La direzione del Pd dice sì al Pse e D’Alema si riprende la scena

ROMA – “ Sono sicuro che la richiesta del Pd di entrare  a pieno titolo nel Pse sarà accolta all’unanimità dal Congresso”. Così  Serghei Stanishev, presidente del Pse, alla vigilia della apertura dei lavori congressuali. Ed ‘ è arrivata la richiesta  dalla Direzione del Pd .

Un voto presso che unanime, 121  sì, 1 un no , 2 astenuti.uno dei quali Matteo Richetti, renziano. Contro si è espresso  Beppe Fioroni, da sempre  fortemente critico, ideatore dello slogan “ non voglio morire socialista”  cui, in casa Pd, ha corrisposto un altro slogan,  “non voglio morire democristiano” . Ed è‘ proprio da questi due slogan che è partito Massimo D’Alema, un intervento con il quale ha ripreso la scena.” Sul democristiano e socialista non troveremo l’intesa, ma tutti- dice-  siamo d’accordo sulla prima parte dello slogan”.

Solo Fioroni annuncia il voto contrario 

Fioroni , come aveva annunciatio iniziando l’intervento “ resterà in gran solitudine. della sua idea e alla fine vota contro. “   D’ Alema è entrato nel merito, nel suo stile, ironico, sferzante. In particolare si è rivolto a chi, lo stesso Matteo Renzi, si era attribuito il merito di aver operato per  rinnovare, a partire  dal nome, la natura stessa del Pse, ricordando che il rinnovamento del Pse viene da lontano. Il premier aveva avuto parole di elogio per la neo ministra degli esteri, Federica Mogherini, per il ruolo che aveva  svolto facendo prendere impegno formale al presidente Schulz  ,di aggiungere a socialisti la parola “ democratici”. Una tesi avvalorata anche da grandi  giornali come Repubblica. 

Ancora una gaffe di Repubblica : tutto merito di  Renzi e Mogherini

In un articolo che porta la firma di un cronista politico autorevole.ma la colpa, se così si può dire, non è sua, fa parte della linea del quotidiano,  si legge che ” ad accelerare il processo di rinnovamento è stata Federica Mogherini “ è lei ad aver chiuso il cerchio strappando la promessa a Schulz e ai più gelosi della tradizione socialista di un allargamento della cultura e  della ragione sociale del Pse”. E anche la ministra nell’aprire la riunione, non in modo smaccato, qualche merito se lo è assunto. Che dire? Piero Fassino ha ricordato che al Parlamento europeo  esiste il gruppo dei “ socialisti e democratici europei” di cui fanno parte gli italiani e che il dibattito nel mondo dei socialisti, dei socialdemocratici europei non si è aperto ora.

Un lungo cammino di rinnovamento del socialismo  europeo

 D’Alema che fa parte dell’Ufficio di Presidenza del Pse, a titolo personale, puntualizza, in quanto presidente della Fondazione europea dei partiti  socialisti, una  delle colonne sui cui il Partito fonda la sua politica, la sue cultura,  racconta , dal vivo, la qualità del dibattito in corso in tutti i partiti che si richiamano al socialismo europeo, parla della esigenza di costruire, dare un ‘anima, un programma, un progetto ad un grande partito  dei progressisti.   Parla  di partiti socialisti, socialdemocratici che tornano a vincere, di una situazione economica e sociale drammatica di una Europa che deve cambiare rotta, così come aveva fatto Stefano Fassina che è entrato nel merito delle tante scelte sbagliate degli organismo europei,  “ La nostra adesione al Pse- afferma D’Alema deve avere un forte impegno innovativo, dobbiamo contribuire a creare una vera forza politica europea progressista, dalla politica economica ad una svolta in politica estera.

E Renzi se la cava con una delle sue battute

Così come per 15 anni- ha proseguito- l’Europa si è rivolta soprattutto ad Est oggi, dopo la fine della guerra fredda, il Mediterraneo deve essere un banco di prova fondamentale. Non é resa, ma un grande passo avanti”. Boccia, uno degli esponenti più vicini a Enrico Letta, nell’annunciare il voto favorevole, ricorda il percorso che il Pd ha compiuto e pone una domanda che entra nel vivo del confronto  del Pd: quale partito, quale sinistra  entra nel Pse.  Matteo Renzi che conclude il dibattito  evita accuratamente di entrare nel merito, sottolinea solo l’importanza della adesione al Pse di cui, stando alle regole statutarie, diventerà uno dei vice presidenti. Poi, come è nel suo stile, alla luce del botto e risposta D’Alema-Fioroni dice: “ Anch’io comprerò i pop corn per assistere alì’epico scontro  sul ruolo dei cattolici nella sinistra europea”. Simpatico, vero? Ma per un evento di portata ” storica” come è stato sottolineato nel dibattito, qualcosa di più poteva dire. 

Condividi sui social

Articoli correlati