale gli ospiti, coloro che hanno partecipato ai festini del cosiddetto “bunga bunga”, mentre l’opinione pubblica  freme di vedere con i propri occhi questa prova inconfutabile, sulla quale il premier non avrà più giustificazioni per affermare che era tutta un’invenzione. Ma al momento di fotografie non ce n’è neppure l’ombra. La Procura ha smentito la loro esistenza, e anche qualora dovessero essere messe in piazza,  i difensori del Cavaliere già annunciano che si tratterà di fotomontaggi ben confezionati. Eppure la caccia è iniziata. La scorsa notte l’archivio fotografico e l’hard disk segreto di Fabrizio Corona è sparito dall’ufficio personale della sua nuova agenzia Fenice. Coincidenze? Nient’affatto. Perchè da quando lo stesso fotoreporter ha messo in giro la voce, poi smentita,  di avere delle foto che scottano non ha più pace. “Quello che ho subito – ha detto Corona – non è un furto. Chi è entrato nella mia agenzia cercava foto di Berlusconi nudo”. E poi ha detto: “Mi sono davvero rotto, sono quattro giorni che mi chiamano tutti i giornalisti e tutti  mi chiedono la stessa cosa, se ho quelle foto. Non è un caso che chi è entrato nella mia agenzia abbia lasciato soldi e assegni e si sia portato via l’archivio segreto e gli hard disk”.

Ma le foto ricercate erano davvero custodite in quell’archivio segreto? Difficile rispondere perchè su questo Corona, quasi volesse mantenere quell’alone di mistero, non risponde.
Insomma un furto premeditato, magari su commissione, che avrebbe potuto dare l’ultimo scossone al traballante governo Berlusconi, ma anche nascondere per sempre le foto di uno scandalo sempre più pressante per il Cavaliere. Oppure strategica pubblicità mediatica per attirare l’attenzione su di sè. Infatti, Corona ha già annunciato che domani sarà in televisione e racconterà la sua verità.
D’altra parte a cosa servirebbero le foto? In verità a nulla, visto che i magistrati milanesi hanno asserito più volte che il materiale a loro disposizione è già sufficiente per l’impianto accusatorio, tant’è che Berlusconi non è indagato per aver rubato una mela alla bancarella del mercato, ma per concussione e favoreggiamento alla prostituzione minorile. Un piccolo particolare che in un paese normale avrebbe per lo meno provocato le dimissioni volontarie del premier affinchè non fosse fatta chiarezza su questa torbida vicenda. Ma il cavaliere va avanti e continua a difendersi dalle toghe rosse, dai soliti comunisti che complottano contro di lui.

 

A lasciare il campo è invece Massimo Dinoia, il legale di Karima El Mahroug, la giovane marocchina principale protagonista dello scandalo a palazzo. Intanto Luca Risso, il gestore di locali notturni a Genova, dove Ruby è assunta come cameriera, smentisce e  ironicamente afferma ai giornalisti, accusandoli di dare notizie false,  che il nuovo avvocato si chiama Perry Mason. Poi Risso si spinge oltre. Ai cronisti dice di essersi sposato a Miami tre giorni fa con Ruby, perchè la diciottenne sarebbe incinta da sei mesi. “Ha il pancione – dice – ma nessunio se n’è accorto”. Ma anche questo scoop, che lui stesso smentisce poco dopo, dura il tempo di una battuta.

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