Sexgate a Palazzo. Sesso, droga e bunga bunga. Entra in scena Perla

ROMA – Dopo la vicenda Ruby arrivano altre rivelazioni pesantissime, anzi esplosive.

Questa volta a parlare è la pentita Perla Genovesi, 32 anni, ex assistente di un deputato del Pdl, Enrico Pianetta e arrestata nel luglio scorso per traffico internazionale di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione “Bogotà”. La donna, ora ai domiciliari, ha deciso di collaborare con gli inquirenti, raccontando di aver presentato una escort di nome Nadia a Renato Brunetta affinchè  l’aiutasse a risolvere un problema relativo all’affidamento del figlio e di aver saputo poi dalla stessa, che tramite il politico aveva conosciuto altri personaggi importanti ed era stata invitata a feste a Milano e a Villa Certosa a base di sesso e coca a cui avrebbe partecipato una volta anche il Premier. Insomma Nadia era riuscita ad entrare nel giro dei Vip,  diquelli che contano, quelli che non disdegnano la bella vita, le belle donne e perchè no, magari una striscia di “neve” come spesso chiamano la cocaina.
La testimonianza come un fulmine a ciel sereno arriva  sul tavolo del procuratore di Palermo Francesco Messineo, l’aggiunto Teresa Principato e i pm Marcello Viola e Geri Ferrara che stanno indagando su presunti festini a luci rosse, ai quali avrebbero presumibilmente partecipato uomini dell’entourage del Cavaliere. I magistrati dopo un’attenta valutazione ascoltano anche Nadia, la cui versione ricalca esattamente il racconto rivelato da Perla ai magistrati. Nadia conferma di essere stata reclutata più volte per partecipare alle festine, rivelando gli stessi particolari identici  alle testimonianze rilasciate recentemente dalla giovane Karima, alias Ruby.

Donne mezze nude, bagni nelle piscine con idromassaggio e forse anche il famoso bunga bunga, di cui non si conoscono ancora gli scabrosi dettagli. Nel verbale dell’interrogatorio ricompare nuovamente  il nome del famoso agente dei Vip, Lele Mora, già indagato assieme a Emilio Fede e  Nicole Minetti.

Così oggi gli atti istruttori del corposo fascicolo sono partiti da Palermo alla volta della  Procura competente di Milano che sta indagando sul presunto favoreggiamento della prostituzione e che vede protagonista anche la giovane marocchina Ruby, all’epoca dei fatti minorenne. Insomma le nuove rivelazioni si dimostrano esplosive, anche perchè a raccontarle non è più una ragazzina di 18 anni appena compiuti, bensì Perla, ritenuta fino a poco tempo fa una delle militanti più attive nelle file di Forza Italia.

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