Ruby. Domani richiesta di giudizio immediato per Berlusconi per concussione e prostituzione

ULTIMORA – La procura di Milano si appresterebbe a chiedere il giudizio immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi per entrambi i reati formulati nei suoi riguardi, vale a dire concussione e prostituzione minorile.  

È questa l’ipotesi più accreditata che circola  negli ambienti giudiziari quando ormai il conto alla rovescia per le richieste dei magistrati sta per finire, e dopo che la Procura, formalmente, ha separato la posizione del Premier da quella dei coindagati per i quali gli inquirenti procederanno con rito ordinario. Fino ad oggi l’ipotesi prevalente era che la procura separasse il reato di concussione, per il quale procedere con un’immediato, da quello di prostituzione minorile che richiede una citazione diretta a giudizio. Un orientamento che però non avrebbe convinto tutti i magistrati impegnati nel caso Ruby.La prassi consolidata, infatti, non esclude di poter tenere uniti i due reati stabilendo che il reato più grave, in questo caso la concussione,  attragga quello minore, la prostituzione minorile.

MILANO –  Il procuratore di Milano Bruti Liberati ha annunciato che domani inoltrerà la richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi indagato, per concussione e prostituzione minorile nella vicenda Ruby.”Oggi – ha detto il magistrato –   faremo una riunione conclusiva per sciogliere il nodo giuridico se inviare la richiesta di giudizio immediato per il premier per entrambi i reati. Le inchieste di Milano e Napoli per ora sono separate” – ha aggiunto Bruti Liberati  riferendosi alla possibilità che vi siano contatti tra l’indagine milanese sulle feste ad Arcore e quella partenopea che vede coinvolta la show girl Sara Tommasi su un giro di prostituzione e banconote false. Nel frattempo è probabile che la trascrizione delle intercettazioni riguardanti la Tommasi  vengano depositate entro oggi in Procura. Per quanto riguarda il capo d’imputazione per Berlusconi, Bruti Liberati, ha voluto precisare che non è stato modificato. Non ci sarebbe, infatti, una seconda parte lesa in relazione all’accusa di prostituzione minorile. Quindi per ora Iris Berardi, la  ragazza di origini brasiliane, all’epoca  dei fatti 17anni, che trascorse la notte tra il 12 e il 13 dicembre a Villa San Martino, non sarà considerata dagli inquirenti.

Intanto la difesa di Berlusconi, capitanata dall’avvocato Ghedini, tenta tutte le vie percorribili. Arriva addirittura a sollevare l’ipotesi che Ruby denunciò  ai Carabinieri di essere nata nel 1991 e non nel 1992.
Tuttavia com’è stato annunciato il governo ha tutta intenzione di ratificare la convenzione di Lanzarote. Un passaggio, questo, che potrebbe determinare lo spostamento della competenza dal Tribunale di Milano a quello Monza. Insomma un’altra legge ad personam per sfuggire alla toga rossa più temuta: Ilda Boccassini.
Ma non solo. C’è un altro asso nella manica che potrebbe essere sciolto a breve. I  legali di Berlusconi, infatti, pur di togliere la competenza alla Procura di Milano stanno già pensando di sollevare il conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato davanti alla Corte Costituzionale. Un ricorso che se raggiungesse il quorum alla Camera a scrutinio segreto con almeno 316 voti, farebbe slittare l’eventuale processo di oltre un anno, bloccando di fatto l’iter giuridico.  Se questo si verificasse, non va dimenticato che anche la Procura potrebbe sollevare il conflitto di attribuzione nei confronti della Camera. Un’ipotesi probabile, visto che il premier le tenta tutte pur di fuggire da qualsiasi reato gli venga contestato.

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