Renzi scopre i grandi della terra

Primo G7 per il Presidente del Consiglio, mentre l’Fmi gela l’Italia sulla ripresa

Matteo Renzi saluta la sua città. L’ormai ex Sindaco, oggi lo si può dire, ha preso carta e penna per salutare i suoi concittadini. C’era attesa per il passo che l’attuale Premier era chiamato a compiere e queste le sue parole: “Nella vigilia del capodanno fiorentino, lascio la guida di Firenze chiamato ad altro incarico dal Presidente della Repubblica e dal Parlamento. Ci metterò il coraggio che – nel bene e nel male – ormai conoscete. So di poter contare sulla vostra amicizia. Sarà bellissimo smentire gli uccellacci del malaugurio con l’energia e la serietà del nostro impegno”.

Renzi non è più formalmente sindaco di Firenze. Il Consiglio comunale del capoluogo toscano, in apertura della seduta consiliare, ha approvato (con 23 voti a favore e 3 non votanti, i consiglieri Ornella De Zordo di perUnaltracittà, Tommaso Grassi di Sel e Stefano Di Puccio, indipendente di maggioranza) la terza ed ultima delibera dell’iter che sancisce per Renzi la decadenza per incompatibilità dalla carica di primo cittadino. La reggenza va a Dario Nardella, che ieri ha vinto le primarie del Pd fiorentino per la candidatura a sindaco. “Care fiorentine, cari fiorentini, dopo cinque anni lascio la fascia tricolore con il giglio, simbolo di questa città”. Scrive ancora Renzi  aggiungendo che “affido – sicuramente per le prossime settimane, spero anche per i prossimi anni – a Dario Nardella il compito di guidare la nostra meravigliosa Firenze”.

Ma Renzi ha anche dato un appuntamento alla sua città: “Ho proposto al Governo di tenere a Firenze il Summit G8 del 2017. L’Italia come sempre in questi casi potrà fare bella figura proponendo ai leader dei Paesi più importanti del mondo il luogo simbolo del Rinascimento”. In queste ore l’ex Sindaco, sarà comunque chiamato a restare per qualche giornata fuori dalla politica squisitamente nazionale, per dedicarsi a quella estera. Oggi è infatti in svolgimento a L’Aja, il nuclear securitì summit che prevede il G7, in programma nelle prossime ore. Renzi ha incontratro il Premier giapponese Shinzo Abe. A l’Aja sono presenti per l’evento legato al nucleare 55 leader mondiali e tra questi il Presidente Barack Obama. Per Renzi sarà il primo incontro con il Presidente americano, anche se telefonicamente i due hanno avuto occasione di parlare più volte. Dunque gli scenari internazionali saranno al centro dei pensieri di Renzi e tra questi, quelli, inveitabili e lagati alla ripresa economica ed all’occupazione. Ieri nuova doccia gelata per il Governo italiano, con la diffusione dei dati del Fondo Monetario Internazionale che nella Bozza del World Economic Outlook, che oggi è stato anticipato alla nostra Agenzia giornalistica nazionale Ansa. Secondo le proiezioni il Pil nazionale dovrebbe crescere nel 2014 dello 0,6%, al pari di quello della Grecia.

Il problema, però è nel 2015, quando la nostra economia non andrà oltre una ripresa timida dell’1,1%, mentre quella di Atene dovrebbe sfiorare il 3%. Il Fondo Monetario Internazionale da anche dei consigli al nostro Governo ed a quelli di Francia, Spagna e Irlanda: “Il Pil può aumentare, anche fino al 2%, se ci saranno misure ulteriori per far ripartire l’offerta di credito”. Con queste preoccupazioni Renzi dovrà convivere fino ad un avvio serio di ripresa economica che fino ad ora non si è vista. Ma va detto che oggi, dopo le tensioni esplose nel fine settimana, il Presidente di Confindustria Squinzi, tende la mano al Governo: “La contrapposizione che sta montando in questo momento e essenzialmente mediatica e non corrisponde alla nostra visione” fa sapere Squinzi. “Posso garantire fin d’ora – fa sapere ancora Squinzi- che saremo i sostenitori più leale dell’Esecutivo in attesa delle riforme e di vederle applicate. Se il Governo Renzi sarà in grado di fare le riforme, troverà in noi i sostenitori più decisi, perché questo Paese ha bisogno di riforme per ritrovare la crescita. E l’unica preoccupazione di Confindustria è questa”.

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