25 aprile. Napolitano, i meriti della Resistenza restano incancellabili

ROMA – «I valori e i meriti della Resistenza, del movimento partigiano, dei militari schieratisi nelle file della lotta di Liberazione e delle risorte forze armate, restano incancellabili al di fuori di ogni retorica mitizzazione e di ogni faziosa denigrazione».

Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al Quirinale durante le celebrazioni del 69esimo anniversario della Liberazione. La Resistenza, ha aggiunto, fu nel suo insieme un grande moto civile e ideale, cui parteciparono in vario modo le popolazioni delle regioni occupate dale forze della Germania nazista. Ma fu innanzitutto popolo in armi, mobilitazione coraggiosa di cittadini, giovani e giovanissimi, che si ribellavano all’oppressione straniera”. Il presidente Napolitano ha poi incontrato al Quirinale le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche, d’Arma e Partigiane. Dopo gli interventi del Presidente del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma, gen. Mario Buscemi, del Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, comm. Bernardo Traversaro e del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Capo dello Stato ha pronunciato un discorso. – In precedenza il Presidente Napolitano ha incontrato una rappresentanza di Sindaci di comuni particolarmente colpiti dalla ferocia nazifascista nel 1944, e una delegazione del Comitato dei Caduti di Kos guidata dal promotore, Pietro Giovanni Liuzzi, e composta da familiari degli ufficiali italiani fucilati dai tedeschi nell’ottobre del 1943 nell’isola greca di Kos. Erano presenti rappresentanti degli Organi costituzionali e di governo, delle Forze Armate, delle Associazioni Combattentistiche e Partigiane, delle amministrazioni locali e autorità civili e militari.

Condividi sui social

Articoli correlati