Ci saranno gli 80 Euro in busta paga. Renzi ha illustrato il Decreto da 6,9 miliardi

Taglio drastico per le auto blu, solo 5 a Dicastero, e tetto agli stipendi dei supermanager. La revisione del programma d’acquisto degli F35 porterà 150 milioni

 
 
ROMA – Ed alla fine il Presidente del Consiglio, accompagnato dal ministro dell’Economia Padoan e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Delrio, ha spiegato i contenuti del Decreto e soprattutto le coperture che consentiranno a 10 milioni di italiane e italiani, di avere una busta paga più sostanziosa di 80 euro. Il Decreto prevede una serie di interventi che tengono fuori sanità e istruzione, mentre fa fibrillare altri Dicasteri cardine, come quello delle Difesa, ma più in generale gran parte della Pubblica Amministrazione. Il Presidente del Consiglio ha tenuto più volte a precisare, che le misure contenute in questo passaggio di Governo, non sono assolutamente una tantum, ma decisamente strutturali, visto che già il prossimo anno si avranno risorse per oltre 15 miliardi di euro. “Sono contento perchè smentiamo i gufi che hanno più volte auspicato che non ci fossero le coperture e perchè in generale si avvia un percorso di riorganizzazione dello stato”. Ha esordito così il Premier presentando in una affollata conferenza stampa il decreto appena approvato dal consiglio dei ministri.
”I mitici 80 euro in più in busta paga sono una misura che non è una tantum, ma strutturale come è strutturale il processo del taglio della spesa.
E’ da 4 giorni che non esco da Palazzo Chigi, mi hanno fotografato alla finestra…era l’ora d’aria”, Poi il Presidente del Consiglio è entrato nel merito del provvedimento: “Ci saranno massimo 5 vetture a ministero e le forze di sicurezza tornano in strada. I sottosegretari e i direttori generali vanno a piedi o in autobus. E’ la riduzione (auto di servizio per ministeri e PA) più significativa della storia”. Quanto alla tempistica Renzi ha spiegato che
”Il testo del decreto è in fase di coordinamento con i singoli ministri e sarà in Gazzetta credo all’inizio della prossima settimana. Questo ci consentirà di dare i mitici 80 euro sin dal mese di maggio.
Abbiamo scelto anche modificando l’impostazione delle ultime ore, di mantenere l’impostazione del 12 marzo, ha prevalso l’obbligo di mantenere l’impegno di dare 80 euro a 10 milioni di persone”. Ma Renzi ha avuto un pensiero anche per chi è rimasto fuori da questa sorta di ‘redistribuzione’, ovvero quel popolo di incapienti e partite Iva. Per loro il Premier ha annunciato interventi nel breve periodo. Uno dei provvedimenti, forse più importanti per monitorare ed avere chiarezza sulla spesa dello Stato, è quello che riguarda gli Enti Locali: tutte le spese degli enti locali e anche di quelli centrali online entro 60 giorni. “La previsione di legge – ha puntualizzato Renzi- già c’era ma non era sanzionata. Ora se il singolo comune non mi dà tutti i dati, noi riduciamo i trasferimenti”.  
Passando, poi, ad altre importanti voci di copertura, da registrare il piano di risparmi da 400 milioni di euro per la Difesa, 150 dei quali verranno dalla revisione del programma di acquisto dei discussi caccia F-35. Questi 400 milioni rientrano nei risparmi da complessivi 700 milioni che afferiscono alla voce “acquisto di beni e servizi” per la parte dello Stato; importi pari dovranno essere risparmiati anche dalle Regioni e dai Comuni (quindi 2,1 miliardi in totale). A ciò si aggiungono 900 milioni che Renzi ha collegato a voci inattese come la ‘sobrietà’ nella Pubblica Amministrazione.
 
Poi il Premier ha annunciato uno dei passaggi, più significativi tra tutti gli interventi contenuti nel Decreto, ovvero la ‘norma Olivetti’ che richiama –ha detto Renzi – “il grande principio sacrosanto secondo cui in un’azienda nessuno può guadagnare 10 volte più dell’ultimo lavoratore”. Ed in questo passaggi Renzi ha definito che per i dirigenti apicali dello Stato, il trattamento economico “il nuovo tetto di 240 mila euro sarà insormontabile, compreso il primo presidente della Corte Cassazione”. Quanto a Camera e Senato, che hanno bilanci del tutto indipendenti dal volere del Governo
dovranno decidere loro. “Ma sarebbe un gesto molto bello – ha detto ancora Renzi – se nella loro autonomia sulla norma che io chiamo ‘norma Olivetti’, riflettano. Quanto al sistema delle coperture, si tratta di impegni ricavati da un dimagrimento generale della Pubblica Amministrazione, che renderà strutturale e non occasionale, il reperimento di risorse destinate a finanziare gli aumenti degli stipendi ai lavoratori. Altro passaggio cruciale, almeno per il prossimo futuro, è lo sfoltimento e la semplificazione per le municipalizzate che dovranno passare, nelle intenzioni del Governo, dalle attuali 8000 a 1000.
Alla fine i conti ci dicono che per l’anno in corso si stima una copertura di 6,9 miliardi, che salirà a 14 nel 2015.
E se gran parte dei ministeri, esclusa come detto la Sanità e parzialmente toccata l’Istruzione, anche la Rai sarà chiamata a dare una mano. Nel forziere del Governo, dovranno arrivare almeno 150 milioni di euro. L’azienda sarà autorizzata a vendere Rai Way e riorganizzare le sedi regionali, anche se l’ultima parola spetterà, comunque, al Cda dio Viale Mazzini.

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