Gaza. Ucciso Simone Camilli, reporter italiano. Ecco il suo documentario

ROMA  –  Purtroppo non ci sono più dubbi. Il reporter ucciso nella striscia di Gaza è  Simone Camilli. Lo conferma in una nota la Farnesina. Simone è morto nel villaggio di Beit Lahiya, durante le operazioni di disinnesco di un missile inesploso delle Forze di Difesa israeliane.   Camilli, 35 anni,  lavorava per L’Associated Press.

Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha espresso il suo cordoglio per la morte del nostro connazionale. «La morte di Simone Camilli è una tragedia, per la famiglia e per il nostro Paese», ha detto. «Ancora una volta è un giornalista a pagare il prezzo di una guerra che dura da troppi anni e per la seconda volta in pochi mesi piangiamo la morte di ragazzi impegnati con coraggio nel lavoro di reporter», ha ricordato Mogherini. «E se ve ne fosse stato bisogno, l’uccisione di Simone dimostra ancora una volta quanto urgente sia arrivare a una soluzione finalmente definitiva del conflitto in Medio Oriente», ha aggiunto. 

«Ai famigliari e agli amici di Simone voglio esprimere a nome mio e di tutto il governo le condoglianze per questa perdita così dolorosa», ha concluso.  

Il videogiornalista era nato a Roma ed era giornalista professionista dall’aprile 2008. Aveva conseguito il diploma al Morgagni – storico liceo scientifico nel quartiere romano di Monteverde Vecchio – prima di una laurea e di un master all’Università La Sapienza di Roma. Lavorava da febbraio 2005 per l’Aptn (Associated Press Television News) da settembre 2010 per l’IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, un’agenzia delle Nazioni Unite), per cui coordinava la produzione di filmati nei Paesi in via di sviluppo. Aveva una grandissima esperienza di Medio Oriente e di Striscia di Gaza, dove nel 2012 aveva seguito l’operazione ‘Pilastro di Difesà e nel 2008 l’operazione ‘Piombo fusò dell’esercito israeliano. Un anno prima aveva inoltre documentato il rilascio di Alan Johnston, un giornalista della Bbc rapito, ma tra le sue esperienze professionali ci sono anche – come si legge sul suo profilo Linkedin – la tragedia della Costa Concordia, i funerali di papa Giovanni Paolo II e il conclave per l’elezione di papa Benedetto XVI. Si tratta del primo giornalista straniero morto a Gaza dall’inizio di questa nuova offensiva israeliana, come ricorda l’Associated Press. Prima della conferma ufficiale della sua morte da parte della Farnesina, il suo nome già circolava sui social network, Facebook e Twitter. Molti hanno voluto rendergli omaggio pubblicando il suo documentario su Gaza realizzato con Pietro Bellorini.

 

About Gaza

A documentary created and produced by Pietro Bellorini and Simone Camilli

 

 

 

 

 

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