Immigrazione. Ancora sbarchi. Verso l’asilo politico europeo

REGGIO CALABRIA – Ancora sbarchi nelle coste italiane. Sono infatti arrivati nel porto di Reggio Calabria 424 migranti a bordo di 2 navi militari tedesche, la Hessen e Berlin, che hanno effettuato interventi di salvataggio in mare. 

La Prefettura di Reggio Calabria dalla tarda serata di ieri sta coordinando gli interventi di assistenza, soccorso ed accoglienza dei migranti, di nazionalità prevalentemente somala ed eritrea. Una delle due navi si fermerà in rada e da lì gli immigrati saranno condotti a terra a mezzo di motovedette della Capitaneria di Porto. Sulla Hessen sono presenti 224 immigrati tra i quali vi sono 34 donne e 3 minori; sulla Berlin 200 migranti di cui 40 donne e 5 minori.

I migranti saranno sottoposti alle prime cure da parte del personale sanitario e saranno trasferiti secondo il Piano di  riparto che sarà predisposto dal Ministero dell’Interno.  Nel frattempo il ministro dell’Interno Angelino Alfano annuncia che ”Se andrà in porto il piano di equa distribuzione dei migranti tra gli Stati europei, sarà un clamoroso successo. Ma anche noi in Italia dobbiamo distribuire equamente tra le diverse regioni le presenze degli extracomunitari”. 

“La Sicilia – ha aggiunto – sopporta già il 90% degli sbarchi vista la sua collocazione geografica, ma non può sopportare il 20% dell’accoglienza complessiva dei migranti, perché qualcuno, egoisticamente, dice ‘noi non li vogliamo’”. “Sono rimasto soddisfatto – ha concluso – dal recente incontro con i presidente delle Regioni e i sindaci dei quali ho apprezzato lo spirito di collaborazione”.  Sul complesso tema dell’immigrazione interviene il ministro della Giustizia: ”L’asilo politico europeo per i migranti sarebbe una conquista importante”  ha detto  Andrea Orlando, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle indiscrezioni relative alla bozza della nuova Agenda sull’immigrazione che potrebbe essere approvata mercoledi’ dalla Commissione Europea e nella quale sarebbe previsto l’obbligo per tutti gli Stati membri di accogliere chi sbarca sulle coste italiane.”Sarebbe un provvedimento che consentirebbe di fare di questo tema un problema comune – ha aggiunto il ministro – e affrontarlo seguendo regole di umanita e mettendo i Paesi che lo affrontano quotidianamente nelle condizioni di gestire questo fenomeno al di fuori dell’emergenza”.  

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