Montecitorio, Decreto Poletti. Ncd chiede modifiche all’impianto normativo

Tensione con la componente di sinistra del Pd

ROMA – Dopo il disco verde della Commissione Lavoro della Camera, il Decreto Poletti, in materia di innovazione delle politiche legate all’occupazione, approda in Aula tra mille rischi. Ogni possibile modifica, potrebbe far saltare l’intesa raggiunta con la sinistra del Pd, che, lo ricordiamo, in tutte le sue componenti ha ancora un numero importante di deputati che potrebbe mettere in difficoltà l’Esecutivo. In Commissione sono state introdotte importanti modifiche, che da un lato hanno accontentato la sinistra del Pd e dall’altro hanno fatto masticare amaro il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, che, per protesta non ha partecipato al voto finale. Il testo è passato con il voto favorevole del Pd, mentre Forza Italia e Scelta civica si sono astenuti e Sel, M5S e Lega hanno detto no. Tra le proposte più significative, quella formulata ed accolta della Capogruppo in Commissione Maria Luisa Gnecchi, che ha visto scendere da otto a cinque il numero di proroghe possibili per i contratti a termine, mentre rimane il termine totale di 36 mesi.

È questo il passaggio legislativo più importante sul quale il governo ha trovato una mediazione con le forze della maggioranza, che chiedevano di ritoccare su alcuni aspetti il testo uscito dal consiglio dei ministri. Come detto, però, questi cambiamenti non sono piaciuti affatto agli alleati di Governo di Ncd, a tal punto che sia Sacconi che la De Girolamo parlano apertamente di maggioranze variabili. In particolare la De Girolamo denuncia come “la vecchia sinistra è riuscita a prevalere rispetto al nuovo corso dettato da Renzi con cui ci siamo alleati”. Dunque l’approdo in Aula non sarà indolore ìvisto che Ncd promette battaglia ed il Pd non può scontentare la correntedella sinistra del partito di cui fa parte lo stesso Presidente della Commissione ed ex ministro del Lavoro ed ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. Sul punto, nelle prossime ore si potrebbe anche arrivare alla questione di fiducia, anche se per la stabilità del Governo, comunque vadano le cose, non ci sarà un voto sfavorevole di Ncd. Il passaggio parlamentare dovrebbe concludersi tra la serata di martedì e la mattinata di mercoledì. Le altre modifiche introdotte in commissione riguardano la possibilità di conteggiare il congedo di maternità ai fini dei requisiti necessari per acquisire il diritto di precedenza per le assunzioni a tempo indeterminato, l’assunzione automatica a tempo indeterminato per i lavoratori che sono assunti a termine violando il tetto del 20 per cento consentito, la proroga di un anno (fino al 31 luglio 2015) per i contratti a tempo determinato del personale di asili nido e scuole dell’infanzia comunali, l’aumento fino al 35 per cento dello sconto sui contributi per i contratti di solidarietà, la limitazione delle novità su contratti a termine e apprendistato ai soli rapporti costituiti dopo l’entrata in vigore del decreto.

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