Berlusconi. Pdl punta al rinvio. PD e M5S voto entro stasera

ROMA –  Il senatore Pdl Andrea Augello, relatore in giunta per le elezioni e le immunità sulla decadenza di Silvio Berlusconi, oggi a Radio Città Futura ha ribadito che la relazione sulla decadenza di Silvio Berlusconi sarà complessa e non ha escluso la possibilità di un rinvio pregiudiziale alla corte di giustizia europea: «Normalmente la giunta non è un collettivo studentesco, ma un luogo di confronto su temi giuridici che richiedono un approfondimento.

Normalmente quando il relatore presenta una relazione approfondita, ci si prende qualche giorno per verificare le fonti di giurisprudenza, eventualmente aggiungerne altre e correggere il relatore». Sull’eventualità di un rinvio alla corte di Corte di giustizia dell’Unione europea, Augello ha detto: «Possiamo semmai fare un rinvio pregiudiziale di un quesito, possiamo farlo da giudice a giudice perchè da sentenze della corte di Strasburgo, viene riconosciuto alla giunta il requisito di indipendenza».  Infine Augello ha aggiunto: «Potrei anche proporla io la decadenza di Berlusconi, potremmo anche stupire qualcuno …. se oggi ci fossero dei problemi procedurali per affrontare alcune questioni subito, il relatore potrebbe proporre una fase di contestazione per affrontarle».

Su un possibile rinvio replica il Pd e il M5S, che chiedono entrambi il voto sulle pregiudiziali poste dal relatore Andrea Augello «entro stasera». Lo ha detto il senatore 5 Stelle e membro della giunta per le elezioni del Senato, Michele Giarrusso, sottolineando: «noi e Pd ci siamo espressi per andare avanti a
oltranza».


ROMA – Oggi alle 15 si avvierà il confronto alla giunta per le immunità del Senato sullòa decadenza del senatore Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva nel processo Mediaset, in base alla legge Severino. Un incontro atteso, che potrebbe segnare la fine di questo governissimo dalle larghe intese che fin dall’inizio ha dimostrato una difficile convivenza.

Per ora sia il centro destra che il centro sinistra non si sbottonano. Enrico Letta, dal canto suo, evita altre considerazioni, restando tuttavia sulle scelte già discusse e condivise nel partito democratico. ma non solo. Letta è altresì sicurissimo che il Pdl non ha nessuna intenzione di lascaire il governo.
Angelino Alfano, invece, non proferisce parola sulla questione, nonostante il Pdl abbia più volte fatto intendere che la possibile decadenza del Cavaliere aprirebbe uno squarcio insanabile nell’Esecutivo.

Intanto la Corte d’appello di Milano ha  stabilito che inizierà il 19 ottobre il nuovo processo per rideterminare esclusivamente l’entità dell’interdizione dai pubblici uffici per Berlusconi, condannato in via definitiva ad agosto a quattro anni di carcere, di cui tre coperti da indulto, nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Secondo fonti giudizirie, il procedimento potrebbe essere molto rapido, in teoria potrebbe durare anche un giorno solo. Lo scorso primo agosto la Cassazione nell’ambito della sentenza di condanna per Berlusconi nel processo Mediaset aveva affidato alla Corte d’Appello di Milano il compito di rideterminare infatti solamente l’entità della pena accessoria, ovvero l’interdizione dai pubblici uffici per l’ex premier.  
L’interdizione aggiungerebbe un nuovo elemento, difficilmente contestabile, alla decadenza del Cavaliere da parlamentare.

Il ricorso
Berlusconi ha depositato sabato scorso alla Giunta per le elezioni del Senato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo in cui sostiene che la legge Severino sia incostituzionale perché la sua applicazione al caso sarebbe retroattiva. “Il ricorso in sede europea è un’ulteriore attestazione che il caso non è chiuso”, ha detto Alfano questa mattina. Nei giorni scorsi il Pdl ha minacciato più volte di ritirare i propri ministri dal governo qualora il Pd votasse la decadenza senza ascoltare le ragioni della difesa. Una prima decisione sui tempi della giunta sarà presa questa sera dopo la relazione del senatore del Pdl Andrea Augello. Il componente della giunta Benedetto Della Vedova, di Scelta civica, dice oggi in una intervista che la giunta potrebbe impiegare settimane prima di giungere ad una decisione.

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