Disoccupazione da record e la situazione peggiorerà secondo la Bce

FRANCOFORTE – La crisi economica continua a gravare sull’eurozona e il quadro del mercato del lavoro  è decisamente allarmante e preoccupante. 

Si parla di 200milioni di disoccupati. La disoccupazione infatti non solo non accenna a diminuire ed è ai suoi massimi storici, ma si prevede addirittura un suo incremento nei mesi a venire. “Si prevede che il tasso di disoccupazione strutturale rimanga a livelli elevati o addirittura aumenti ulteriormente nel breve termine”. Nel bolletino mensile di aprile si sottolinea che i dati delle indagini “segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre”.

Nel bollettino la Bce ha poi inserito un riquadro di analisi sull’inutilizzo di forza lavoro nell’area euro. “Nel complesso, i paesi dell’area dell’euro hanno registrato un rilevante incremento dei tassi di disoccupazione. La percezione diffusa è che tale aumento non sia soltanto ciclico, ma anche in parte strutturale”.”Sia il tasso di disoccupazione strutturale sia l’unemployment gap sono aumentati sensibilmente negli ultimi anni. I dati delle indagini segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre del 2013″. Il tasso di disoccupazione aggregato per l’area dell’euro é aumentato da una media annuale del 7,6% nel 2007 , all’11,4% nel 2012.Per il 2014 le stime della Commissione europea, del Fmi e dell’Ocse sulla disoccupazione strutturale “oscillano tra il 9 e l’11 per cento, con livelli particolarmente elevati per paesi come Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda”. E’ fondamentale quindi che i governi intensifichino l’attuazione di riforme strutturali.

Anche per quel che riguarda i consumi ovviamente l’inflessione è stata notevole, nel quarto trimestre del 2012 sono diminuiti dello 0,4% sul periodo precedente e la Bce ritiene che “la spesa rimarrà debole”.

Intanto Mario Draghi ha dichiarato che la politica monetaria “resterà accomodante finché necessario”.  “Il Consiglio direttivo seguirà con molta attenzione tutte le nuove informazioni sugli andamenti economici e monetari e valuterà l’eventuale impatto sulle prospettive per la stabilità dei prezzi”.

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