Convenzione, Berlusconi bocciato. Imu, ancora scontro

Brunetta minaccia la fine del governo

ROMA – Per la presidenza della Convenzione sulle Riforme “dobbiamo trovare una figura in grado di dare garanzie a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento. Temo che il senatore Berlusconi non sia fra questi”. Con queste parole Stefano Fassina, viceministro all’Economia e deputato Pd, intervistato dal Tg3, liquida il cavaliere.
E questa volta l’intervento dell’esponente del Pd è in piena sintonia con la dichiarazione di Matteo Renzi: “Ora non esageriamo, – ha detto il sidnaco di Firenze – un conto è fare un governo con il Pdl perché non ci sono alternative, altro è dare la Convenzione a Berlusconi. Non è che possiamo arrivare a trasformarlo in un padre costituente”. Anzi, aggiunge Renzi, “sarebbe un errore gravissimo accettare che faccia il presidente della Convenzione”.
Insomma la situazione non è affatto facile per questo governo dalle larghe intese e ancora più complessa sta diventando la questione dell’Imu, sulla quale è ancora scontro.
Oggi Renato Brunetta è tornato all’attacco senza mezzi termini, minacciando di far saltare l’Esecutivo nel caso in cui le richieste del Pdl, quali abolizione e restituzione dell’Imu,  non siano prese in considerazione.
“Noi nel 2008 avevamo tolto l`Ici sulla prima casa, quindi gli italiani dal 2008 al 2011 non avevano pagato sulla loro casa, sulla casa in cui vivevano, nessuna tassa. Monti ha messo l`Imu, tra l`altro rafforzandola rispetto all`Ici, per cui gli italiani hanno dovuto sborsare più soldi. L`impegno di governo è quello di togliere questa tassa e di restituire quella pagata nel 2012”, ha affermato Renato Brunetta. Ma non solo. Il presidente dei deputati del Pdl ha aggiunto: “Questo è un accordo di governo: se non ci sarà la cancellazione dell`Imu a partire da giugno e se non ci sarà la restituzione di quanto pagato nel 2012 non c`è più il governo”.
 
Anche Roberto Maroni sembra d’accordo con l’abolizione della tassa. E non solo sulla prima casa, purchè – dice l’esponente del Carroccio – “non siano penalizzati i Comuni e gli enti locali”. “Sono d’accordo con Berlusconi: compito del governo non è solo cancellare l’Imu, deve anche trovare le risorse per compensare i Comuni. Se cancellassimo l’Imu e insieme i
trasferimenti ai Comuni non sarebbe una buona cosa”. E infine: “c’è molta confusione, questo governo delle larghe intese è iniziato come governo delle larghe confusioni”.

I Comuni chiedono certezze
Tuona anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia: “Mentre i partiti discutono dell’opportunità di abolire l’Imu, i comuni alzano la voce sottolineando l’importanza che questa imposta ha a livello locale. L’Imu è un’imposta scippata ai comuni – ha detto il primo cittadino milanese –  i fondi che dovrebbero andare a questi enti vanno allo stato e questo non è più possibile. Deve cessare. Faremo una grossa battaglia politica perchè se si interverrà sull’Imu, la prima scelta sarà quella di restituire ai comuni ciò che gli compete perchè nuova occupazione si crea solo partendo dagli enti locali e dando a loro la possibilità di investire”. Insomma i comuni adesso chiedono certezze, almeno per sapere come redigere i loro bilanci.
“Vorrei avere solo delle certezze .  ha spiegato il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni – . Basta che dicano ai Comuni di cosa possano disporre, per sapere come fare il proprio bilancio”.

Sulla questione anche Susanna Camusso è intervenuta: “Non si creano risorse restituendo l’Imu a chi ha tanti soldi e non ne ha nessun particolare bisogno”, ha detto. E poi: “Bisogna invece prendere quelle risorse e cominciare a costruire un pò d’investimenti e un pò di orizzont. Tra i tanti record nel nostro paese nella crisi del lavoro c’è anche quello di aver costruito una legge che ha distrutto del lavoro. Sarebbe bene per tutti non inseguire ancora quella strada lì”.

Ma c’è un altro particolare. Infatti, anche se fosse abolito o ridotto l’Imu dove si troverebbero altre entrate? Tassare le megarendite dalle energie rinnovabili, è la proposta di alcune associazioni ambientaliste, che conti alla mano, puntano il dito su chi ha incassato enormi profitti dagli impianti eolici.
Ma perchè non far partire la tassa dalla seconda casa e da chi ha un reddito alto. Insomma, una sorta di patrimoniale? Per ora, invece, tutto tace. Fa riflettere perfino la risposta del presidente Enrico Letta data a un giornalista durante la conferenza con Angela Merkel. Alla domanda “dove troverà i soldi se l’Imu fosse abolito?”, Letta ha risposto seccamente: “Confermo che manterremo gli impegni e tutto starà dentro quegli impegni”. Un gioco di parole tutto da decifrare.

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