Isis diffonde video con decapitazione fotoreporter Usa James Foley. IL VIDEO

ROMA – Un video davvero brutale quello diffuso dall’Isis in cui si vede il giornalista James Foley, 40enne freelance di Boston rapito nel gennaio del 2013 in Siria, essere decapitato da un terrorista. 

Le agenzie di intelligence Usa stanno comunque verificano la  autenticità  del video diffuso, anche se l’immagine finale in quo si vede la testa mozzata non sembra lasciare dubbi sull’atroce omicidio di un giornalista innocente. La portavoce del Consiglio nazionale per la sicurezza della Casa Bianca Caitlin Hayden si è detta inorridita se il video fosse autentico. l gesto è stato rivendicato dai jihadisti in risposta alla decisione degli Stati Uniti di bombardare l`Iraq per far fronte all`avanzata dei guerriglieri dello Stato Islamico, che due mesi fa hanno proclamato il califfato nei territori conquistati tra Siria e Iraq. Nel filmato si vede, presumibilmente, Foley vestito con una tuta arancione, come i carcerati di Guantanamo. 

Il giornalista prima di essere ucciso si rivolge alla sua famiglia e ai suoi amici accusando Obama e gli Usa di essere i diretti responsabili della sua esecuzione.  Il video – caricato su YouTube con il titolo «Un messaggio all’America», ma poi rimosso – si conclude con l`inquadratura dell`esecutore vicino ad un altro prigioniero e con il monito: «La vita di questo cittadino americano, Obama, dipende dalla tua prossima decisione». Nelle mani dei miliziani dell’Isis ci sarebbe anche Steven Joel Sotloff, corrispondente del magazine Time, scomparso in Libia nel 2013.

L’accento inglese del boia

 

Il primo ministro britannico, David Cameron ha interrotto all’improvviso le vacanze in Portogallo per tornare a Londra perchè nel video diffuso dagli jihadisti sunniti  l’aguzzino parlava con uno spiccato accento inglese. Questo elemento fa temere che si possa trattare di uno dei tanti sudditi di Sua Maestà aggregatisi agli jihadisti in Siria e Iraq.  «Se vero, è un omicidio sconvolgente e depravato», ha commentato l’ufficio del primo ministro. In giornata Cameron incontrerà il ministro degli Esteri Philip hammond, funzionari del ministero dell’Interno e le intelligence per discutere la situazione in Iraq e in Siria.

 

 

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