Schumacher, leggero miglioramento. Il pilota rimane in coma farmacologico

Dall’ultimo bollettino medico dall’ospedale di Grenoble le condizioni di Michael Schumacher sono in leggero miglioramento, dopo l’ intervento di questa notte che ha ridotto la pressione al cervello

ROMA – Michael Schumacher è già dato per morto. Notizia che ha scatenato l’ira dei suoi fan. Tuttavia, per l’ex pilota di formula 1 saranno decisivi i prossimi due o tre giorni: si capirà come il cervello dell’ex campione del mondo reagisce alle terapie, e quali danni ha riportato, ma soprattutto se i medici saranno riusciti ad arrestare l’emorragia cerebrale che pone il tedesco in pericolo di vita.

Lo sottolinea all’AGI Giulio Maira, direttore di Neurochirurgia del Gemelli di Roma e uno dei più celebri neurochirurghi al mondo. «Ora Schumacher è in coma farmacologico e in ipotermia – spiega l’esperto – per ridurre la pressione intracranica, che è la vera priorità. Tra qualche giorno proveranno a svegliarlo, a ridurre i farmaci che lo tengono in coma, e si potrà capire l’entità del trauma subito». 

Intanto, la procura di Albertville ha aperto un’inchiesta per chiarire circostanze e cause dell’incidente occorso ieri a Michael Schumacher, il sette volte campione del mondo di Formula 1, in coma all’ospedale di  Grenoble dopo aver battuto la testa su una roccia a Meribel. Confermato che l’incidente è avvenuto alle 11,07 «in un fuori pista, su rocce coperte da abbondante neve»: Schumi «ha battuto violentemente la testa su una di queste dopo essere stato sbilanciato da un’altra. Esclusa la presenza o il ruolo attivo di un terzo. Le indagine degli uomini della gendarmerie di alta montagna (Pghm) di Bourg Saint Maurice durerà diversi giorni.

Incidente ad alta quota

Il pluricampione di Formula 1, Michael Schumacher è rimasto vittima di un incidente  mentre sciava a Meribel, meta turistica invernale nelle Alpi francesi. Il sette volte campione del mondo, impegnato in un fuori pista con il figlio quattordicenne, ha perso il controllo degli scii cadendo e sbattendo conseguentemente la testa su una roccia, probabilmente all’incrocio con due piste. L’ urto è stato così violento da rompere il casco. “Senza il casco non sarebbe arrivato vivo in ospedale”, ha dichiarato uno dei medici.

Trasportato inizialmente con un elicottero all’ospedale di Albertville, viene poi trasferito in quello di Grenoble. Il campione tedesco arrivato a Grenoble era già in coma; lì è stato tempestivamente sottoposto  ad un intervento neurochirurgico per un gravissimo trauma cranico con emorragia celebrale.

Dal resort di Meribel, i responsabili e la polizia locale avevano,  in un primo momento, precisato che le condizioni di Michael Schumacher non erano tanto gravi da poter compremettere le sue funzioni vitali. Notizie , che purtroppo sono poi state smentite dagli aggiornamenti serali, che hanno confermato l’aggravarsi del quadro clinico dello sfortunato pilota:

“Le condizioni di Michael Schumacher sono molto gravi. La situazione resta critica, ci sono lesione cerebrali diffuse, al momento è nel reparto di rianimazione e non possiamo pronunciarci sul suo futuro. Abbiamo ridotto l’edema cerebrale, è in coma artificiale per limitare la crescita della pressione intercranica”., questo, il nuovo bollettino medico emesso dai medici dell’ospedale di Grenoble.

E’ stato precisato anche che, Schumacher è stato operato “una sola volta” e che l’intervento, effettuato immediatamente dopo il suo arrivo “è andato bene” e che al momento “non sono previsti altri interventi”. 

Oltre  alla moglie Corinna e i figli Gina, Maria e Mick che si sono subito recati all’ ospedale di Grenoble, sono giunti nel cuore della notte, Jean Todt, patron della Federazione internazionale dell’automobile e Ross Brawn, direttore della scuderia Mercedes, per mostrare il loro sostegno al  campione e alla sua famiglia in questo momento così difficile.

Attraverso la portavoce Sabine Kehm, la famiglia Schumacher ha rilasciato il seguente annuncio: «Ci teniamo a ringraziare l’equipe medica che, lo sappiamo, fa tutto il possibile per aiutare Michael. Ringraziamo ugualmente le persone in tutto il mondo che hanno inviato i migliori auguri per il recupero di Michael».


Piloti e personaggi del mondo della formula 1 hanno espresso e continuano ad esprimere messaggi di solidarietà e di di auguri a Schumacher. “Questa è stata una triste notte. Michael questo è il più importante Gp della tua vita e lo devi vincere. Schumacher è stato un padre per me in Formula 1 (e lo sarà), mi è stato accanto in ogni momento della mia carriera”. Queste le parole del collega e connazionale, Sebastian Vettel.

Dal sito della Ferrari si leggono queste poche righe: «Sono ore di apprensione per tutti alla Ferrari da quando si è saputo dell’incidente a Michael Schumacher. In particolare il presidente Luca di Montezemolo, anche tramite il team principale della Scuderia Stefano Domenicali, è in contatto costante con la famiglia e le persone vicine al campione tedesco, alle quali ha voluto mandare un pensiero di vicinanza e incoraggiamento in un momento così difficile con la speranza di avere presto notizie migliori»

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