Grillo al Colle. La gente vuole prendere i fucili, noi siamo gli argini

ROMA – Beppe Grillo è arrivato ed è stato quasi due ore dentro il Quirinale a discutere con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Assieme a lui anche Casaleggio. Infine, quando è uscito ha partecipato ad una conferenza stampa, stranamente senza web streaming, dove ha riportato le richieste avanzate al Presidente della Repubblica. “Ho detto a Napolitano che si deve abrogare l’attuale legge elettorale, che è incostituzionale.

Gli ho chiesto di sciogliere le Camere e tornare al voto se necessario. L’autunno è vicino, e lì i problemi politici diventeranno sociali. Non c’è più tempo”. Queste in sintesi le preoccupanti parole che Grillo avrebbe rponunciato. Un faccia a faccia durato quasi due ore, dove Grillo ha presentato circa 20 cartelle dattiloscritte stilate appositamente per l’occasione. “È una Caporetto,  – ha detto Grillo – il Parlamento è esautorato. Il governo fa i decreti legge, il Parlamento approva a comando. Non siamo più una repubblica parlamentare e forse non siamo più una democrazia”.

E poi: “La mia è una cosa vissuta e sto cercando – spiega nel corso della conferenza stampa alla sala Nassirya al Senato – di temperare gli animi di gente che vuol prendere i fucili e i bastoni. Io dico che abbiamo ancora metodi democratici –  ma poi, aggiunge,  – fino a quando potremo raccontare questa cosa qui?”.
E Grillo non lesina critiche neppure alla spampa: “Dovreste vergognarvi, noi abbiamo eliminato i partiti, ci avete attaccato ma noi abbiamo già vinto. Abbiamo fatto tutto di corsa, abbiamo dovuto selezionare le persone in due mesi. Certo – ammette Grillo –  è andato in Parlamento anche chi non ci doveva andare e non aveva le nostre stesse idee. Ma hanno fatto di tutto per non farci partecipare alle elezioni. La mia è una rabbia buona, mi hanno dipinto in tutti i modi peggiori possibili. Ma io sono l’unico che va in giro a mezzo alla gente, me la prendo a cuore”. Ma non è tutto Grillo minaccia anche di uscire dal Parlamento se la situazione dovrebbe stagnarsi in maniera permanente.

Sulle esternazioni di Grillo è intervenuto Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea: “Le parole di Grillo nei confronti del Parlamento e delle istituzioni della Repubblica sono gravi e irresponsabili”.  ”Chi pretende un ruolo di leader – continua Chiti – dovrebbe sapere che le parole sono pietre. Anziche’ parlare di fucili continui a guardare il mare in Sardegna e a prendere il sole. Magari senza esagerare”.

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