Regionali. Il Pd vince in 5 regioni. Bassissima affluenza

Liguria e Veneto al centro destra

ROMA – Siamo quasi in dirittura d’arrivo per avere i risultati definitivi delle regionali del 31 maggio. Tuttavia, i dati ci forniscono già il panorama politico sull’esito. Il Partito Democratico si afferma nuovamente in Toscana, Marche e Puglia e sembra conquisterà anche l’Umbria con  Catiuscia Marini, anche se  il candidato di centrodestra Claudio Ricci potrebbe superarla sullo scatto finale.

Il Pd guadagna anche la Campania con l’impresentabile Vincenzo De Luca che rimane in pole position per numero di preferenze con un Stefano Caldoro che non riesce a stare al passo. In Puglia vittoria scontata per Michele Emiliano che ha distanziato tutti i concorrenti.  In Veneto, invece, trionfa il leghista Luca Zaia, che addirittura al momento ha doppiato la rivale del PD Alessandra Moretti. Anche Flavio Tosi prende pochissimi voti, rispetto alle sue apsettative. 

Sconfitta per il Pd in Liguria, dove Giovanni Toti, ex consigliere politico di Silvio Berlusconi, guadagna sempre più terreno, lasciandosi a dovuta distanza la rivale dem Raffaella Paita. Altro dato è l’affluenza bassisima. Ovvero, solo uno su due avrebbe votato a queste consultazioni regionali. Insomma, a metà degli italiani la politica probabilmente non attira più e soprattutto non da più fiducia.

Primo partito il PD, senza clamori, secondo il M5S

In conclusione queste consultazioni regionali consegnano una fotografia politica dell’Italia insolita. Ha votato appena un elettore su due. Il Pd si conferma il primo partito, ma e’ ben lontano dal 41% delle europee. In un ipotetico ballottaggio il secondo partito sarebbe il Movimento 5 Stelle. La Lega va fortissimo ma solo da Roma in su. Fi non supera mai il 20% ed e’ sotto il 10% in Veneto, Umbria, Toscana e Marche. I risultati non sono ancora definitivi, ma il Pd e’ al 46%

in Toscana, al 35% nelle Marche e in Umbria, al 25% in Liguria, al 20% in Campania e in Puglia (la lista Emiliano e’ pero’ quasi al 9%), al 16% in Veneto.

Il Movimento 5 Stelle e’ al 22% in Liguria, al 19% nelle Marche, al 18% in Campania, al 16% in Puglia, al 15% in Toscana, al 14% in Umbria e al 10% in Veneto.   La Lega sfonda da Roma in su. In Veneto ottiene il 17% piu’ il 24% della lista Zaia. In Liguria il 20%, in Toscana il 16%, in Umbria il 14%, nelle Marche il 13%. Piu’ debole sotto Roma: la lista Salvini naviga intorno al 2% in Puglia e non si e’ presentata in Campania.

Fi non supera mai il 20%. In Campania e’ al 18%, in Liguria intorno al 13%, in Puglia al 10,8%. Risultato ad una cifra in Veneto (5,7%), Umbria e Toscana (8,5%), Marche (9,4%).

Bene Fratelli d’Italia che supera il 6% in Umbria e Marche, sfiorando il 5% in Campania. In Puglia il derby tra Schittulli (Fitto-Fdi) e Poli Bortone (Fi-Lega-Pli) va al primo (18% contro 14%). Forza Italia con il 10,8% supera pero’ la lista Fitto ferma al 9,52%

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