Afghanistan: Talebani attaccano base italiana di Herat

”I feriti italiani nell’attacco avvenuto alle 9,15 ad Herat sono 5 di cui uno e’ grave. Si tratta di un capitano colpito all’addome”. Lo ha riferito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di una conferenza stampa al Senato. Il bilancio parziale:  4 morti e 27 feriti. Si tratta di agenti della polizia afghana e civili. Non risultano esserci militari italiani

ROMA – Guerriglieri afghani hanno sferrato stamani un attacco al Prt, il Team di ricostruzione provinciale, a guida italiana di Herat, nell’ovest dell’Afghanistan. Le notizia sono ancora molto confuse, ma sembra che ci siano morti e feriti tra cui anche donne e bambini. Secondo la polizia afghana almeno due persone sono morte e altre 26 sono rimaste ferite. Però, fonti ospedaliere locali danno un bilancio di 4 morti e 30 feriti. Quest’ultimo è più attendibile. Si tratta ovviamente di un bilancio provvisorio e destinato ad aggravarsi. Tra gli uomini del contingente militare italiano il bilancio è di quindici feriti. Un bilancio stilato da fonti del Ministero della Difesa. Alcuni militari sono gravi ma non in pericolo di vita, uno però, sarebbe in condizioni disperate.

 

Nel Prt italiano di Herat vi è basato il 132/o reggimento artiglieria terrestre della brigata ”Ariete”, che ha sede a Maniago, Pordenone.  Il reparto è sottoposto al comando del colonnello Paolo Pomella. Il compound attaccato ha il compito di supportare la governance e sostenere il processo di ricostruzione e sviluppo, insieme ad una componente civile. Le due componenti – civile e militare – lavorano insieme a favore della ricostruzione, incentivando l’occupazione locale, i progetti vengono materialmente realizzati da ditte afghane, lo sviluppo economico dell’area e la fiducia verso le istituzioni politiche locali e gli ‘elders’, gli anziani dei villaggi. Quindi l’attacco ha un valore probabilmente dimostrativo in quanto è da Herat che inizierà il processo di transizione in Afghanistan. La città infatti, è una delle prime che verranno riconsegnate dalla Nato alla responsabilità delle autorità e delle Forze di sicurezza locali afghane. Sarebbro stati almeno due gli attacchi condotti dagli insorti talebani. Nei pressi della Blood Bank Street e del Chawk-e-Cinema. Il primo contro il Centro per la Ricostruzione Provinciale. Il secondo nel centro della città, contro il palazzo del governatore e contro un ospedale. Dopo che sono entrati in azione due attentatori suicidi si è poi attivato un comando di almeno sei uomini armati che avrebbero ingaggiato un conflitto a fuoco con i militari Nato e afghani. Un portavoce dei talebani, Qari Yousouf Ahmadi ha già rivendicato l’attacco ad Herat affermando che quattro kamikaze hanno attaccato la base.

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