Sisma. Nepal in ginocchio. Oltre 2mila morti

KATHMANDU –  Il bilancio delle vittime del terremoto di ieri in Nepal ha superato i 2000 morti. Lo riferisce in diretta tv l’inviato del Times of India a Kathamandu.  

Questa mattina i cittadini di Kathamandu si sono risvegliati in un clima surreale dopo il terremoto di ieri che ha messo letteralmente in ginocchio il Paese. Oltre alle vittime, 721 nella sola capitale, vi sono oltre 5000 feriti. Nei giardini pubblici, nelle piazze e lungo le strade si vedono gruppi di persone accampate in tende improvvisate o distese su dei materassi in attesa di soccorsi che per il momento mancano quasi totalmente. Molte centinaia di persone, la maggior parte turisti, sono ammassate in attesa di fuggire nella hall dell’aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu che ha riaperto stamane ai voli commerciali.

A mano a mano che ci si avvicina al centro storico, emergono le macerie di templi storici e di vecchi edifici dal tetto di latta. Il muro di cinta dell’ex palazzo reale – che oggi ospita il governo  – è crollato in diversi punti ed è visibile il giardino al suo interno.

Il governo ha preparato un primo elenco dei gravi danni ai monumenti che formano parte della storia stessa del Nepal. Si tratta della torre Dharhahara (Bhimsen Stambha) di nove piani e 62 metri, completamente distrutta e di quattro monumenti storici sulla Basantpur Durbar Square di Kathmandu, fra cui il Kasthmandap temple.    Inoltre è venuto giù il Gorkha Palace di Kathmandu, una parte (Guhyeshwari Gajur) del Pashupatinath Temple, il Jaisi Dewal nel Kohiti Tole della Durbar Square di Kathmandu, i templi Hari Shankar e Uma Shankar della Durbar Square di Patan ed infine il Kalmochan Temple di Thapathali nella Valle di Kathmandu.

Anche di fronte al popolare hotel Annapurna, uno dei più vecchi alberghi della capitale, diversi clienti hanno portato in giardino sedie e poltrone su cui hanno passato la notte. E’ l’unico posto dove c’è una connessione internet. Tutte le attività commerciali sono paralizzate e nella maggior parte degli hotel manca la corrente elettrica. Fermi anche i trasporti pubblici, mentre soltanto qualche taxi privato è disponibile per chi vuole raggiungere l’aeroporto. 

Nel frattempoi l’Onu fa sapere che sono circa 6,6 milioni le persone colpite dal terremoto in 30 distretti del Nepal.  “Siamo pronti ad assistere il governo del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia”, ha detto il coordinatore Jamie McGoldrick. 

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