Fiom contro Fiat. Landini, le fabbriche che chiudono sono perse per sempre

ROMA –  La Fiom in piazza a Roma contro la Fiat. Oltre un migliaio di persone quelle attese dal sindacato guidato da Maurizio Landini in piazza della Repubblica – dove si stanno radunando – per dare vita a un corteo che arriverà fino al Pantheon.

Ma non solo: intorno a mezzogiorno una delegazione di lavoratori, guidata dal segretario generale, sarà ricevuta dal presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Successivamente, intorno alle 13, il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, incontrerà un’altro gruppo di dipendenti, sempre con Landini. Gli altri aspetteranno di conoscere gli esiti dei colloqui a piazza del Parlamento. La fine della manifestazione, quindi, è prevista intorno alle 16.
Il corteo partirà appunto da piazza della Repubblica, percorrendo poi viale delle Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza della Madonna di Loreto, piazza Venezia, via di San Marco, via d’Aracoeli, piazza del Gesù, corso Vittorio Emanuele II, largo di Torre Argentina, via di Torre Argentina per giungere in piazza della Rotonda. Al termine i manifestanti si sposteranno come detto in piazza Montecitorio, occupando l’area compresa tra via della Colonna Antonina e l’obelisco.

«Tutte le fabbriche che chiudono sono perse» per sempre. Maurizio Landini, leader della Fiom, lo ha affermato conversando con i giornalisti: «Noi denunciamo il ritardo grave del governo attuale e di quelli precedenti – ha aggiunto -. Se siamo in questa situazione è perchè l’Italia a differenza di altri paesi, non ha fatto le cose che avrebbe dovuto fare e ha scaricato la crisi sulle spalle si lavoratori, giovani e pensionati». Per questo la Fiom è in piazza: «Rivendichiamo un cambiamento vero che riparta dagli investimenti».

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