Epifani, il Pd è prontoa tutto. Non abbiamo né subordinate nè timidezze. 5 obiettivi per il governo

ROMA – Fari puntati sulla Direzione del Pd che  ha iniziato i lavori con la relazione di Guglielmo Epifani. Non nella sede proprio ma   nell’auletta dei  gruppi parlamentari di Montecitorio per consentire ai parlamentari di partecipare alle ultime votazioni prima delle vacanze.

Per tutta la giornata sono trapelate “ indiscrezioni”, con una ridicola gara fra testate, quelle on line, su chi  ne  sapeva di più con ampie dosi di  retroscena, dicono al Nazareno, inventato di sana pianta. La “ indiscrezione” più gettonata riguarda la data del Congresso e delle primarie. L’assise nazionale del partito, scrivevano i segugi  alla caccia del nulla, dovrebbe svolgersi alla fine di novembre mentre l’assemblea nazionale cui spetta sia fissare sia le regole che la data  sarebbe prevista per il 20-21 settembre . Indiscrezioni  del tutto inutili perché lo stesso Epifani ormai in interviste, dichiarazioni, dibattiti alle Feste democratiche, meglio note come feste dell’Unità, fino alla noia ha indicato queste date che sono state confermate nella relazione  del segretario.

Fissato il percorso del Congresso :20-21settembre assemblea nazionale

”L’assemblea nazionale discuterà di regole e data dei congressi ( locali, regionali,nazionale)L’indicazione politica di fare il tutto,compatibilmente con le modifiche statutarie che si deciderà di adottare entro novembre “:questo il testo della nota diffusa al termine dei lavori.”

 Tutto liscio allora?Neppure per sogno.  Il segretario non aveva ancora finitola relazione che alcuni renziani hanno protestato. Non bastava loro l’assicurazione sul percorso.Facendo finta di non sapere che a decidere ufficialmente la data sarà l’assemblea nazionale si sono inalberati e la Direzione ha allora annunciato la data del 24 novembre. E quando Enrico Letta,intervenuto dopo Epifani, ha confermato che il” congresso si terrà alla date  certe che abbiamo fissato l’altra volta un tal Davide Faraone si inalbera e afferma credendo di fare dell’ironia.:” Forse l’altra volta mi sono distratto”

 Dice  Davide Zoggia,responsabile organizzazione della segreteria nazionale “ La data in realtà non stata stabilita per il semplice motivo che la deve fissare l’assemblea nazionale.L’impegno preso e ribadito dal segretario,però è  di mantenere,le date previste nell’ultima direzione” >La fine di novembre, appunto. Si doveva discutere di politica, così era stato detto a fronte delle fibrillazioni del Pdl, di  voci che sempre  con maggior insistenza indicano un Berlusconi  intenzionato a mollare il governo, ad aprire subito la campagna elettorale, ad andare per spiagge a far comizi, a staccare la spina al governo. Al massimo può attendere una settimana , qualche giorno in più in meno.

Il pregiudicato attende  garanzie sulla  “ agibilità politica”

 Il pregiudicato vuole  un segnale , una garanzia che , malgrado la condanna,  avrebbe totale “ agibilità politica”. Di nuovo  intende candidarsi a presidente del Consiglio. Il “ lancio “ della figlia nell’agone politico, conflitto di interessi a parte,  è solo un paravento. Lui  è il capo del Pdl, leggi Forza Italia. E proprio rivolgendosi a Epifani che lo sollecitava a fare passi indietro, al rispetto delle sentenze, faceva sapere che lui era ancora il punto di riferimento del governo, quello attuale, o quello che potrebbe arrivare da nuove elezioni se non si cambia il porcellum.  Ce ne erano di argomenti per un confronto politico all’interno del partito e non solo sui giornali, nei talk show, dove ognuno dice la sua,i personalismi si   di una ritrovata, grande unità del Pd non potrebbe che essere un dato positivo per il partito,per il Paese.

Ai renziani interessa solo la data del congresso

 Ai renziani tanto ciarlieri interessa solo la data del Congresso. Può crollare il mondo le grida ,fuori la data, quasi fosse un malloppo messo sotto sequestro.E la relazione di Epifani offriva spunti di discussione. Rivolto al governo il segretario del pd ha lanciato cinque obiettivi:” L’esecutivo-ha affermato-è chiamato ad operare nella situazione in cui il lieve miglioramento di alcuni economici non deve far pensare che le conseguenze della crisi possono svanire rapidamente. Questa situazione richiede che il governo possa  procedere senza logoramenti,fibrillazioni e compiere scelte più efficaci. Per noi quelle da affrontare in autunno sono temi precisi:scuola,investimenti produttivi,ammortizzatori sociali, esodati, riforma del patto di stabilità dei c, Va affermata la difesa del principio di legalità per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e ognuno soggiace alla legge.”E poi,per chi non avesse capito bene: “Il Pd è pronto a tutto .Non abbiamo  né subordinate né timidezze. A settembre misureremo le volontà del Pdl.Per quanto ci riguarda sosterremo le indicazioni e le scelte di EnricoLetta nei tempi e nelle forme in cui riterrà di assumerle”. Ed ha sottolineato l’urgenza di cambiare la legge elettorale..

Letta:se viene meno la nostra unità il sistema rischia di crollare

 Enrico Letta, reduce da un consiglio dei ministri che ha approvato un decreto di straordinaria importanza contro il femminicidio  ed aveva annunciato in conferenza stampa con Alfano: “ Noi continueremo a lavorare,il23agosto ci sarà un nuovo consiglio dei ministri, interveniva dopo Epifani..Parlava dell’unità del Pd.” Se viene meno la nostra unità- .affermava-in questo momento di sfilacciamento il  sistema rischia di venir giù.L’Italia può farcela. Non è impossibile,non è propaganda. Dipende da noi.E’alla nostra portata.”Ancora.” Il governo-sostiene letta-va avanti determinatissimo.Alternativa, oggi, vorrebbe dire elezioni subito e con questa legge elettorale, il porcellum, vorrebbe dire necessità di nuove larghe intese” Letta rivendica il programma da lui presentato e questa , e non altra, è linea  da seguire. C’è una politica del governo-ha detto-e una politica dei partiti.Il segnale dato al pdl è molto chiaro.

Il silenzio  annunciato di  Matteo Renzi

Finita qui la direzione.Matteo Renzi,presente, ma, come al solito non ha parlato,dopo il silenzio interrotto con gli interventi alle Feste.. Non è sua abitudine prendere la parola nel massimo organismo dirigente del partito. Preferisce le interviste a ruota libera , la polemica costante con chi dirige il partito di cui fa parte. Questa volta , come si dice non aveva acqua dove sguazzare. Le prese disposizione di  Epifani sul governo, la situazione politica,la legalità,la condanna di Berlusconi , non gli offrono un grande spazio.Non solo, allo  stato il sindaco di Firenze pare impegnato in prove generali di campagna elettorale.  Altri, hanno taciuto in direzione, ma subito hanno rilasciato dichiarazioni molto critiche Una storia che da tanti anni riempie le cronache politiche..

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