Letta, gli italiani puniranno chi vuole la crisi. Berlusconi annuncia battaglia

ROMA – Quando uno come Berlusconi deve ricorrere a furbizie, strattagemmi , usando  un cellulare in viva voce per dire quattro parole a un gruppetto  di attivisti che a Bellaria,  riviera riminese raccolgono firme a  sostegno del pregiudicato  vuol dire che è alla frutta., anche se fa la voce grossa “.

Fino all’ultimo- ha detto- farò l’interesse del Paese e degli italiani. Andate avanti con coraggio,io resisto. Non vi farò fare assolutamente  fare brutte figure. Prepariamoci al meglio”.  E da Arcore era stato fatto filtrare un “ messaggio” rivolto al premier:  “Letta- aveva detto come riportato nei soliti virgolettati- non può far finta di niente, come se la mia vicenda non lo riguardasse. Se vuole andare avanti deve battere un colpo”. 

Il premier al meeting di Cl ignora  i ricatti del cavaliere

Neppure 24 ore dopo , a  Rimini, Enrico Letta apre il meeting di Comunione e Liberazione, L’accoglienza riservata dai ciellini  al  capo del governo, i ripetuti applausi che hanno sottolineato tanti passaggi  del suo intervento, sono  il segno che l’ex premier ha ben poco da dire, che il lungo, devastante ciclo berlusconiano è finito, anche se i colpi di coda sono sempre possibili. Si ‘ rivolto si è rivolto ai giovani, guardando all’  Europa , alla crisi economica. Così come aveva fatto nel video messaggio Giorgio . Non ha parlato dei problemi che l’ex premier ha con la giustizia. O meglio una risposta l’ha data con due battute che non faranno contento Berlusconi: La prima, bem accolta dal pubblico :”Cambiare subito il Porcellum. La legge elettorale andrà approvata a ottobre. E’ il cambiamento più urgente da fare”. Avvertimento chiaro per chi pensa di andare al voto a novembre senza cambiare la legge. La seconda risposta, applauso dei ciellnii, riguarda il “ percorso “ del gover no:  “Non voglio minimamente che nessuno interrompa questo percorso che abbiamo cominciato . 

“Dal pubblico ciellino: “ Presidente non mollare.,vai avanti

L’uscita della crisi – dice Letta -è possibile, a seconda di cosa facciamo noi, se guardiamo il futuro usciremo dalla crisi, altrimenti no “ E poi, secco, per chi vuole intendere:. Gli italiani- dice-puniranno tutti coloro che anteporranno interessi personali a quello comune, che è quello di uscire dalla crisi”.  

Presidente, non mollare, vai avanti”, hanno detto tanti militanti a Enrico Letta. Un uomo ha regalato al premier una maglietta con la scritta “Io amo l’imprevisto”. “Ne ha bisogno, visto quello che succede ogni giorno…, è stata la spiegazione. Il Meeting sembra aver “adottato” totalmente, quest’anno, il governo delle larghe intese.” Sono i primi commenti dei cronisti politici. E di “larghe intese “ ha parlato il premier difendendo l’operato del governo rifilando una nuova stoccata al Pdl e a Berlusconi,ma  con qualche riferimento anche al Pd. “Alla fine del 2011 saliva lo spread, sembrava la fine del mondo, in queste ultime giornate gli spread sono tornati indietro a prima di quel momento così drammatico. In questi due anni un percorso faticoso e doloroso si è compiuto”.  E sulla nascita del governo: “Non possiamo dire che a febbraio non è successo nulla, è successo un terremoto che ha riguardato tutte forze politiche e ha cambiato il modo di essere dei cittadini italiani. Quella è stata l’ultima richiesta alla politica di cambiare e noi non possiamo essere sordi”.  E su quello che impropriamente si chiamano “ larghe intese”  Letta ha sottolineato che “l’incontro non vuol dire che le differenze scompaiono. Fa paura solo a chi è incerto della propria identità e dei propri valori”. 

Il trucco del viva voce del pregiudicato agli attivisti: “Non l’avranno vinta.Io resisto”

E si torna così alla telefonata di Berlusconi al segretario regionale della Lombardia  Mario Mantovani il  quale l’ha messa in viva voce  Telefonata  cui guarda caso era presente, non certo per caso, un cronista del Resto del Carlino. Un viva voce  che ha scoperto il gioco. Berlusconi ha voluto parlare ai suoi , di fatto  ha rotto il silenzio,  Da Arcore ,infatti,   si fa sapere che il Capo mette l’elmo e va in guerra l Dal Corriere della sera arriva il virgolettato di Berlusconi:“Non mi passa nemmeno per la testa di chiedere la grazia. Non lo farò io,non lo faranno i miei figli,non lo faranno i miei avvocati. E non chiederò nemmeno i servizi sociali né i domiciliari.Io continuerò la mia battaglia a testa alta, anche dal carcere se  servirà. Non l’avranno vinta.” “ Io resisto” aveva detto in viva voce. Viene una conferma. Fra i commentatori c’è chi dice il  Capo del Pdl, come lui stesso ci tiene a precisare,  ha fatto questa uscita  per sondare il terreno. Ma c’è anche chi dice che è il segno della disperazione. Un segno da non sottovalutare, pericoloso.

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