Obama, distruggeremo l’Isis. Se minacciate l’America non starete al sicuro

WASHINGTON  – “Guideremo un’ampia coalizione internazionale per indebolire e alla fine distruggere l’Isis.  È uno dei principi fondamentali della mia presidenza: se minacciate l’America, non sarete mai in sicurezza». Queste le parole del presidente Barack Obama nel discorso alla nazione di questa notte alla vigilia del ricordo di quel tragico 11 settembre .

L”inquilino della Casa Bianca non ha mostrato nessuna perplessità. l’obiettivo finale è quello di indebolire e, alla fine, distruggere lo Stato islamico con una strategia completa e sostenuta.  «Cacceremo i terroristi che minacciano il nostro paese, ovunque si trovino – ha detto Obama – . Questo significa che non esiterò ad agire contro lo Stato islamico in Siria, come in Iraq». «In collaborazione con il governo iracheno, estenderemo le nostre azioni al di là della protezione dei nostri connazionali e delle missioni umanitarie e prenderemo di mira lo Stato islamico sostenendo le forze irachene nella loro offensiva».

E ancora: «Invieremo 475 consiglieri supplementari in Iraq. Queste forze americane non saranno in missione di combattimento, non ci lasceremo trascinare in un’altra guerra terrestre in Iraq». Obama ha anche illustrato la strategia precisando che per la crisi siriana chiederà   al Congresso di dare il via libera a risorse supplementari per formare ed equipaggiare i combattenti. «In questa lotta contro l’Isis – ha continuato il numero uno della casa Bianca – non possiamo contare sul regime di Assad che terrorizza il suo popolo, un regime che non avrà mai alcuna legittimità».

«Questi terroristi – ha aggiunto il Presidente Usa – sono unici nella loro brutalità. Uccidono i prigionieri e i bambini, sottomettono alla schiavitù, usano violenza sulle donne, che costringono al matrimonio. Minacciano di genocidio le minoranze religiose. Tra questi atti barbari, hanno assassinato due giornalisti americani, Jim Foley e Steven Sotloff». E infine: «Lo Stato islamico non è affatto islamico. Nessuna religione giustifica la morte di innocenti e la grande maggioranza delle vittime dell’Isis è musulmana».

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