ROMA – Va pensiero,ma le ali non sono d’oro, sono come piombate e il pensiero non vola. E lui, Silvio, chiuso in villa ad Arcore non sa che pesci prendere. Parla solo con i suoi avvocati, Coppi però non frequenta la villa. Si studiano tutte le strade possibili, a partire dalla grazia.Ma l’ex premier frena su tutto.
Il pensiero non riesce a volare: “ Per ora , state fermi- direbbe agli avvocati ed ai familiari. Nessuna dichiarazione, non ho deciso” scrivono i retroscenisti citando fra virgolette. “Ho bisogno di tempo, di valutare bene se fare o non fare un passo così delicato”. Guarda a riguarda i sondaggi, Renzi è la sua ossessione. Risulterebbe in vantaggio su di lui di ben quindici punti mentre la coalizione di destra guiderebbe la cxorsa. Sondaggi che non hanno senso anche perché il pregiudicato, appunto, non potrà mai candidarsi come premier. Non ci sono segni di alleanze , coalizioni. Pensate Tosi,il leghista, sindaco di Verona vuole primarie aperte per il candidato premier della destra. Insomma paiono sondaggi e chiacchiere da sotto l’ombrellone.
Ex premier e sindaco di Firenze:vicende parallele
Già Matteo Renzi, vicende parallele con Berlusconi. Prima di partire per gli Stati Uniti, conm moglie e figli, scrivono o retroscenisti, sempre fra virgolette, “ A settembre torno, vinco le primarie e cambio il partito. Profondamente. Lo rivolto come un calzino. Scrive Repubblica. Vogliamo credere che sia un eccesso di fanatismo del giornale renziano per eccellenza. Ma qualcosa di vero c’è. Una idea accomuna i due personaggi, il pregiudicato e il sindaco di Firenze: che i partiti sono cose personali, un calzino ma potrebbe essere anche mutande che si cambiano spesso.Paginate su paginate, tv e radio alla ricerca del titolo, raccontano la politica , o meglio descrivono il volto peggiore della politica. Proprio mentre si fanno i conti, si guarda all’Europa, si spera che quel barlume che indica la possibile fine della recessione, si faccia sempre più vivo,il premier Letta si rivolge al Paese:
Il premier, risposte concrete ai problemi delle persone
“ Dobbiamo prima di tutto- dice – avere maggiore fiducia in noi stessi,uscire da quella cappa di sottovalutazione, autolesionismo, benaltrismo che troppo spesso ci toglie ossigeno. Dimostrare all’Europa e al mondo che non c’è più bisogno che ci si dica di fare i compiti a casa”. E parla di una “ Europa diversa da quella che abbiamo osservato in questi anni di crisi. Quella che auspico non né l’Europa del rigore e basta ma l’Europa dei popoli, quella che costruisce risposte concrete ai bisogni e ai problemi veri delle persone”. Dire che parla al vento, forse è troppo,ma la cronaca politica ferragostana con gli aeroplanini che fanno volteggiare in cielo il nome di Silvio, insieme a quello di cosmetici, messagi sentimentali, saluti, baci e buon compleanno, con il berlusca che pensa e ripensa, Renzi che offende i militanti del partito di cui fa parte che, forse, non sono disposti a vedersi rivoltati come un calzino, sempre più spinto verso elezioni anticipate, sono l’esatto contrario di quanto oggi serve al Paese .
La strategia del Pdl. Prendere tempo, minacciando la crisi
In questa situazione, così incerta, così lontana dai problemi reali del Paese, si sta snodando la “ strategia” berlusconiana. Mentre l’ex premier pensa arrivano bordate pesanti da parte di colombe e falchi del Pdl. L’obiettivo è prendere tempo, certo la Giunta per le elezioni e le immunità deve riunirsi, e lavorare. Ma, dice Quagliarello, una colomba, non ci deve essere fretta, bisogna approfondire, leggere le carteeprima di pronunciare la sentenza A parte il fatto che la sentenza è stata già emessa dalla Cassazione, ne va solo preso atto,al Pd si pone un ricatto inaccettabile: non voti per la incandidabilità dell’ ex premier e in cambio il governo vivrà. Se queste sono le colombe, figuriamoci i falchi.