Lavoro. Cig in alto mare, ma il governo promette

ROMA – Ancora dubbi sul rifinanziamento per la Cig in deroga. Il governo, su questo importante problema, sta ancora tentennando. Il governo ha promesso che la situazione a breve sarà sbloccata, tant’è che il  ministro del Lavoro Enrico Giovannini, ha annunciato che convocherà domani le parti sociali.

Ma non è detta l’ultima parola, visto che lo stesso ministro ha dichiarato: “non si può rifinanziare lo strumento senza rivisitarlo”.

Infine, sugli esodati, questione scottante del Paese, Giovannini spiega che nei primi mesi dell’anno sono andati in pensione già 7mila esodati su 65mila previsti. Sarà sufficiente? Il ministro promette che gli altri andranno appena matureranno i vecchi requisiti per l’accesso alla pensione. ” L’introduzione di flessibilità nei tempi di accesso alla pensione con penalizzazioni – ha aggiunto – è un disegno che va modellato in modo molto attento sia per le implicazioni sulle persone sia per quelle sulla sostenibilità finanziaria del sistema”.

“L’Inps – ha detto ancora – sta prendendo in considerazione anche alcune domande di salvaguardia di lavoratori che non avevano i requisiti per entrare tra i tutelati dal primo decreto, ed è una buona notizia. Rispetto al primo decreto (65.000 salvaguardati previsti) solo 62.000 delle domande sono state accettate e che le risorse rimanenti saranno comunque usate attraverso il fondo per gli esodati esistente”.

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