Secessionisti veneti, terroristi dell’ordine democratico. 24 arresti

ROMA – Blitz dei carabinieri del Ros questa mattina, in diverse regioni italiane, contro «un gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista, che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano».

Ventiquattro le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Brescia per associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Tra le iniziative in cantiere, la costruzione di un carro armato, ormai quasi ultimato, «da utilizzare per compiere un’azione eclatante a Venezia in piazza San Marco».  Tra gli arrestati, anche il leader dei Forconi, Lucio Chiavegato, l’ex parlamentare della Lega, Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta e tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto, e due degli ex «Serenissimi», protagonisti del bliz del «Tanko» a San Marco del ’97, Luigi Faccia e Flavio Contin.
Secondo gli inquirenti, che escludono «con certezza» l’esistenza di «elementi di collegamento con la Lega Nord», i secessionisti avevano costituito una «Alleanza» eversiva, comprendente vari movimenti: da «alcune recenti conversazioni» si desume che i responsabili ritenessero «imminente un’iniziativa eclatante», da «collocarsi in prossimità delle europee». Accertate riunioni segrete in case, aziende e ristoranti di proprietà degli arrestati e una fitta attività di reperimento di finanziamenti, oltre che l’utilizzo di cellulari «dedicati». E documentati contatti con la criminalità albanese per reperire armi. Nel programma – scrive il Gip del Tribunale di Brescia nell’ordinanza di custodia – si afferma «la necessità di uso della violenza, al fine di provocare e guidare in armi una rivolta popolare, per giungere alla proclamazione della Repubblica veneta». «Solo noi altri possiamo cambiare la storia..», diceva al telefono uno degli indagati; «È arrivato il momento di combattere», assicurava un altro. «Parte essenziale del progetto – conclude il Gip – sono pulsioni xenofobe e antimeridionali, e diffusissima è la rancorosa rabbia per l’imposizione fiscale o per le difficoltà economiche, imputate alla classe politica ‘marcià».

 

Tra gli arresti un ex parlamentare

 Tra gli arrestati c’è anche l’ex parlamentare Franco Rocchetta, uno dei fondatori della Liga Veneta che è poi confluita nella Lega Nord. È quanto si apprende da fonti della procura di Brescia. Successivamente Rocchetta ha abbandonato il movimento. L’ex parlamentare è stato, tra l’altro, uno dei promotori del referendum per la secessione del Veneto.

 

Le reazioni

Sulla vicenda è intervenuto il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, IL VIDEO il quale ha postato su Facebook il seguente messaggio: “Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l’Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia”. 

Critiche sugli arresti anche da parte di Gianluca Busato, coordinatore del referendum on line per l’indipendenza del Veneto: “Apprendiamo notizie che stanno già assumendo i connotati del ridicolo e dell’indecenza, a proposito di arresti di patrioti veneti. Sono questi gli ultimi rantolii dello stato italiano criminale, ladro e violento. Esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza a Franco Rocchetta, Lucio Chiavegato, Luigi Faccia, Flavio e Cristian Contin e a tutti i patrioti arrestati questa notte con accuse che appaiono fin d’ora risibili. Lo stato italiano – ha aggiunto Busato – ha perso la testa di fronte al processo democratico e pacifico in corso che ha visto l’89,10% di 2.360.235 di veneti votare sì all’indipendenza della Repubblica Veneta”. E infine: “Prepariamoci per una mobilitazione di Popolo, civile, composta, pacifica e democratica – ha aggiunto – a sostegno della Repubblica Veneta.E in ogni caso ringraziamoli, perché non potevamo sospettare di avere un aiuto così grande per applicare con successo l’esenzione fiscale totale. W San Marco! W la Repubblica Veneta!», ha concluso. 

«Il regime ha paura e vuole mettere il silenziatore alla voglia di libertà della gente veneta», ha detto invece l’eurodeputato della Lega Nord  Lorenzo Fontana. 

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